Influenza, raffreddore, bronchiolite bambini: vademecum
Un vademecum utilissimo sulle malattie di stagione dei bambini: influenza, raffreddore, bronchiolite. Dall’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma arriva una guida completa per prevenirli, riconoscerne i sintomi. “Lo scorso anno sono stati 15 milioni gli italiani colpiti dall’influenza e dalle sindromi parainfluenzali – ricordano gli esperti del Bambino Gesù – Di questi, circa un terzo erano bambini e ragazzi”. L’Adnkronos sottolinea le ‘dritte’ degli esperti.
Un vademecum è utile a noi genitori, spesso nel panico, con influenza, raffreddore, bronchiolite nei bambini. “Rhinovirus, coronavirus, virus influenzali e parainfluenzali, adenovirus, enterovirus, virus respiratorio sinciziale – elencano i medici – Sono gli agenti virali responsabili della maggior parte delle malattie dell’apparato respiratorio: dal raffreddore all’influenza, dal Covid alla bronchiolite. Questi virus si trasmettono per via respiratoria, attraverso l’inalazione diretta delle goccioline respiratorie infette o per contatto, ad esempio con le mani contaminate”.
“I sintomi sono spesso simili, ma di diversa intensità, e vanno dal mal di gola alla tosse, dal naso che cola alla febbre, dalle manifestazioni gastrointestinali ai dolori articolari. Le malattie respiratorie ogni anno nel mondo colpiscono centinaia di milioni di persone, soprattutto nei mesi più freddi. Al Bambino Gesù durante la scorsa stagione epidemica (2023-2024) si sono verificati più di 13.000 accessi in pronto soccorso per infezioni respiratorie acute e oltre 1.500 ricoveri, di cui circa 100 in terapia intensiva”, precisano.
“Nell’influenza la fase di picco dura generalmente da dicembre a febbraio. Nel raffreddore i casi aumentano durante tutta la stagione invernale. I casi di bronchiolite causati da virus respiratorio sinciziale si concentrano tra novembre e marzo. Quelli causati da virus parainfluenzali di tipo 3 si verificano con maggior frequenza in primavera ed estate”, ricordano gli specialisti.
Nel vademecum è chiaro come fare prevenzione per quel che riguarga influenza, raffreddore, bronchiolite dei bambini. ”Il rispetto delle norme igieniche è fondamentale per limitare i rischi di contrarre i virus respiratori – raccomandano gli esperti – Con l’arrivo del freddo i bambini passano infatti più tempo in ambienti chiusi e con minore ricambio d’aria, esponendosi così a un rischio maggiore di essere contagiati”.
“Lavare spesso le mani, coprire naso e bocca con un fazzoletto o il cavo del gomito quando si starnutisce, ridurre il contatto delle mani con occhi, bocca e naso ed evitare le persone che presentano sintomi sono tutti comportamenti che aiutano a diminuire il rischio di ammalarsi. Più in generale un corretto stile di vita rende bambini e ragazzi più sani e quindi meno soggetti ad ammalarsi. E’ importante seguire un’alimentazione equilibrata, ricca di frutta e verdura che aiutano a rinforzare le difese dell’organismo”, dicono.
E’ importante anche vaccinare. “Il vaccino è raccomandato a tutti i bambini da 6 mesi fino al compimento dei 7 anni; ai bambini dai 6 mesi di età, ragazzi e adulti con patologie croniche e ai loro conviventi, alle donne in gravidanza e nel periodo post partum e a tutte le persone dai 60 anni di età. Insieme a quella anti-influenza, è partita anche la campagna per la vaccinazione contro il Sars-CoV-2, per tutte le fasce di età”.
“Da quest’anno poi è disponibile un nuovo farmaco, un anticorpo monoclonale, che serve a proteggere dal virus respiratorio sinciziale, la causa più comune di bronchiolite (infiammazione delle piccole vie aeree dei polmoni) e di polmonite nei bambini sotto i 2 anni. In Italia lo scorso anno si sono registrati oltre 15.000 ricoveri, 3.000 dei quali in terapia intensiva. Presso il Bambino Gesù – prosegue l’ospedale – durante la scorsa stagione epidemica (2023-2024) si sono verificati 650 ricoveri, di cui 93 in terapia intensiva, a causa della bronchiolite. Nei giorni scorsi la Conferenza Stato-Regioni ha dato via al piano di immunizzazione contro il virus sinciziale”.
La campagna riguarderà inizialmente tutti i bambini nati da fine luglio 2024 in poi e quelli fragili con meno di 24 mesi di età. “Prevenire l’infezione da virus respiratorio sinciziale è salvavita nei bambini con meno di 6 mesi di età, riduce di oltre l’80% la necessità di ricovero ospedaliero e azzera il rischio morte – afferma Alberto Villani, responsabile dell’Unità operativa complessa di Pediatria generale e Dea II livello del Bambino Gesù – Evitare una forma grave di bronchiolite nelle primissime fasi della vita abbatte il rischio di soffrire di asma, già in età evolutiva, e della broncopneumopatia cronica ostruttiva, in età adulta avanzata”.
“La maggior parte delle malattie respiratorie invernali si presenta con sintomi molto simili: raffreddore, mal di gola, tosse, febbre, inappetenza, stanchezza. Si tratta di malattie che in genere si risolvono da sole in pochi giorni grazie al riposo a letto e alla somministrazione di farmaci in grado di controllare la febbre (se presente) e alleviare la sintomatologia. Il farmaco di elezione per la gestione della febbre è il paracetamolo – rammentano gli esperti – che ha proprietà antifebbrili e antidolorifiche e che, non essendo antinfiammatorio, è privo di effetti lesivi per la mucosa dello stomaco. Trattandosi di infezioni virali, la terapia antibiotica non solo è inutile, ma spesso dannosa quando non prescritta dal medico”.
“In caso di raffreddore – consigliano i medici – i lavaggi nasali sono utili per liberare le vie aeree superiori e facilitare la respirazione, soprattutto nei neonati e nei bambini molto piccoli che non sono ancora in grado di soffiarsi il naso. Il lavaggio consiste nell’introduzione nelle narici di una soluzione di acqua e sale (soluzione fisiologica). I momenti più adeguati per effettuare i lavaggi nasali sono prima delle poppate, prima di dormire e prima di eseguire l’aerosol. Esistono molti strumenti per eseguire il lavaggio nasale. Nei bambini sotto i 2 anni di età è consigliato l’utilizzo di una siringa (senza ago) da 2,5 ml o 5 ml, in modo da introdurre la soluzione fisiologica nelle narici con una discreta pressione (non eccessiva, né in maniera troppo rapida), utile a liberare le prime vie aeree”.
“Esistono poi i flaconcini monouso (da 2,5 o 5 ml) e, per i bambini più grandi, gli spray predosati o l’apposito apparecchio di origine asiatica per lavaggi nasali (una piccola brocca con beccuccio). Le soluzioni normalmente utilizzate per il lavaggio nasale sono isotoniche (soluzione fisiologica) o ipertoniche. Le soluzioni isotoniche hanno una concentrazione di sale dello 0,9%, quelle ipertoniche, utilizzate quando il muco è più denso, hanno invece una concentrazione di sodio cloruro più elevata (la più frequente è al 3%); quest’ultima è indicata in specifiche categorie di pazienti”.
“L’idratazione è sempre importante, ancora di più quando il bambino ha una sindrome influenzale o parainfluenzale e va quindi stimolato a bere acqua. Se è inappetente, invece, non è necessario forzarlo a mangiare”, precisano gli specialisti. Il riposo a casa è importante, anche per limitare la circolazione dei virus, ma se il bambino si sente in forze, non serve costringerlo a letto. In caso di febbre (senza brividi), inoltre, vestirlo con abiti leggeri lo aiuterà a disperdere il calore in eccesso e a diminuire il disagio.
L’aspetto veramente importante a cui i genitori devono prestare attenzione è lo stato di salute generale del bambino. “Non c’è un sintomo che, da solo, è più importante degli altri diventando fonte di ansia. La febbre è normale, vuol dire che l’organismo sta combattendo l’infezione virale. Bisogna quindi prendere in considerazione lo stato di malessere complessivo del bambino (dolore, appetito, cambiamento delle sue abitudini, del suo umore e della sua mobilità). Quando si riscontrano cambiamenti evidenti rispetto alla normalità, è importante rivolgersi al pediatra che fornirà le indicazioni, terapeutiche e comportamentali, del caso”, spiegano i pediatri del Bambino Gesù.
I fattori di rischio cambiano quando si ha a che fare con persone fragili. “Nei bambini e nei ragazzi i fattori che aumentano il rischio di maggiore gravità sono la prematurità, l’età del bambino (inferiore a 12 settimane), le cardiopatie congenite, la displasia broncopolmonare, la fibrosi cistica, le anomalie congenite delle vie aeree e le immunodeficienze. In questi casi è sempre opportuno consultare il medico curante e in ogni caso deve essere garantita una valutazione medica (pronto soccorso, se medico curante impossibilitato)”, aggiungono.
“Prevenire è sicuramente il primo consiglio, vaccinare anche i bambini contro l’influenza è fondamentale. In caso di malattia, i genitori non devono avere paura del valore della temperatura, dei gradi segnalati dal termometro, ma rivolgere l’attenzione alle condizioni complessive del bambino, senza somministrare farmaci per decisione autonoma – conclude Sebastian Cristaldi, responsabile dell’Unità operativa semplice Dea II livello del Bambino Gesù – Certamente è di aiuto mantenere l’idratazione con acqua o soluzioni reidratanti, facilmente reperibili nelle farmacie. Consiglio inoltre di sottoporre la situazione al proprio pediatra di famiglia che prescriverà controlli clinici e terapie in base alle condizioni o invierà la famiglia in pronto soccorso se necessario”.
Bambini: il gioco giusto
Giocando i bambini conoscono il mondo, con il loro corpo, i sensi e l’intelletto. I consigli su ‘il gioco giusto’ li danno i pediatri del Bambino Gesù sul numero di “A scuola di salute”.
Il gioco giusto per i bambini è quello adatto a ogni periodo della loro crescita. (altro…)
Funghi, decalogo per non correre rischi
Al Bambino Gesù ogni anno vengono seguiti circa10 bambini con intossicazione da funghi. Più in generale si verificano circa 5 casi ogni 100.000 persone, pari allo 0,25% delle esposizioni a sostanze tossiche nell’uomo. “Una buona parte delle intossicazioni non è dovuta all’ingestione di funghi velenosi, ma ad un uso scorretto di questo alimento. Spesso, infatti, i funghi vengono mangiati senza un’adeguata cottura, in cattivo stato di conservazione, in fase troppo avanzata di maturazione o in eccessiva quantità”, spiega Marco Marano, responsabile del Centro Antiveleni dell’ospedale. “Un fungo commestibile – prosegue – non deve assolutamente essere mangiato se sono presenti segni di decomposizione a causa di alcune proteine pericolose (putrescina, cadaverina e istamina) che si formano proprio durante la fase di maturazione/decomposizione”. Il decalogo per non correre rischi è utilissimo. (altro…)
Bambini: vitamine indispensabili
I bambini hanno bisogno di vitamine, ma quali sono quelle indispensabili? Gli specialisti del Bambino Gesù forniscono informazioni sui nutrienti fondamentali per l’organismo e raccomandano un’alimentazione varia anche nello sport. “Integratori e multivitaminici in realtà non servono. I bambini sani non li dovrebbero utilizzare mai. Se il bambino ha un’alimentazione varia che comprende frutta, verdura, latte o latticini, pesce e carne, assume anche tutte le vitamine di cui ha bisogno”, chiariscono. (altro…)
Bambini: vademecum controlli medici
I controlli medici per i nostri bambini vanno effettuati in determinati periodi e momenti della loro vita, per questo arriva il vademecum. E’ stato messo a punto dai medici dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù e contenuto nel numero di settembre di ‘A scuola di salute’, il magazine digitale a cura dell’IBG (Istituto Bambino Gesù per la Salute del Bambino e dell’Adolescente) diretto dal prof. Alberto G. Ugazio.
E’ un vademecum prezioso quello per i controlli medici dei bambini che può aiutare fortemente noi genitori a sapere dove, come e quando.
Il vademecum dei controlli medici che devono fare i bambini è semplice e chiaro, una guida autorevole che chiarisce tutto in modo efficace. (altro…)
Casa sicura per bambini
Una casa sicura per i bambini, adatta a loro: come fare? Nel numero del magazine digitale “A scuola di salute” a cura dell’Istituto Bambino Gesù per la Salute del bambino e dell’adolescente, diretto da Alberto Ugazio, ci sono i consigli degli esperti dell’ospedale pediatrico romano su come rendere la casa più sicura per i bambini.
Impedire gli incidenti domestici è obbligatorio, da qui i consigli su una casa sicura per i bambini. Ed ecco qui di seguito tutti i consigli degli esperti. (altro…)
Un’avventura culinaria per non sentirsi diversi
Scoprire che, pur con malattie metaboliche rare, è possibile mangiare bene e sano senza sentirsi diversi. Eataly e l’Ospedale Bambino Gesù insieme per una bella iniziativa a Roma.
Come da comunicato stampa:
Quattro sabati, un gruppo di giovani pazienti del Bambino Gesù e quattro appuntamenti da non perdere tra i fornelli di Eataly Roma per imparare a spezzare con gusto la monotonia e le difficoltà di una dieta obbligata e le barriere della “diversità”. Sono gli ingredienti di MetabEat, l’evento culinario che per quattro settimane vedrà protagonisti bambini e ragazzi con malattie metaboliche rare, che costringono chi ne è affetto a forti restrizioni alimentari e a seguire un regime molto poco appetitoso.
I riflettori sulla kermesse culinaria si accenderanno oggi, sabato 20 aprile 2013, dalle 17 alle 20, nelle cucine attrezzate di Eataly Roma (Piazzale XII Ottobre 1492 – Roma) con il primo gruppo di 10 chef in erba accompagnati dai genitori. (altro…)