Bambini: attività fisica e sonno insufficienti
I dati dell’OMS, l’Organizzazione Mondiale della Salute sono chiari. Preoccupano, invece, quelli di uno studio pubblicato su Jama Pediatrics e condotto con dati provenienti da 33 Paesi del mondo, di tre fasce di reddito, in sei regioni geografiche. L’attività fisica e il sonno sono insufficienti per 8 bambini su 10 tra i 3 e 4 anni, dicono i risultati finali.
Ecco, mi conforta che per mia figlia non sia mai stato così: ha iniziato nuoto a 2 anni e 9 mesi, poi per due anni si è aggiunta la danza. A seguire solo la seconda, per 5 giorni la settimana. Ora Bibi, che a dicembre diventerà maggiorenne, fa danza dal lunedì al sabato. Certo, a livello accademico, dato che questo vuole fare nella vita. Ma è riuscita a conciliarla con lo studio: frequenta l’ultimo anno del liceo classico. Se si vuole, fortissimamente si vuole, nulla è impossibile. Lo dico ai genitori indecisi sul far fare sport o attività di Alta Formazione ai loro pargoli.
Stando alla ricerca attività fisica e sonno sono insufficienti per la gran parte dei bambini che passano, però, troppo tempo davanti ai video. Le linee guida dell’Oms raccomandano 180 minuti al giorno di attività fisica totale e 60 minuti al giorno di attività fisica di intensità moderata o vigorosa. Riguardo al tempo davanti al Pc, l’Organizzazione Mondiale della Salute specifica di non passare oltre un’ora al giorno davanti allo schermo e poi consiglia una durata del sonno di 10/13 ore.
Lo studio, internazionale, è stato coordinato da esperti del National Institute for Applied Statistics Research Australia. Era finalizzato proprio a verificare la quota di bambini di 3 e 4 anni che soddisfano queste linee guida. Più in generale, il comportamento sedentario in 33 Paesi. L’attività fisica è stata misurata con accelerometri da polso mentre le informazioni sul sonno e sull’uso di schermi sono state fornite dai genitori, si legge su Rai News. Alla fine i dati sono stati sconfortanti. L’attività fisica e il sonno sono insufficienti per 8 bambini su 10 nella fascia di età che va dai 3 ai 4 anni. Quando vedete vostro figlio imbambolato davanti alla tv, al pc o al tablet e peggio ancora allo smartphone, pensateci.
Sport tutela i bambini dalla dipendenza digitale
Può essere importante e non smetteremo mai di ripeterlo. Lo sport tutela i bambini dalla dipendenza digitale. Non serve solo a migliorare il benessere fisico, mentale ed emotivo. E’ anche uno dei modi migliori, tra l’altro, per apprendere valori fondamentali nel proprio percorso di vita, come la disciplina, il cameratismo e il lavoro di squadra. Questo condividendo gioia, emozioni. E anche, purtroppo, delusioni, che però fanno crescere e strutturano il carattere.
Il direttore della sostenibilità sociale e ambientale della Uefa, Michele Uva nel suo intervento al panel ‘Human Change’ in corso a Davos (Svizzera) nell’ambito del World Economic Forum, lo sottolinea. Parla del potenziale del calcio e dello sport in genere che tutela i bambini dalla dipendenza dipendenza digitale. “Fare attività fisica non è solo la soluzione migliore per promuovere il benessere fisico, mentale ed emotivo dei bambini e dei ragazzi. Ma è anche un modo per apprendere valori importanti come il lavoro di squadra, il cameratismo e la disciplina. Attraverso lo sport i più giovani imparano a comunicare, a cooperare e a rispettare le barriere reciproche”, dice.
La campagna Human Change è un’iniziativa di sensibilizzazione global. Unisce esperti attorno a un impegno comune per aumentare la consapevolezza sui rischi posti dai social media e dai dispositivi digitali al benessere mentale dei bambini. Per Uva il calcio e gli altri sport sono un antidoto al senso di solitudine e isolamento sociale che può derivare dall’uso eccessivo dei dispositivi digitali, si legge sull’Ansa. “Il calcio ha un ruolo centrale da svolgere nel proteggere e influenzare i bambini. Federazioni, leghe, club e allenatori hanno uno strumento inestimabile per influenzare e ispirare le generazioni più giovani. – aggiunge Uva – Attraverso il calcio possiamo trasmettere messaggi essenziali sull’uso responsabile della tecnologia. Sull’importanza dell’ attività fisica e dei rapporti umani. E sull’importanza di proteggere i nostri figli dalla dipendenza digitale”. Lo sport tutela i bambini dalla dipendenza digitale, fatelo praticare ai vostri figli.
Bambini: benefici attività fisica
La scuola è importante, è fondamentale anche l’attività fisica. Regala innumerevoli benefici ai bambini. E non diamo tutto per scontato. Secondo il rapporto nazionale minori e sport dell’Osservatorio Conibambini 1 bambino su 5 non pratica attività sportive. Lo denuncia Save The Children precisando come i fattori economici giochino un ruolo importante, interessando circa il 30 per cento dei bambini tra i 6 e i 10 anni.
I benefici dell’attività fisica nei bambini sono sotto gli occhi di tutti. Aiuta a controllare il peso, a mantenere le ossa sane e a ridurre il rischio di obesità e di problemi di salute associati. Fa divertire i piccoli, insegnando loro a giocare, questo è basilare per uno sviluppo sano. Dà una spinga allo sviluppo cognitivo, migliora notevolmente la funzione cerebrale grazie all’attenzione, la memoria, la concentrazione. Da qui ne scaturisce anche un miglior rendimento scolastico. Riduce stress l’ansia e la depressione promuovendo il rilascio di endorfine, migliorando il benessere mentale generale. Insegna ai piccoli e agli adolescenti a seguire le regole e ad ascoltare le istruzioni e gli fa fare anche tante nuove amicizie
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) raccomanda che i bambini e gli adolescenti di età compresa tra 5 e 17 anni svolgano almeno 60 minuti di attività fisica quotidiana da moderata a intensa. L’OMS incoraggia la flessibilità nel raggiungimento di questo obiettivo, consentendo sessioni più brevi per accumulare i 60 minuti richiesti.
L’attività fisica può essere costosa, se si parla di quella agonistica o di alta formazione, come nel caso della danza. Ma ricordate che i bambini per assorbirne i benefici possono andare in bicicletta, scatenarsi in balli, o fare al parco giochi che gli permettano di muoversi e sviluppare, così, capacità motorie migliori.
Bambini, con pandemia attività fisica ridotta
Con la pandemia tutti sono stati a casa per un lungo periodo, sarà purtroppo per questo che l’attività fisica dei bambini si è ridotta del 20 per cento. Tutto questo è sconfortante e, soprattutto, non fa bene alla loro salute, sia nell’immediato che in futuro. (altro…)
Capoeira per i bambini
La capoeira è adatta per i bambini, al contrario di quel che pensano in tanti. Il brasiliano UOL Mulher ha sottolineato i vantaggi che apporta questa disciplina ai piccoli che la praticano:
Sviluppa la coordinazione (altro…)
A scuola a piedi
Quando riapriranno senza problemi, si spera a settembre, bisognerà che i nostri ragazzi prediligano andare a scuola a piedi perché camminare fa bene e, soprattutto, evita i danni dell’accoppiata sedentarietà ed eccesso di peso.
Andare a scuola a piedi incrementa il tono muscolare, porta benefici al cuore, fa consumare calorie. Se si cammina per 4 chilometri normalmente, si perdono 200 calorie all’ora, più si va veloci, poi, più si consuma e anche il percorso, piano, in sali e scendi, aiuta. (altro…)
Sport rischiosi in gravidanza
Le donne in gravidanza fanno bene a fare attività fisica, moderata, seguendo i consigli del medico, ma devono assolutamente evitare gli sport rischiosi. Anche se si è esperti in alcune discipline, nei mesi in cui si è incinta, bisogna purtroppo rinunciare: ne va della propria salute e di quella del bebè che sta per arrivare. Inutile correre pericoli inutili.
Ci sono sport rischiosi che in gravidanza dovrebbero essere assolutamente vietati perché espongono le donne a cadute e possibili traumi, tra questi lo sci, l’arrampicata e l’equitazione. L’atletica leggera deve essere interrotta dopo il secondo mese di gestazione. (altro…)
Attività fisica bambini
Chiusi in casa, ci domandiamo quanta attività fisica dovrebbero svolgere i bambini. Inventiamo giochi cerchiamo di spronarli, non farli annoiare e muovere, anche tra le quattro mura. Chi ha un giardino con questo bel sole e in quarantena può ritenersi davvero fortunato. Altri un po’ meno, l’unica consolazione è che tutto questo passerà. Speriamo presto.
L’attività fisica è basilare per i bambini. Non possiamo tenerli tutto il giorno davanti a dispositivi tecnologici o alla tv. Questo a prescindere dalla quarantena o meno. Ora ancora di più. (altro…)