Ora solare: attenzione al mini ‘jet-lag’
Ci siamo, che malinconia! Nella notte tra il 26 e il 27 ottobre torna l’ora solare e nonostante si dormirà un’ora in più bisognerà ovviamente fare attenzione al mini ‘jet-leg’.
Attenzione al mini ‘jet leg’. Non solo gli adulti ma anche i nostri figli potranno accusare irritabilità, malumore, stanchezza con l’ora solare. Chi come me ha la sveglia da tempo puntata sulle 7,30, poi, corre il rischio, a causa dell’orologio biologico, di svegliarsi ancor prima.
Secondo alcuni studi sono tanti quelli che devono fare attenzione al mini ‘jet leg’: circa il 10% della popolazione. Luigi Ferini Strambi ne è certo. Il professore ordinario di neurologia all’università Vita-Salute San Raffaele di Milano e direttore del Centro di medicina del sonno dell’ospedale San Raffaele lo spiega all’Adnkronos Salute.
Sarà “come se si dovesse cambiare un po’ il fuso orario, anche se si tratta soltanto di un’ora”. Una condizione che “rende più irritabili e può portare una maggiore instabilità d’umore”. Ma questo lieve malessere “rientrerà nel giro di poco”. “E’ certamente più problematico per il fisico il cambiamento ‘primaverile’, per il passaggio all’ora legale, che non lo ‘switch’ autunnale. Questo perché, quando arriva l’ora legale, ci troviamo in una condizione di privazione di sonno, dormendo un po’ di meno”.
“Il ritorno all’ora solare, che vuol dire tutto sommato dormire un’ora in più, non crea problemi per quanto riguarda la privazione di sonno, ma il grosso problema che rimane – puntualizza Ferini Strambi – è quello del cambiamento. L’impatto più negativo sarà in particolare per i ‘super mattinieri'”.
“Ma va detto – puntualizza Ferini Strambi – che teoricamente noi sappiamo che i super mattinieri sono molti di meno rispetto ai gufi o ai tendenzialmente gufi”. “In genere sono bambini ed anziani ad avere più problemi, poiché sono più legati agli orari molto mattinieri”. “Per loro riadattarsi è un po’ più difficile, ma possibile nel giro di pochi giorni”. Gli accorgimenti sono semplici: oltre a idratarsi ed evitare alcolici e fonti di stress, adottare una strategia di 2 o 3 giorni che permetta di “riallineare gli orari del sonno e della cena in maniera graduale”.
Dieta Planetaria
La corretta alimentazione è un pilastro della salute in tutto il mondo, ma nello stesso tempo regimi scorretti causano 8 milioni di morti l’anno nel mondo. Sono tanti quante le morte causate dal tabacco, il che rende conto dell’impatto che diete sbagliate possono avere sulla salute a breve, medio e lungo termine. La giusta combinazione di alimenti e nutrienti ha un impatto sul DNA e permette di ‘accendere’ geni protettivi. Come? Ad esempio rispetto al cancro, mentre vale allo stesso tempo l’assunto contrario, ossia l’accensione di oncogeni capaci di innescare patologie. Per questo gli esperti parlano sempre più di dieta planetaria.
“Abbiamo davanti agli occhi la chiave per diminuire l’impatto delle principali cause di morte e cronicità. Promuovere ed adottare stili alimentari planetari, di tipo mediterraneo, più semplici, basati su alimenti freschi e non processati. Cibi locali e coltivati in modo sostenibile, così come hanno sottolineato il DG dell’OMS Tedros Adhanom Ghebreyesus e il Ministro della Salute Orazio Schillaci al Vertice sui Sistemi Alimentari delle Nazioni Unite che si è appena concluso alla FAO. Eppure l’impatto della nutrizione è ancora sottovalutato ‘in salute e in malattia’”, sottolinea il Professor Maurizio Muscaritoli, Presidente SINuC.
“Nel Report emerso dal Forum Nutrendo 2023 abbiamo riscontrato che nel 24% dei Corsi di Medicina e Chirurgia non esiste alcun riferimento all’insegnamento dello screening nutrizionale. Mentre la Malnutrizione per difetto non è trattata nel 20% dei Corsi di Laurea in Medicina e Chirurgia”, aggiunge.
“Lo stato nutrizionale dei pazienti oncologici, ad esempio, non è ancora adeguatamente considerato come fattore di rischio. Eppure, la perdita di peso e massa muscolare (presente nel 50% al momento della diagnosi in questa classe di pazienti) è strettamente collegata all’interruzione delle terapie, fragilità e mortalità evitabile”, precisa ancora l’esperto.
“Nel 2019 la Commissione EAT della rivista Lancet ha proposto un modello alimentare sostenibile. Sia per la salute che per la tutela dei suoli e dell’ambiente in termini di emissione dei gas serra. Proprio pochi giorni fa sono stati presentati i risultati dell’applicazione del Planetary Health Diet Index a due coorti di 100mila uomini e donne americani seguiti dal 1986 al 2018. L’indice ha lo scopo di misurare gli effetti delle scelte alimentari sulla salute e sull’ambiente. Si è osservato che alla maggiore adesione alla dieta Planetaria corrisponde un rischio di morte inferiore del 25% per 4 cause. Quali? Cancro, malattie cardiovascolari, malattie neurodegenerative e respiratorie”, spiega il Professor Alessio Molfino, del Dipartimento di Medicina Traslazionale e di Precisione della Sapienza Università di Roma.
“Più nel dettaglio. L’adesione ad un regime di Dieta Planetaria ha mostrato una diminuzione del rischio del 15% per cancro. Pure del 20% per le patologie neurodegenerative e del 50% per quelle respiratorie. Con un netto vantaggio rispetto alla cronicità, che è in tutto il mondo occidentale la sfida della sanità del futuro”, chiarisce.
La dieta planetaria rispetta tradizioni locali e preferenze. Il modello Planetary Diet, è semplice. Caratterizzato da una varietà di alimenti vegetali di alta qualità e basse quantità di alimenti a base animale, cereali raffinati, zuccheri aggiunti e grassi malsani, è progettato per essere flessibile. Per adattarsi a situazioni locali e individuali, tradizioni e preferenze dietetiche. L’adozione globale di questa dieta sanitaria planetaria fornirebbe importanti benefici per la salute. Gli studi di modellazione mostrano che tra 10,9 e 11,6 milioni di morti precoci potrebbero essere evitate ogni anno. Una riduzione dal 19% al 23,6% rispetto agli attuali tassi di mortalità degli adulti .
“Rispetto alle diete attuali, questo cambiamento richiederà che il consumo globale di alimenti come la carne rossa e lo zucchero diminuisca del 50%. Mentre il consumo di frutta, noci, verdura e legumi deve raddoppiare. E’ intuibile come tutto ciò debba comportare notevoli investimenti nella ricerca di fonti alimentari ‘alternative’ nell’ottica della sostenibilità ambientale e della sicurezza alimentare”, conclude Muscaritoli.
Vademecum per difendersi dal caldo
Difendersi dal caldo di questa estate già torrida non è facile. Il ministero della Salute con un vademecum regala alcuni consigli in cui si spiega come evitare di ‘soccombere’ alle alte temperature per ‘sopravvivere’.
Il vademecum per difendersi dal caldo è utile a tutti, soprattutto agli anziani e ai bambini, ma pure ai nostri amici animali, che possono correre grandi pericoli con un termometro altissimo. (altro…)
Coronavirus: nuove regole contro l’epidemia
L’emergenza Coronavirus continua. Il Comitato Scientifico creato dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha consegnato le nuove regole per cercare di contenere il diffondersi della malattia, contro l’epidemia. Riguardano tutti: grandi e piccini.
Una serie di indicazioni da seguire per almeno 30 giorni, potranno essere integrate da altre. Le nuove regole contro l’epidemia da Coronavirus sono estese a tutta Italia e cambieranno le nostre abitudini di vita, ahimè.
Ecco le nuove regole contro l’epidemia da Coronavirus: (altro…)
Vaccino antinfluenzale: falsi miti
Tra i tanti falsi miti che inneggiano contro il vaccino antinfluenzale, il falso mito numero uno è che l’influenza non sia una malattia seria, quindi non c’è bisogno del vaccino. Un grave errore di valutazione. Si tratta infatti di “una malattia respiratoria che può manifestarsi in forme di diversa gravità che, in alcuni casi, possono comportare il ricovero in ospedale e anche la morte. Più di 650 mila persone, nel mondo, muoiono ogni anno. Alcune fasce di popolazione, come i bambini piccoli e gli anziani, possono essere più a rischio di gravi complicanze influenzali, come polmoniti e peggioramento delle condizioni fisiche”. Secondo pregiudizio è che lo stesso “vaccino antinfluenzale può far contrarre l’influenza”. Un’idea infondata visto che contiene virus inattivati; i virus, cioè, sono stati trattati in modo tale da non essere attivi e, quindi, non possono far ammalare. (altro…)
Influenza 2019: sintomi
L’influenza in questo 2019 sarà più aggressiva del solito, così dicono gli esperti che raccomandano di vaccinare i bambini, soprattutto quelli con gravi patologie, e gli anziani. E non solo. Ecco i sintomi.
Il virus dell’influenza 2019 arriva dai Paesi dell’emisfero meridionale dove l’inverno è agli sgoccioli e minaccia complicanze anche per le persone sane. Gli infettivologi nelle scorse settimane hanno stimato che quest’anno che colpirà 6 milioni di persone (altro…)
Influenza in arrivo
Non c’è la pandemia, ma inutile negare che questi sbalzi di temperatura repentina significano soprattutto: influenza in arrivo.
Per l’influenza in arrivo le misure di prevenzione sono: osservare un’accurata igiene delle mani, utilizzare sempre fazzoletti usa e getta senza disperderli nell’ambiente, aerare regolarmente i locali domestici. E, soprattutto per alcuni, vaccinarsi. La vaccinazione impiega infatti alcune settimane per arrivare alla massima efficacia. Vaccinarsi serve a essere protetti quando il virus dell’influenza colpirà con maggiore intensità tra dicembre e febbraio. (altro…)
Celiachia: decreto sui tetti spesa
E’ stato pubblicato sulla gazzetta ufficiale il decreto sui tetti spesa che quel che riguarda la celiachia e relativi prodotti da acquistare. Saranno maggiori per i minori, minori, invece per gli adulti. Più bassi quelli degli anziani.
Il nuovo decreto sui tetti spesa per comprare prodotti senza glutine riconosce ai soggetti affetti da celiachia (compresa la variante della dermatite erpetiforme) il diritto all’erogazione gratuita degli alimenti con dicitura “senza glutine, specificatamente formulati per celiaci” o “senza glutine, specificatamente formulati per persone intolleranti al glutine”. (altro…)