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Settimana bianca: consigli

Gen 04
Scritto da Annamaria avatar

Avete scelto la montagna per viaggiare in famiglia? Siete già in settimana bianca o state per andare con i figli? I consigli per evitare guai sono sempre importanti. 

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Prima di andare in settimana bianca, soprattutto i grandi, ma pure i piccini, dovrebbero allenare muscoli e cuore. “lo sci e lo snowboard ricreativo presentano alti tassi di infortuni, con un’incidenza compresa tra 2,4 e 7 infortuni per 1.000 giornate di attività. Quindi, sebbene nessuno studio analizzato abbia formalmente investigato programmi di esercizio specifici, la letteratura generale sul fitness e la prevenzione degli infortuni suggerisce: esercizi di forza muscolare, ‘core stability’, esercizi di flessibilità e mobilità, ‘push-up’ ed esercizi per la presa per prevenire lesioni ai polsi durante le cadute, esercizi di propriocezione e controllo neuromuscolare”. 

Lo sottolinea all’Adnkronos Salute Andrea Bernetti. Il segretario generale della Simfer, la Società italiana di medicina fisica e riabilitativa regala i suoi consigli. Per lui “livelli adeguati di forza, resistenza e controllo neuromuscolare sono essenziali per affrontare le richieste tecniche di questi sport”.

“Inoltre è molto importante arrivare fisicamente pronti anche dal punto di vista del fitness cardio circolatorio, soprattutto considerando che lo sforzo di questi sport avviene in altitudine. E’ quindi molto importante fare attività fisica che incrementi la resistenza cardiovascolare (ad esempio la corsa o il ciclismo)”, prosegue Bernetti.

L’allenamento fisico, l’equipaggiamento e le misure di sicurezza sono fondamentali per ridurre frequenza e gravità degli infortuni. E’ per questo che diventa basilare seguire i consigli se si va in settimana bianca. ”Una recente revisione della letteratura in merito agli infortuni relativi a sci e snowboard ha mostrato come – elenca il medico-fisiatra – l’uso del casco sia fortemente raccomandato per ridurre i traumi cranici senza aumentare il rischio di infortuni cervicali. Altri dispositivi di protezione importanti includono tutori per polsi, ginocchia e colonna vertebrale, specialmente per principianti”. 

“E’ ovviamente importante adattare e regolare correttamente gli attacchi degli sci per prevenire torsioni del ginocchio e altre lesioni. Le lezioni formali con gli istruttori migliorano abilità e consapevolezza dei rischi, riducendo comportamenti pericolosi; è di cruciale importanza di rispettare le regole delle piste e scegliere tracciati adeguati al proprio livello tecnico”, conclude.

Dipendenza schermi: vademecum bambini

Gen 02
Scritto da Annamaria avatar

I vostri figli hanno trovato un cellulare o un tablet sotto l’albero? Gli esperti danno un vademecum rvolto ai bambini per evitare loro la tanto discussa dipendenza dagli schermi. Più volte gli esperti hanno, infatti sottolineato, come danneggi i piccoli, sostenendo, inoltre di far ritardare il più possibile l’accesso ai device e ai social media. Le conseguenze sono gravi, sia sulla salute fisica che mentale dei giovanissimi.

Il vademecum per scongiurare la dipendenza dagli schermi dei bambini lo danno le neuropsicologhe Chiara Dallatomasina ed Elisa Riboni. Le fondatrici di Bebicon, uno spazio Instagram di condivisione e di consigli sullo sviluppo dei bambini, sono anche autrici del libro “Giochiamo a scoprire il mondo”(Rizzoli). “In un mondo sempre più immerso nella tecnologia e nei device diventa sempre più difficile trovare la ‘giusta’ distanza tra limiti e potenzialità”, dicono al Corriere della Sera.

Le dottoresse hanno elaborato un vademecum per i bambini contro la dipendenza dagli schermi, un decalogo per un uso consapevole degli strumenti tecnologi.

  1. No agli schermi sotto i 2 anni d’età

“Le linee guida dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) raccomandano di non esporre i bambini agli schermi sotto i 2 anni di età. Il cervello dei nostri bambini si nutre di esperienze attive e relazioni”, confermano le neuropsicologhe. L’Oms ricorda che dai 2 ai 4 anni i bimbi non dovrebbero essere mai lasciati per più di un’ora a guardare passivamente lo schermo televisivo o di altro genere, come cellulari e tablet.

2. Giocare è meglio

“Il gioco attivo, il movimento, lo sport e le attività condivise aiutano lo sviluppo sociale, emotivo e cognitivo diventando delle ottime alternative agli schermi”.

3. Regole chiare e condivise

“Prima di regalare un device è importante stabilire e condividere le regole di utilizzo: il tempo, le modalità e i contenuti consentiti. Un vero e proprio “contratto” da poter condividere con l’intera famiglia”.

4. Favorire un utilizzo attivo

“Il tempo davanti a uno schermo può rimanere un tempo condiviso dove possiamo interagire con i bambini facendo domande, chiedendo opinioni ed evitando una mera fruizione passiva fatta di continui salti da un contenuto a un altro”.

5. Il tempo scorre

“E’ importante stabilire un tempo giornaliero di utilizzo (per esempio non più di un’ora per i bambini di 3-4 anni e meno di due ore per i più grandi). Questo rende i bambini anche più consapevoli di quanto spesso il tempo soggettivo di fronte ad uno schermo non coincide con quello oggettivo”.

6. Noi genitori siamo i primi modelli

“I bambini apprendono osservando ciò che li circonda. Diventiamo dunque un buon esempio di un utilizzo consapevole della tecnologia e dei device preservando i momenti in famiglia e mettendo gli smartphone nel cassetto”.

7. Mangiare, non guardare

“Il momento del pasto è un tempo di scambio e relazione ed è importante preservarlo. Mangiare davanti a un device può portare i bambini a spostare la propria attenzione dal cibo, riducendo la consapevolezza delle sensazioni di fame e sazietà”.

8. Non prima di dormire

“Il momento dell’addormentamento è un passaggio delicato dalla veglia al sonno e necessita di attività che aiutino i bambini a rilassarsi. L’uso di device e schermi porta spesso a un’ipereccitazione che può rendere più difficile addormentarsi e interferire con la qualità del sonno”.

9. I contenuti: conoscere per affrontare

“Prima di vietare o permettere è fondamentale conoscere. Guardiamo e scopriamo dunque i video, i giochi, le app e i siti che i nostri bambini utilizzano impostando il ‘parent control’, ma senza dimenticare che il nostro controllo attivo non è sostituibile”.

10. Se ne può parlare: stop ai tabù

“E’ importante riempire di significato parole come dipendenza, cyberbullismo, adescamento online e tante altre per aiutare i nostri figli a riconoscerne i segnali e aprire il dialogo con l’adulto”.

Pranzo Capodanno con bambini: regole buona educazione

Gen 01
Scritto da Annamaria avatar

Le regole di buona educazione valgono sempre, al pranzo di Capodanno con i bambini, dopo un cenone si spera divertente, ancora di più. Sia che andiate da vostri famigliari, che invitati da amici. E’ basilare avere un’etichetta comportamentale impeccabile.

pranzo di capodanno con bambini regole buona educazione

La pranzo di Capodanno con bambini tra le regole di buona educazione c’è quella di non presentarsi con largo anticipo, magari impazienti. Diventa tutto imbarazzante se non è ancora pronto e soprattutto i piccoli potrebbero annoiarsi presto.

Altra tra le regole di buona educazione per il pranzo di Capodanno con bambini è evitare che i vostri figli comincino a girovagare per la casa e quindi le varie stanze o, ancora peggio, a toccare e prendere tra le mani oggetti vari. Potrebbero inavvertitamente causare guai o rompere qualcosa, quindi cercate di fare in modo che rimangano tranquilli e buoni, magari creando un diversivo apposito per loro.

A tavola si sta seduti, uno strappo per alzarsi può esserci tra una portata e l’altra, ma senza esagerare.

Niente telefonini o tablet davanti allo sguardo, cercate di non escluderli dalla conversazione, rendeteli vostri complici. E fate loro mangiare quel che viene messo nel piatto, porzioni da bambini, appunto, senza troppo abbondare. Dopo il cibo, magari, organizzate giochi con loro, carte o società, così che non si sentano messi in disparte.

Tortini con Pavesini

Dic 30
Scritto da Annamaria avatar

Un dolcetto tra tanti dolci come dessert ci sta sempre bene, soprattutto se piace ai nostri bimbi. I tortini con Pavesini sono una bella idea per creare qualcosa di diverso in questo periodo di festività

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Per realizzare gli squisiti tortini con Pavesini, in questo caso ben 4, vi occorre avere:

32 Pavesini

100 ml di latte intero

Zucchero a velo

150 grammi di ribes rossi

Crema pasticcera

Stampini da 125ml

Per la crema pasticcera:

500 ml di latte intero

5 tuorli d’uovo

1 cucchiaino di estratto di vaniglia

40 grammi di maizena

120 grammi di zucchero

Iniziate scaldando il latte in un pentolino. Intanto in una pentola mettete i tuorli, lo zucchero e l’estratto di vaniglia. Mescolate e unite la maizena, versate un po’ di latte e continuate ad amalgamare. Ponete la pentola sul fuoco e aggiungete il resto del latte. Fate bollire a fiamma bassa, mescolando continuamente. Quando la crema sarà pronta, mettetela in una ciotola, coprite con pellicola e lasciate raffreddare, quando sarà tiepida, va in frigo per almeno un’ora.

Poi, pronta, sac-à-poche.

Foderate 4 stampini di alluminio con pellicola. Tagliate i Pavesini a misura dello stampino e bagnateli nel latte, metterli negli stampini, come si fa col tiramisù, riempite lo stampino con la crema, livellate la superficie con una spatola. Mettete in frigo, quando si saranno rassodati, guarnite i tortini con Pavesini col il ribes e lo zucchero a velo

Allarme vapori e impacchi caldi ai bambini

Dic 29
Scritto da Annamaria avatar

E’ allarme per quel che riguarda i vapori e gli impacchi caldi ai bambini che sono raffreddati. Tutto a causa di un aumento di casi di ricovi pediatrici provocati da ustioni. L’ospedale Meyer di Firenze mette in guardia i genitori.

Il centro sanitario lancia un vero e proprio allarme sui vapori e impacchi caldi ai bambini. Il dottor Flavio Facchini, responsabile facente funzioni del reparto di chirurgia plastica e del Centro ustioni del Meyer, invita ad avere grande prudenza. “L’ustione della cute può provocare briglie cicatriziali che rimangono per sempre. Questi fasci di tessuto impediscono la corretta esecuzione dei movimenti, come la piena distensione di un arto, e dunque possono condizionare permanentemente la vita dei pazienti”, spiega a Fanpage.

“Soprattutto nella stagione delle influenze e delle bronchioliti, invece di fare l’aerosol, molte famiglie mettono la pentola a bollire e provano ad aprire le vie respiratorie con oli e aromi. Di per sé sarebbe anche una procedura utile, ma spesso i bambini si distraggono o fanno movimenti bruschi e si tirano la pentola addosso”, precisa l’esperto.

Il medico dice cosa fare in caso di grave disattenzione: “Non appena ci si rende conto della situazione occorre svestire immediatamente il bambino e tamponare con acqua a temperatura ambiente per 20 minuti. Attenzione a non usare mai acqua fredda, potrebbe provocare un ulteriore danno termico in una zona già interessata da un trauma. In ogni caso qualsiasi ustione deve essere immediatamente valutata in un pronto soccorso pediatrico o centro specializzato”.

Podcast per bambini

Dic 28
Scritto da Annamaria avatar

Io li ascolto in auto. Da piccola mi chiudevo in camera e venivo rapita dalle Fiabe Sonore. Nell’epoca digitale è giusto parlare dei podcast per bambini. Ce ne sono molti. Wired elenca quelli migliori, i più adatti.

podcast per bambini

I podcast per i bambini, un po’ come appunto le favole su disco o cassetta, servono molto: in questo modo i piccoli imparano a concentrarsi, a usare nuovi vocaboli, aumentano quindi le competenze cognitive e sociali. Se li ascoltano insieme a mamma e papà è ancora meglio. E’ un modo per giocare e divertirsi solo con l’ascolto, appunto.

Tra i podcast per bambini c’è Elfo Socrate, molto adatto in questo periodo di festività. C’è Le notizie della illy, curato dalla giornalista Ilaria Beretta: ogni sabato una rassegna stampa con linguaggio semplice delle notizie della settimana. MeteoHeroes Academy, prodotto da VOIS, affronta temi ambientali raccontando le avventure di sei piccoli supereroi attraverso la voce del Andrea Giuliacci. Le storie fantastiche del Signor Rockteller, racconta la storia del rock attraverso favole ispirate a canzoni di artisti come i Beatles e i Queen. Così i bimbi formano anche la loro cultura musicale.

La mattina di Natale

Dic 25
Scritto da Annamaria avatar

E’ la mattina di Natale, 25 dicembre. Siete tutti svegli? C’è chi stamane si alza con calma, i piccoli no: hanno voglia di aprire immediatamente i doni. C’è chi, come me, ha dovuto cambiare le proprie abitudini in famiglia. Prima Bibi, nonostante fosse piccolissima, i regali i apriva dopo la mezzanotte della Vigilia: Santa Claus era sempre abbastanza puntuale. Ora, che andiamo dalla famiglia di mio marito a festeggiare questo giorno così importante dell’anno, le cose sono cambiate.

la mattina di natale

Niente messa di mezzanotte. La mattina di Natale adesso è riservata al rito religioso. Il 25 dicembre lo si celebra prima di tutto in chiesa. Poi si pranza e, solo nel pomeriggio, si scopre cosa c’è sotto l’Albero. Bibi mugugna, non le piace proprio attendere. Eppure è bello gustarsi la mattina di Natale così. Tranquillamente.

Se in casa vostra la mattina di Natale invece è il momento dell’apertura dei doni, allora fate indossare ai vostri piccoli un bel pigiamone natalizio. Recitate con loro una bella poesia in tema, abbracciatevi, voletevi bene. Gentilezza e amore dovrebbero esserci sempre non solo in questo momento. E poi scambiatevi i regali. E non esagerate con il pranzo. Nel pomeriggio dedicatevi ai giochi da tavolo, quelli classici come la tombola e le carte, o quelli di società. Prendetevi il tempo per sognare e assaporare la magia.

Biscotti Albero di Natale

Dic 23
Scritto da Annamaria avatar

Vi siamo, la Vigilia è imminente… Cosa cucinare per i nostri figli, così da deliziarli mentre aspettano l’arrivo di Santa Claus? I biscotti a forma di Albero di Natale sono una buonissima idea. Innanzitutto vi serve una formina per tagliare la pasta con la forma dedicata.

biscotti albero di natale

Per i biscotti Albero di Natale in casa occorre avere:

500 grammi farina 00

250 grammi burro

200 grammi zucchero a velo

1 cucchiaino semi di vaniglia

4 tuorli

In una ciotola lavorate il burro tagliato a pezzetti con la farina, un pizzico di sale e 1/2 cucchiaio di estratto di vaniglia. Quando il composto sarà ben amalgamato aggiungete i tuorli e lo zucchero a velo. Formate una palla con l’impasto, copritela con la pellicola e lasciatela riposare in frigo per circa 1 ora. Trascorso il tempo, stendete la pasta frolla su un foglio di carta da forno e direttamente nella teglia dei biscotti. Ritagliare i biscotti a forma di Albero di Natale e cuocete in forno già caldo a 170° per circa 15 minuti. Una volta che i biscotti si saranno raffreddati, ritagliate con l’identica formina la pasta di zucchero per ricoprire i biscotti. Decorate a piacere.

Ricetta per la pasta di zucchero:

Glucosio 50 g

Acqua 30 g

Gelatina in fogli 5 g

Coloranti alimentari in gel o in pasta q.b.

Zucchero a velo 500 g

Glicerina 10 g

Mettete la colla di pesce in ammollo in acqua molto fredda per farla ammorbidire. Scaldate il glucosio in un pentolino a fondo spesso insieme all’acqua, senza però portarlo a bollore. Strizzate quindi la colla di pesce e aggiungetela allo sciroppo con il glucosio. Setacciate lo zucchero a velo in una ciotola e aggiungetevi il glucosio e la glicerina e impastate quindi fino ad assorbire completamente lo zucchero a velo.

Trasferite il composto su di una spianatoia spolverizzata con zucchero a velo e continuate a lavorare il composto fino a che sarà liscio ed omogeneo e non si appiccicherà più alle mani. Se desiderate ottenere una pasta di zucchero colorata, dividetela in panetti e aggiungete il colorante desiderato. Continuate a lavorare energicamente il panetto fino a che il colorante si sarà assorbito e il colore sarà uniforme. Va conservata chiusa ermeticamente con la pellicola in una scatola di latta, per 2-3 giorni al massimo.