Occhio pigro

Mia figlia ha avuto l’occhio pigro. La diagnosi è arrivata al limite, per colpa di un mal di testa feroce: aveva poco più di 5 anni. Nessuno se n’era accorto. Ed è stata una benedizione averlo diagnosticato: il difetto è stato corretto. Per molti bambini non è così. Lei stessa ha rischiato.

“L’occhio pigro” colpisce nel mondo dal 1,3 al 3,6 per cento di bambini sotto i 5 anni. Si chiama ambliopia, cioè la riduzione della capacità visiva di un occhio. Quando non curata subito diventa irreversibile. E’ la causa più comune di perdita di vista monoculare. Per combattere questo grave problema Sight for Kids riparte. E’ lo screening della vista dei bambini fortemente voluto da Lions International, impegnata da sempre nella lotta alla cecità e ai problemi della vista. Ci si propone di controllare almeno 50mila piccoli su territorio nazionale, così da poterli curare.
“L’ambliopia è una condizione patologica della visione in cui un ‘ostacolo’ nella primissima infanzia, impedisce o riduce la maturazione della capacità visiva di un occhio – spiega il professor Lelio Sabetti, oculista dell’Università dell’Aquila – Nella maggior parte dei casi non ha manifestazioni apparenti, il bambino non presenta particolari limiti, per questo sono necessari screening tempestivi e le visite precoci che permettono di diagnosticarla e di instaurare la terapia più corretta”.
“Per questo, nel 2019 è nato in Italia il progetto Sight for Kids, voluto dai Lions sulla scorta di analoghe esperienze fatte all’estero”, spiega Giovanni Amerio, Medico Oculista, Past al Corriere della Sera.
Il coordinatore di Sight for Kids di Orbassano aggiunge: “Lions è una associazione che da quasi 100 anni si occupa anche di problemi riguardanti la vista. Abbiamo voluto, con questa iniziativa, fare qualcosa per affrontare concretamente un problema diffuso, ma di fatto trascurato. Lo screening è molto semplice e non invasivo, una volta raccolte le adesioni della scuola e dei genitori, nell’arco di una giornata il medico oculista o l’ortottista eseguono una serie di test oculari per i quali servono alcuni strumenti, fra cui il refrattometro. Il tutto dura dai 5 ai 10 minuti per bambino. Poi viene redatto un responso da consegnare ai genitori e inoltre, si usa un sistema di immediata comprensione: un semaforo che può essere verde (nessun problema), giallo (situazione da tenere sotto controllo), rosso (è consigliata una visita oculistica al più presto)”.
L’occhio pigro è un problema: controllate i vostri figli per agire in tempo e correggerlo al più presto.
Maschera Carnevale fai da te

E’ uno dei lavoretti classici del periodo. La maschera di Carnevale fai da te la facevo anche io nei miei pomeriggi a casa, o anche a scuola, quando ero alle elementari. I bambini si divertono tanto e la indosseranno con piacere.
Cosa bisogna avere per realizzare una maschera di Carnevale fai da te?
L’occorrente è semplicissimo:
Cartoncino bianco o colorato
Forbici, possibilmente con punta arrotondata, per stare più tranquilli,
Colla
Un elastico robusto
Pennarelli, tempere o pastelli colorati
Piume, lustrini, glitter, strass
I bambini sono pronti? Se sono ancora piccolini, dategli chiaramente una mano e lavorate con loro. Si inizia disegnando sul cartoncino la sagoma della maschera che si desidera realizzare, controllando che sia della misura adatta per il viso che dovrà indossarla. Una volta finito, segnare i punti in cui tagliare per ricavare i buchi per gli occhi e per la bocca, se avete deciso che la maschera coprirà tutto il viso. A questo punto via con le forbici! Ritagliare la sagoma e i praticare i buchi per occhi e bocca. Lasciare a vostro figlio o a vostra figlia la libertà di colorare la maschera di Carnevale fai da te come vuole, creando una maschera da animaletto, ispirata ai cartoni amati preferiti oppure seguendo solamente la sua fantasia. Usare la colla per applicare eventuali decorazioni come strass, lustrini e piccole piume. Fare due fori ai lati della maschera e farvi passare l’elastico. Servirà, chiaramente, a far sì che si tenga ben salda sul viso del vostro dolcissimo bambino.
Parental control

Il parental control ci aiuta a proteggere i nostri figli dai pericoli della Rete, che sono innumerevoli. E’ uno strumento fondamentale per filtrare i contenuti a cui i minori possono avere accesso tramite gli ormai tanti device che fanno parte del nostro e del loro quotidiano.

La flessibilità del parental control si riflette nella sua capacità di adattarsi a diverse tipologie di dispositivi elettronici. Esistono diverse opzioni tra cui scegliere, ognuna progettata per fornire un controllo mirato su specifici aspetti dell’esperienza digitale dei minori. Queste soluzioni possono essere facilmente scaricate e installate su qualsiasi dispositivo connesso a Internet. La chiave per sfruttare appieno i benefici del parental control risiede nella sua corretta attivazione e configurazione. A questo proposito, i genitori possono rivolgersi ai fornitori di servizi di comunicazione elettronica. Solitamente i gestori telefonici con cui hanno sottoscritto il contratto per l’accesso a Internet. Questi fornitori possono offrire informazioni dettagliate su come attivare e personalizzare il parental control in base alle esigenze specifiche della propria famiglia, chiarisce una nota pubblicata da Adnkronos.
Intanto ha preso il via la nuova campagna di comunicazione istituzionale dal titolo “Parental Control. Proteggi il mondo dei tuoi figli“. L’iniziativa vuole sensibilizzare i genitori sull’importanza di utilizzare questo strumento per proteggere i propri figli dagli eventuali rischi presenti nel mondo digitale. La Ministra per la famiglia, la natalità e le pari opportunità Eugenia Maria Roccella ha promosso la campagna. Il Dipartimento per le politiche della famiglia, insieme al Dipartimento per l’informazione e l’editoria, l’ha realizzata in collaborazione. Il tutto è stato reso possibile grazie alle nuove misure di contrasto al disagio giovanile, alla povertà educativa e alla criminalità minorile, inclusi nel recente “Decreto Caivano”. L’obiettivo è raggiungere un vasto pubblico e proteggere così la nuova generazione dalle potenziali minacce online.
Ricordiamoci di attivare il parental control. Facciamolo ora, iniziamo questo 2024 con più attenzione e tranquillità.
Cheesecake fit

Sono una fissata del cheesecake, il mio dolce preferito. Qui ve l’ho illustrato in mille varianti nel corso del tempo. Ora vi parlo anche di quello fit, per i bambini e pure gli adulti che si allenano e non vogliono rischiare di prendere peso. Sì, avete capito bene: si può fare..
Per il cheesecake fit in casa dovrete avere: (altro…)
Scuola per diventare principesse

Una profonda riflessione sulla scuola per diventare principesse la fa sul Fatto Quotidiano, Alex Coriazzoli, maestro e giornalista. “E’ assurdo che si sia anche solo pensato ad un corso per principesse: una scuola di stereotipizzazione. Due i motivi – scrive sul quotidiano – Il primo: l’idea di essere una principessa si associa a quella della ricchezza, della borghesia. Pensare di insegnare a delle bambine o a dei bambini di diventare aristocratici è fuorviante, perversa. In un Paese dove un giovane su quattro è a rischio di povertà servirebbe una scuola che insegni l’idea di solidarietà, di cooperazione, che non crei ancor più lo stigma del divario sociale”.
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Russamento bambini: rimedi

Il russamento bambini è un fenomeno che va sempre approfondito per capire se ci sono problemi alle vie aeree del piccolo. Solitamente è causato nella maggior parte dei casi da una ostruzione tra naso e faringe. Non deve scatenare eccessiva ansia nei genitori, fino a quando, però, non è accompagnato da apnee notturne: che rimedi si possono adottare?
Il russamento si manifesta nei bambini soprattutto in tenera età. Uno studio ora ci dice che un semplice spray nasale a base di soluzione salina può ridurlo significativamente e diminuire il numero di coloro devono rimuovere le tonsille. La ricerca del Murdoch Children’s Research Institute, pubblicata su JAMA Pediatrics ha coinvolto 276 bambini, di età compresa tra 3 e 12 anni. E’ uno tra i rimedi che pare più funzionare. (altro…)
Natale 2022: libri per bambini

I libri per i bambini abbondano sul mercato, a Natale 2022, come vi ho raccomandato anche per quelli passati, regalatene uno ai piccoli: li farà sognare con la fantasia.
Tra i libri per i bambini sotto l’albero di Natale in questo 2022 per i più piccoli, dai 2 anni, è una buona idea donare “Leggo e Imparo. La mia prima biblioteca”, di Mathew Neil, edito da Sassi. Sono otto robusti libretti con tantissime illustrazioni che insegneranno a riconoscere i colori, le forme, gli opposti, i numeri, l’alfabeto. (altro…)
Come vestirsi a scuola

In tempi in cui anche alle medie si vedono ombelichi scoperti, è bene sapere come vestirsi a scuola. Bambini e ragazzi devono evitare gli abiti corti, scollati o trasparenti, ma anche i bermuda e le canottiere: a scuola si ha bisogno di libertà di movimento, spensieratezza e comodità, senza esagerare.
E allora come vestirsi a scuola? Alle elementari ecco i capi indispensabili: (altro…)