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Bambini: metodo per apprendere facilmente

Feb 28
Scritto da Annamaria avatar

Stando ai ricercatori australiani che l’hanno messo a punto è uno metodo per apprendere più facilmente, in grado di invogliare pure i bambini più svogliati a scuola. Subito diventato virale, è possibile funzioni anche qui in Italia. E’ adattabile a ogni materia e fatto di dibattiti, problemi da risolvere ed esperimenti da realizzare. Coinvolge quindi ogni ragazzino, facendolo sentire in una vera e propria squadra. 

bambini metodo per apprendere piu facilmente

Il metodo per apprendere più facilmente, stando agli studiosi, è salutare per i bambini, facendoli sentire adatti, migliorando la propria motivazione, facendoli sentire parte di un gruppo, dando loro un valore più alto, coinvolgendoli.

“Per arrivare a queste consapevolezze i ricercatori hanno proposto il metodo agli studenti di una scuola superiore del Michigan del quinto anno, con indirizzo in Design e tecnologie. I ragazzi hanno quindi dovuto progettare, durante le ore di materie di indirizzo, generalmente teoriche, un parco giochi per una scuola a basso reddito”, scrive Fanpage, che riporta la notizia. I ragazzi pare si siano immediatamente messi all’opera. Per apprendere più facilmente spesso ai bambini serve poco

“Il nostro studio è volto a trovare alternative in grado di aiutare gli studenti che faticano ad impegnarsi in classe e che spesso vengono trascurati e finiscono per allontanarsi, ad amare la scuola”, spiega il dott. Chimwayange, firmatario dello studio. “I ragazzi hanno imparato a esprimere il proprio punto di vista, senza vergogna e in maniera rispettosa, senza sminuirsi vicendevolmente” , precisa. 

Sperano che questo metodo venga usato in tutte le scuole, così che i problemi di alcuni si risolvano: nessuno deve rimanere indietro e sentirsi ultimo.

Carie bambini: consigli per prevenirle

Feb 26
Scritto da Annamaria avatar

Molti bambini soffrono spesso di carie, I consigli del dentista per prevenirle sono utilissimi. Miranda Pascucci al Mirror dà i suoi, ottimi da seguire.

Le carie fanno piangere di dolore i bambini, non solo, anche le spese per eliminarle contano per la mamma e il papà. I consigli per eliminarle diventano, perciò, basilari. “Invitate i bambini a lavarsi i denti almeno due volte al giorno, la mattina e la sera – sottolinea l’esperta – Sarebbe bene che i piccoli lavassero i denti sempre nello stesso ordine, posizionando lo spazzolino a 45 gradi dai denti muovendo su e giù delicatamente le setole, senza dimenticare le gengive”.

Tra i consigli per prevenirle, quando si parla di carie dei bambini, c’è anche il filo interdentale: “Lo spazzolino può pulire solo il 60% della superficie dentale, per questo il filo è essenziale”. Sì ai cibi sani, no alle bevande zuccherine. Noci e anacardi sono fonte di fosforo e proteggono, come anche il formaggio, ricco di calcio.

Scegliere anche il dentifricio adatto. Sulla quantità: “Tra gli 0 e i 3 anni basta una sottile striscia di dentifricio, per i bimbi sopra i 3 anni basta una quantità di dentifricio della grandezza di un fagiolo”.

Tortelli milanesi

Feb 24
Scritto da Annamaria avatar

I tortelli milanesi sono dolci tipici di Carnevale, che ora è nel vivo: sono gustosissimi, morbidi, fritti e fragranti. Ai bambini piacciono davvero tanto. Come farli tutte da sole in casa? Ecco qui di seguito la ricetta.

tortelli milanesi

Peer realizzare i tortelli milanesi in dispensa bisogna avere:

210 ml di latte intero

300 grammi di farina

100 grammi di burro

100 grammi di zucchero

4 uova

Scorza di un limone

2 tuorli d’uovo

8 grammi di lievito per dolci

1 pizzico di sale fino

Per friggere usate l’olio di semi di arachide, vi servirà anche un po’ do zucchero a velo per guarnirli quando saranno pronti. E adesso iniziamo!

Versate il latte in un pentolino, unite il burro, lo zucchero, la scorza di limone grattugiata e il sale. Portate ad ebollizione, mescolando di continuo il composto. Quando avrà raggiunto l’ebollizione, togliete il pentolino, aggiungete farina e lievito e mescolate ancora, rimettendo sul fuoco basso per circa 3 minuti. Quando tutto sarà amalgamato, trasferite l’impasto in una ciotola e fate raffreddare. Poi aggiungete un uovo alla volta, sempre mescolando. La pasta dovrà essere liscia, senza grumi.

Ora mettete una padella dai bordi alti sul fuoco con l’olio e portate quest’ultimo a una temperatura di 170°. Prelevate con un cucchiaio un piccolo quantitativo di impasto e versatelo dentro: fate friggere, girando i tortelli milanesi per farli dorare e gonfiare. Scolateli via, via con una schiumarola, adagiateli su carta assorbente, poi cospargeteli di zucchero a velo. Sono pronti.

Bambini: come evitare di essere punti dagli insetti

Feb 22
Scritto da Annamaria avatar

Di questi tempi, certo, il rischio è minore, anche se, con l’innalzamento delle temperature capita spesso di essere ‘pizzicati’ lo stesso. E’ utile sapere come evitare di essere punti dagli insetti. I nostri bambini, soprattutto loro, vanno sempre protetti.

baby hand with skin rash and allergy with red spot cause by mosquito bite

Per sapere come evitare di essere punti dagli insetti basta seguire le indicazioni dell’Ospedale Bambino Gesù, che accorre sempre in aiuto delle mamme e papà con consigli utilissimi riguardanti i bambini.

Ecco come ‘salvare’ i bambini dal veleno di imenotteri, come evitare, in sostanza, appunto, di essere punti dagli insetti:

1 – Evitare vestiti appariscenti o con colori brillanti che possono attrarre le api

2 – Evitare i profumi

3 – Indossare guanti e pantaloni lunghi se di aiutano i genitori che lavorano nel giardino di casa

4 – Evitare di bere da contenitori di bibite lasciati all’aria aperta

5 – Indossare scarpe, pantaloni lunghi o pantaloni sportivi quando di cammina sui prati

6 – Utilizzare repellenti adatti all’età del bambino o della bambina

Sono indicazioni basilari per evitare il peggio, perché prevenire è sempre meglio. Ricordate anche che le zanzariere montate sulle vostre finestre possono essere salvifiche.

Bambini prodigio

Feb 19
Scritto da Annamaria avatar

Da quando Alessandro Gervasi a soli 6 anni ha conquistato tutto l’Ariston a Sanremo suonando il piano non si parla d’altro. I bambini prodigio impressionano. Lui, Alessandro, ha l’’orecchio assoluto’. Riconosce la nota corrispondente a un suono senza ancora saper leggere la musica. Nel suo caso parlano addirittura di “un nuovo Mozart”.

I bambini prodigio sono eccezionali e non così rari come si crede. In ogni classe, sembra, è presente almeno un alunno con capacità superiori da scoprire. E non lo si fa solo con il QI, misurando il loro quoziente di intelligenza.

“Circa il 5% della popolazione ha un alto potenziale cognitivo, il 2% ha capacità ancora maggiori”, spiega al Corriere della Sera Maria Assunta Zanetti. La docente di Psicologia dello sviluppo e dell’educazione all’Università di Pavia e direttrice di LabTalento (Laboratorio di ricerca e intervento sullo sviluppo del potenziale del talento e della plusdotazione) aggiunge: “Abbiamo verificato questi dati anche in Italia. Significa che in ogni classe potenzialmente è presente almeno un alunno con capacità superiori”.

Spesso i bambini e le bambine prodigio non legano con gli altri, in classe si annoiano proprio per le loro capacità ‘superiori’. “Le capacità musicali, sportive, di arti visive e di intelligenza emotiva-leadership non vengono valutate con un test QI”, precisa la dottoressa Roncoroni. “Dobbiamo lavorare sulla formazione di insegnanti e genitori per aiutare questi bambini e non farli sentire come dei marziani”, prosegue la psicologa Zanetti. 

“In apparenza la maggior parte dei bambini ‘fenomeni’ sono maschi – fa sapere Roncoroni – Spesso scopriamo invece che le sorelle hanno altrettante o superiori capacità cognitive. Vengono giudicate brave ma non di più, come se per loro fosse una cosa normale”. La disparità dei sessi esiste anche in questo caso.

Vademecum settimana bianca in famiglia

Feb 12
Scritto da Annamaria avatar

State per andare in montagna? Il vademecum per la settimana bianca in famiglia vi farà partire senza stress. Meglio sapere prima cosa portare. La check-list è utilissima in questo caso.

vademecum settimana bianca in famiglia

Se pensate che avete tutto pronto, date un’occhiata al vademecum per trascorrere con ben pochi pensieri la settimana bianca in famiglia e godervi il relax appieno. E’ necessario aver messo tutto in valigia.

Vademecum per la settimana bianca in famiglia:

Dovete innanzitutto portare: 

Memo con descrizione dell’itinerario e indirizzo dell’alloggio

Documenti relativi alla prenotazione dell’appartamento o della stanza in hotel

Se non viaggiate in auto, biglietti del treno o aereo o pullman

Tessere dell’assicurazione sanitaria di tutti i membri della famiglia

Se non avete deciso di affittarla in loco, attrezzatura necessaria: 

Sci e bastoni da sci o Snowboard

Protezioni (paraschiena, polsiere, ecc.)

Slitta

Scarponi da sci e da snowboard

Tute da sci

Cera per sci

Caschi

Occhiali da sci

Passamontagna

Abbigliamento:

Biancheria intima termica

Calzamaglie

T-shirt

Pullover

Jeans 

Scarpe invernali

Giacche in pile

Se non possedete delle tute da sci, giacche e pantaloni da sci

Calze da sci

Guanti

Sciarpe e foulard

Berretti

Biancheria di ricambio a sufficienza per i bimbi

Pantofole

Pigiami

Igiene e farmaci:

Spazzolino e dentifricio

Spazzola o pettine

Gel doccia e shampoo

Lamette

Salviette umidificate

Crema nutriente

Balsamo per labbra

Crema solare

Fazzoletti di carta

Elastici e mollette per i capelli

Pinzetta

Forbicine per unghie

Detersivo in confezione da viaggio

Cerotti

Pomata per contusioni

Kit di pronto soccorso

Pastiglie antidolorifiche

Svago e varie:

Giochi di società

Libri

Idee gioco per il viaggio

Matite e carta

Peluche

CD e DVD (se non avete tablet)

Cuffie

Fotocamera

Batterie e caricabatterie per gli apparecchi elettronici

Torcia tascabile

Coltellino

Spille di sicurezza

Zaino da usare in pista

Vettovaglie

Graffe

Feb 10
Scritto da Annamaria avatar

Sono stata a Napoli una settimana fa è ho mangiato nuovamente, con grandissimo piacere le famosissime graffe’: che bontà. Ecco, col Carnevale che si avvicina, sono una bellissima idea per una festicciola dei vostri figli. Le graffe sono una vera squisitezza anche a merenda o colazione: io le mangerei a ogni ora del giorno. 

graffe

Come si fanno le graffe a casa? Ecco la ricetta:

Per il lievitino:

120 grammi di latte intero temperatura ambiente 3 grammi di lievito di birra secco

130 grammi di farina 00

Per l’impasto:

300 grammi di patate

70 grammi di farina 00

50 grammi di zucchero

8 grammi di miele d’acacia

400 grammi di farina Manitoba

3 uova

8 grammi di sale

100 grammi di burro morbido

1 scorsa di limone

Per imburrare

30 grammi di burro

Ricordate per friggere le graffe l’olio di semi di girasole e poi lo zucchero per immergerle quando saranno pronte, ve ne serviranno circa 200 grammi.

Lavate le patate, lessatele. Preparate intanto il lievitino: in una ciotola unite alla farina setacciata il lievito di birra disidratato e miscelateli con il latte tiepido: deve risultare un composto omogeneo. Coprite la ciotola con la pellicola trasparente e fate lievitare in forno spento con luce accesa, per 1 ora. Quando le patate saranno cotte, pelatele, schiacciatele con uno schiaccia patate e fate intiepidire il tutto. In un grande contenitore mettete le due farine setacciate e il miele. Aggiungete anche lo zucchero, le patate schiacciate e la scorza grattugiata del limone.

Sbattete leggermente le uova e aggiungetele. Ora amalgamate l’impasto, quando sarà ben sodo, aggiungete il lievitino. Continuate a lavorare il composto, quindi unite il sale e incorporate il burro ammorbidito un pezzetto alla volta. Trasferite l’impasto sul piano di lavoro leggermente unto con poco burro fuso e lavoratelo con le mani per renderlo liscio. Formate una grande palla e ponetelo in una ciotola coperta con pellicola trasparente. Deve lievitare per 2 ore in forno spento con luce accesa.

Trascorso il tempo, trasferite l’impasto sul piano di lavoro sempre unto con il burro fuso, formate dei rotolini e suddividete in porzioni di circa 60 g. Date una forma sferica ad ogni porzione, appiattitela leggermente e bucatela al centro, in seguito allargate con le mani il foro.

Adagiate le ciambelle così ottenute su una teglia foderata con carta forno, coprite con pellicola trasparente o con un canovaccio e lasciatele lievitare in forno spento con luce accesa per 1 ora. Scaldate l’olio in un tegame capiente, dovrà arrivare a 160°. Quando l’olio avrà raggiunto la temperatura indicata, immergete delicatamente le graffe. Friggetene una alla volta, un paio di minuti per lato. Dovranno dorarsi in maniera uniforme. Mano a mano fatele asciugare nella carta assorbente. In un recipiente ponete lo zucchero e fateci rotolare le ciambelle, così da rivestirle completamente

Bambini che giocano all’aperto più felici

Feb 08
Scritto da Annamaria avatar

I bambini che giocano all’aperto sono più felici degli altri. Tendono a interiorizzare di meno, hanno quindi minor rischio di depressione e ansia. Noi mamma in cuor nostro l’abbiamo sempre, ora, però, c’è una ricerca che lo mette nero su bianco.

bambini che giocano all aperto piu felici

Uno studio osservazionale dell’università di Exeter in Gra Bretagna sottolinea come i bambini che giocano all’aperto siano più felici, più resilienti e abbiamo minori problemi di salute mentale. “Siamo più preoccupati che mai per la salute mentale dei bambini e le nostre scoperte evidenziano che potremmo essere in grado di contribuire a proteggere il loro benessere mentale assicurandogli numerose opportunità di gioco avventuroso”, dice Helen Dodd.

Dalla ricerca si è stabilito che i piccoli osservati abbiano affrontato meglio il lockdown. E testimonia come i bambini che giocano all’aperto siano più felici di quelli che rimangono chiusi. “Questo è davvero positivo perché il gioco è libero, istintivo e gratificante per i bambini, disponibile a tutti e non richiede competenze speciali. Ora abbiamo urgente bisogno di proteggere gli spazi naturali e di investire in parchi ben progettati e avventurosi, per supportare la loro salute mentale”, spiega la psicologa infantile. 

“Il ruolo degli adulti è quello di fornire un ambiente favorevole e poi farsi da parte, o al massimo, fare il tifo gentilmente. Cessa di essere un gioco nel momento in cui un adulto dice a un bambino di farlo”, sottolinea ancora.