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Alimentazione corretta: la scuola è fondamentale

Feb 14
Scritto da Annamaria avatar

I crescenti dati sull’obesità sin da piccoli preoccupano. Il ministro dell’Istruzione e il Merito Giuseppe Valditara ha annunciato nuove Indicazioni Nazionali per le scuole del primo ciclo. Rino Agostiniani, presidente della Società Italiana di Pediatria, ne è certo. La scuola è fondamentale per fornire informazioni su un’alimentazione corretta, così da prevenire alcune malattie criniche che hanno origine proprio dall’infanzia. Lo dice al Corriere della Sera.

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Il giorno di San Valentino gli innamorati pensano a una cena succulenta e romantica. In famiglia, magari, si preparano dolci e leccornie varie. Va tutto bene, ma ricordate che l’educazione alla salute è basilare. L’alimentazione corretta ci fa vivere più a lungo. La scuola è fondamentale per indirizzare i bambini nel loro percorso. 

“La scuola è uno strumento di equità, è il luogo dove è possibile superare le disuguaglianze sociali . E i dati scientifici mostrano che adottare corrette abitudini sin da piccoli permette di avere effetti concreti sulla salute del bambino ed anche su quella della sua famiglia. Per un’efficace prevenzione è importante, però, lavorare sin dalla scuola primaria. E poi continuare con la fascia degli adolescenti, andando a diversificare i contenuti in base all’età. Ci son alcuni temi, come quelli che riguardano l’alimentazione e lo sport, che sono particolarmente indicati per i più piccoli. Altri, come quelli legati ai rischi dipendenze, alla sessualità, alla preservazione della fertilità, che sono più adatti alla fascia adolescenziale”, dice Agostiniani. Per lui è il luogo ideale per fare “educazione sanitaria”.

“Alle elementari è fondamentale lavorare per promuovere il corretto stile di vita che significa innanzitutto un’alimentazione varia e sana e quotidiana attività fisica. Oggi vediamo che l’Italia, patria della dieta mediterranea, si colloca al quarto posto in Europa per prevalenza di sovrappeso e obesità infantile”, precisa l’esperto. 

“Le principali cause di questo fenomeno sono riconducibili agli errati stili di vita”, dice. I piccoli, poi, trascorrono tanto tempo davanti agli schermi, sono quindi sedentari. In ultimo, ma importantissimo: “Molti genitori non hanno percezione del problema, non si accorgono dell’eccesso di alimenti che i loro figli assumono”. La scuola è fondamentale per scoprire i principi di una corretta alimentazione.

“La dieta mediterranea, ricca di frutta e verdura, che utilizza come condimento l’olio di oliva, deve tornare ad essere la base delle nostre abitudini alimentari. E poi cinque pasti all’interno della giornata partendo dalla colazione. Fondamentale è poi che i bambini abbiano una vita attiva che significa, anche nel quotidiano, scegliere le scale anziché l’ascensore, andare – se possibile – a scuola a piedi, sono banalità quotidiane ma che contribuiscono in modo importante al movimento”, prosegue. 

“Spesso, infatti, l’attività fisica strutturata è limitata a qualche ora della settimana e necessita di un’organizzazione familiare non sempre facile. Oggi per fa muovere i ragazzi occorre accompagnarli, organizzare gli spostamenti, e questo limita di fatto le attività, per questo è necessario introdurre semplici abitudini che permettono di garantire una quota minima di movimento ogni giorno”, conclude l’esperto.