Alimentazione corretta: la scuola è fondamentale

I crescenti dati sull’obesità sin da piccoli preoccupano. Il ministro dell’Istruzione e il Merito Giuseppe Valditara ha annunciato nuove Indicazioni Nazionali per le scuole del primo ciclo. Rino Agostiniani, presidente della Società Italiana di Pediatria, ne è certo. La scuola è fondamentale per fornire informazioni su un’alimentazione corretta, così da prevenire alcune malattie criniche che hanno origine proprio dall’infanzia. Lo dice al Corriere della Sera.

Il giorno di San Valentino gli innamorati pensano a una cena succulenta e romantica. In famiglia, magari, si preparano dolci e leccornie varie. Va tutto bene, ma ricordate che l’educazione alla salute è basilare. L’alimentazione corretta ci fa vivere più a lungo. La scuola è fondamentale per indirizzare i bambini nel loro percorso.
“La scuola è uno strumento di equità, è il luogo dove è possibile superare le disuguaglianze sociali . E i dati scientifici mostrano che adottare corrette abitudini sin da piccoli permette di avere effetti concreti sulla salute del bambino ed anche su quella della sua famiglia. Per un’efficace prevenzione è importante, però, lavorare sin dalla scuola primaria. E poi continuare con la fascia degli adolescenti, andando a diversificare i contenuti in base all’età. Ci son alcuni temi, come quelli che riguardano l’alimentazione e lo sport, che sono particolarmente indicati per i più piccoli. Altri, come quelli legati ai rischi dipendenze, alla sessualità, alla preservazione della fertilità, che sono più adatti alla fascia adolescenziale”, dice Agostiniani. Per lui è il luogo ideale per fare “educazione sanitaria”.
“Alle elementari è fondamentale lavorare per promuovere il corretto stile di vita che significa innanzitutto un’alimentazione varia e sana e quotidiana attività fisica. Oggi vediamo che l’Italia, patria della dieta mediterranea, si colloca al quarto posto in Europa per prevalenza di sovrappeso e obesità infantile”, precisa l’esperto.
“Le principali cause di questo fenomeno sono riconducibili agli errati stili di vita”, dice. I piccoli, poi, trascorrono tanto tempo davanti agli schermi, sono quindi sedentari. In ultimo, ma importantissimo: “Molti genitori non hanno percezione del problema, non si accorgono dell’eccesso di alimenti che i loro figli assumono”. La scuola è fondamentale per scoprire i principi di una corretta alimentazione.
“La dieta mediterranea, ricca di frutta e verdura, che utilizza come condimento l’olio di oliva, deve tornare ad essere la base delle nostre abitudini alimentari. E poi cinque pasti all’interno della giornata partendo dalla colazione. Fondamentale è poi che i bambini abbiano una vita attiva che significa, anche nel quotidiano, scegliere le scale anziché l’ascensore, andare – se possibile – a scuola a piedi, sono banalità quotidiane ma che contribuiscono in modo importante al movimento”, prosegue.
“Spesso, infatti, l’attività fisica strutturata è limitata a qualche ora della settimana e necessita di un’organizzazione familiare non sempre facile. Oggi per fa muovere i ragazzi occorre accompagnarli, organizzare gli spostamenti, e questo limita di fatto le attività, per questo è necessario introdurre semplici abitudini che permettono di garantire una quota minima di movimento ogni giorno”, conclude l’esperto.