Articoli taggati come ‘bambino’

Rientro a scuola dopo pausa natalizia

Gen 05
Scritto da Annamaria avatar

Stanno per terminare e già si legge la tristezza sul volto dei nostri figli. La mia, poi, a giugno affronterà l’esame di maturità, quindi sa che per lei questo rientro a scuola dopo la pausa natalizia sarà senza respiro… Le vacanze giungono al termine, ecco qualche consigli per una ripresa che non affligga troppo i piccoli.

front view wandered girl with xmas hat sitting at the table covering face with folder xmas tree and gifts cocktail on table yellow background

Il rientro a scuola dopo la pausa natalizia incute quasi timore: si entra nel vivo dell’anno scolastico, come riabituare i bimbi alla routine? A darci una mano c’è Italo Farnetani che offre dieci consigli utilissimi ad Adnkronos che possiamo seguire:

Vademecum per il rientro a scuola dopo la pausa natalizia del pediatra

“La colazione è un momento molto trascurato e invece è importante perché deve fornire le energie per l’attività mentale richiesta nelle ore di scuola – avverte Farnetani – A colazione è importante quanto si mangia e il suggerimento è assecondare le preferenze di bimbi e ragazzi. Il top del gradimento è di solito la cioccolata spalmabile, utile perché fornisce energia in modo rapido. Come accompagnarla? In linea generale consiglio biscotti, l’ideale sarebbe la crostata al cioccolato, ma si può spalmare anche in un cornetto. In questa fase della giornata è importante che assumere nutrienti per l’apporto energetico. E per far funzionare il cervello vale la pena anche concedere una piccola trasgressione”.

“Altro momento clou – puntualizza il pediatra – perché fra prima colazione e spuntino si devono introdurre il 25% delle calorie giornaliere fornendo un ‘supporto energetico’ per l’apprendimento scolastico. Quindi stessa linea: anche in questo caso facciamoci guidare dai gusti del bambino. Alcuni lo spuntino lo preferiscono dolce (come il classico cornetto) e altri puntano più su pizzette o schiacciatine. Giustissima la prevenzione di sovrappeso e obesità, ma cerchiamo di far mangiare i bambini in questi due momenti della mattina proprio per poterli mettere nelle migliori condizioni di imparare e massimizzare l’attività fra i banchi. Che sia preparato a casa o acquistato mentre si accompagnano i figli a scuola, consiglio uno spuntino ‘personalizzato’, richiamo agli affetti familiari, un ‘pezzetto di casa in tasca’. E quindi no alla merenda ‘di Stato’, cioè allo spuntino fornito dalla scuola uguale per tutti”.

Quando fare i compiti a casa? “Le ore migliori – suggerisce Farnetani – vanno dalle 15 alle 18. Poi la capacità di apprendimento e memorizzazione decresce progressivamente”.

Finiti i compiti ci vuole un ultimo sforzo: “Preparare lo zainetto per il giorno dopo e metterlo da parte. Così non si deve pensare più alla scuola fino al mattino successivo”.

“Mai studiare di notte, è un momento in cui l’organismo si sta preparando al periodo di sonno perciò è quello di più basso apprendimento. Accanirsi sui libri è uno sforzo inutile è dannoso“, ammonisce Farnetani.

“E’ importante che bambini e adolescenti pratichino un’ora di sport al giorno almeno per 5 giorni alla settimana”, evidenzia l’esperto.

“Contrariamente a quanto qualcuno crede, il nuoto si può praticare anche d’inverno, e anche nei periodi più freddi. Tra l’altro, è uno sport gradito sia ai maschi che alle femmine. E’ una disciplina divertente perché richiama le vacanze al mare, ma anche importante perché è una forma di prevenzione degli incidenti al mare, soprattutto considerato che un terzo dei bambini e adolescenti non sa nuotare”, osserva Farnetani.

“Anche nei periodi più freddi è importante stare all’aria aperta. Perciò, finiti i compiti – esorta il pediatra – è bene uscire di casa sia per combattere la sedentarietà sia per combattere l’isolamento”.

E’ utile “raccomandare agli alunni l’igiene delle mani. Dopo l’aria che respiriamo è il principale veicolo di infezioni. Perciò lavarsi le mani a scuola – suggerisce il camice bianco – prima e dopo i pasti. E per chi pranza a scuola sarebbe importante potersi lavare i denti dopo il pasto”.

“Due cose che riguardano le aule: ventilazione e rumori. E’ importante aprire le finestre per garantire il ricambio dell’aria e verificare che l’aula non sia troppo rumorosa, perché gli alunni ascoltano con difficoltà l’insegnante con il rischio di diminuire l’apprendimento”.

Dieta disintossicante post feste

Gen 03
Scritto da Annamaria avatar

Bisogna già cominciare a pensarci, anche se c’è ancora l’Epifania da celebrare. La dieta disintossicante post feste permette di riequilibrare l’organismo dopo giorni di eccessi, che si spera non siano stati tantissimi…

Che menù quotidiano adottare per per una dieta disintossicante post feste. La dottoressa Chiara Boscaro, biologa e nutrizionista, al Gruppo san Donato dà i suoi consigli. “Dal punto di vista nutrizionale, per depurarci dopo un pasto abbondante e anche poco bilanciato, non devono mai mancare almeno 2 litri di liquidi (acqua, tisane senza zucchero) giornaliere, che aiutano l’organismo a liberarsi dalle scorie accumulate e a favorire la diuresi”, sottolinea. Mai fare digiuni continuati o cose strane fai-da-te. Meglio affidarsi sempre a un esperto.

La dieta disintossicante post feste deve essere bilanciata. “I pasti vanno consumati tutti, a partire dalla prima colazione, importante perché fornisce almeno il 20% delle calorie giornaliere. Un esempio di colazione tipo post abbuffata potrebbe essere una tazza di caffè di cicoria, ottimo per depurare il fegato che è l’organo più colpito dal sovraccarico, ad esempio, di alcol ed eccessi vari, insieme a cereali integrali, yogurt o kefir (preziose fonti di calcio e probiotici) e frutta fresca”. 

“Ottimo alternare il caffè con tisane allo zenzero o quelle detox come ai semi di finocchio, tarassaco, betulla o ortica, o tè deteinato, sempre senza zucchero. Le tisane, inoltre, sono ottime anche da consumare durante l’arco della giornata perché integrano liquidi e possono essere associate agli spuntini. Non dimentichiamo gli spuntini da consumare poco e spesso nell’arco della giornata. Ad esempio: qualche galletta di riso integrale; frutta fresca; yogurt magro; verdura cruda da sgranocchiare (es. carote, sedano); frutta secca”.

“Per massimizzare i risultati nei giorni successivi alle feste, è utile preferire alcune tipologie di alimenti che fungono da dieta detox, senza rinunciare al gusto”. Tra questi:

  • pesce azzurro: come sgombro, sarde, ma anche salmone fresco, che contengono acidi grassi polinsaturi buoni.
  • legumi: ottimi perché contengono moltissime fibre, vitamine e sali minerali, e danno un discreto senso di sazietà. Sono un’ottima fonte di proteine vegetali.
  • frutta e verdura di stagione: svolgono un’azione depurativa su fegato e intestino.
  • alimenti ricchi di potassio: come i già citati legumi, la frutta secca, le patate, le banane, l’avocado, in grado di fronteggiare la ritenzione idrica.
  • uova: da consumare 1-2 volte a settimana per il contenuto di vitamina B12.

“Tra i legumi, le lenticchie si possono assolutamente consumare come secondo piatto: sono ricche di ferro, , vitamina B, fibre, ma anche di antiossidanti. Anche i ceci si possono consumare come secondo piatto sia interi, sia come hummus (salsa a base di ceci e sesamo)”, continua.

“Le zuppe e i passati di verdura rappresentano delle alternative validissime per introdurre le verdure, i cereali integrali con legumi sempre nell’ambito di un regime alimentare detox e depurativo; anche il minestrone, con patate, legumi e verdure, si può considerare come piatto unico”.

“Per quanto riguarda i cereali integrali come il riso integrale, il farro e l’orzo sono molto ricchi di vitamine, ferro, magnesio; sono molto sazianti e aiutano a ripulire l’organismo e depurarlo grazie all’alto contenuto di fibre. Solo chi soffre di intestino irritabile, gonfiore o reflusso gastrico, deve comunque stare attento alle fibre di farine integrali e ai legumi”. 

“Per quanto riguarda i condimenti, meglio limitare l’utilizzo del sale, perché il sodio può provocare, a lungo termine, problemi cardiovascolari, ipertensione e ovviamente la ritenzione di liquidi. Prediligere il sale iodato, tenendo sempre d’occhio le quantità.  Per insaporire i cibi, ottime alternative sono le erbe aromatiche, le spezie, il limone, l’aceto di mele mentre come condimenti l’olio extravergine d’oliva è ideale”. 

“Come metodi di cottura per le proprie pietanze meglio evitare le fritture, preferendo la cottura al forno o al cartoccio, alla griglia. Evitiamo di eliminare completamente i grassi, fondamentali per il nostro organismo. Il cioccolato fondente non è da bandire totalmente però, se ogni tanto si avesse voglia di dolce senza esagerare, un pezzettino di fondente (80-85%) non contiene tanti zuccheri, ma ha una potente azione antiossidante. Ovviamente non bisogna abusarne! Ideale come porzione è 10-15 grammi al giorno”.

Dipendenza schermi: vademecum bambini

Gen 02
Scritto da Annamaria avatar

I vostri figli hanno trovato un cellulare o un tablet sotto l’albero? Gli esperti danno un vademecum rvolto ai bambini per evitare loro la tanto discussa dipendenza dagli schermi. Più volte gli esperti hanno, infatti sottolineato, come danneggi i piccoli, sostenendo, inoltre di far ritardare il più possibile l’accesso ai device e ai social media. Le conseguenze sono gravi, sia sulla salute fisica che mentale dei giovanissimi.

dipendenza schermi vademecum bambini

Il vademecum per scongiurare la dipendenza dagli schermi dei bambini lo danno le neuropsicologhe Chiara Dallatomasina ed Elisa Riboni. Le fondatrici di Bebicon, uno spazio Instagram di condivisione e di consigli sullo sviluppo dei bambini, sono anche autrici del libro “Giochiamo a scoprire il mondo”(Rizzoli). “In un mondo sempre più immerso nella tecnologia e nei device diventa sempre più difficile trovare la ‘giusta’ distanza tra limiti e potenzialità”, dicono al Corriere della Sera.

Le dottoresse hanno elaborato un vademecum per i bambini contro la dipendenza dagli schermi, un decalogo per un uso consapevole degli strumenti tecnologi.

  1. No agli schermi sotto i 2 anni d’età

“Le linee guida dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) raccomandano di non esporre i bambini agli schermi sotto i 2 anni di età. Il cervello dei nostri bambini si nutre di esperienze attive e relazioni”, confermano le neuropsicologhe. L’Oms ricorda che dai 2 ai 4 anni i bimbi non dovrebbero essere mai lasciati per più di un’ora a guardare passivamente lo schermo televisivo o di altro genere, come cellulari e tablet.

2. Giocare è meglio

“Il gioco attivo, il movimento, lo sport e le attività condivise aiutano lo sviluppo sociale, emotivo e cognitivo diventando delle ottime alternative agli schermi”.

3. Regole chiare e condivise

“Prima di regalare un device è importante stabilire e condividere le regole di utilizzo: il tempo, le modalità e i contenuti consentiti. Un vero e proprio “contratto” da poter condividere con l’intera famiglia”.

4. Favorire un utilizzo attivo

“Il tempo davanti a uno schermo può rimanere un tempo condiviso dove possiamo interagire con i bambini facendo domande, chiedendo opinioni ed evitando una mera fruizione passiva fatta di continui salti da un contenuto a un altro”.

5. Il tempo scorre

“E’ importante stabilire un tempo giornaliero di utilizzo (per esempio non più di un’ora per i bambini di 3-4 anni e meno di due ore per i più grandi). Questo rende i bambini anche più consapevoli di quanto spesso il tempo soggettivo di fronte ad uno schermo non coincide con quello oggettivo”.

6. Noi genitori siamo i primi modelli

“I bambini apprendono osservando ciò che li circonda. Diventiamo dunque un buon esempio di un utilizzo consapevole della tecnologia e dei device preservando i momenti in famiglia e mettendo gli smartphone nel cassetto”.

7. Mangiare, non guardare

“Il momento del pasto è un tempo di scambio e relazione ed è importante preservarlo. Mangiare davanti a un device può portare i bambini a spostare la propria attenzione dal cibo, riducendo la consapevolezza delle sensazioni di fame e sazietà”.

8. Non prima di dormire

“Il momento dell’addormentamento è un passaggio delicato dalla veglia al sonno e necessita di attività che aiutino i bambini a rilassarsi. L’uso di device e schermi porta spesso a un’ipereccitazione che può rendere più difficile addormentarsi e interferire con la qualità del sonno”.

9. I contenuti: conoscere per affrontare

“Prima di vietare o permettere è fondamentale conoscere. Guardiamo e scopriamo dunque i video, i giochi, le app e i siti che i nostri bambini utilizzano impostando il ‘parent control’, ma senza dimenticare che il nostro controllo attivo non è sostituibile”.

10. Se ne può parlare: stop ai tabù

“E’ importante riempire di significato parole come dipendenza, cyberbullismo, adescamento online e tante altre per aiutare i nostri figli a riconoscerne i segnali e aprire il dialogo con l’adulto”.

Pranzo Capodanno con bambini: regole buona educazione

Gen 01
Scritto da Annamaria avatar

Le regole di buona educazione valgono sempre, al pranzo di Capodanno con i bambini, dopo un cenone si spera divertente, ancora di più. Sia che andiate da vostri famigliari, che invitati da amici. E’ basilare avere un’etichetta comportamentale impeccabile.

pranzo di capodanno con bambini regole buona educazione

La pranzo di Capodanno con bambini tra le regole di buona educazione c’è quella di non presentarsi con largo anticipo, magari impazienti. Diventa tutto imbarazzante se non è ancora pronto e soprattutto i piccoli potrebbero annoiarsi presto.

Altra tra le regole di buona educazione per il pranzo di Capodanno con bambini è evitare che i vostri figli comincino a girovagare per la casa e quindi le varie stanze o, ancora peggio, a toccare e prendere tra le mani oggetti vari. Potrebbero inavvertitamente causare guai o rompere qualcosa, quindi cercate di fare in modo che rimangano tranquilli e buoni, magari creando un diversivo apposito per loro.

A tavola si sta seduti, uno strappo per alzarsi può esserci tra una portata e l’altra, ma senza esagerare.

Niente telefonini o tablet davanti allo sguardo, cercate di non escluderli dalla conversazione, rendeteli vostri complici. E fate loro mangiare quel che viene messo nel piatto, porzioni da bambini, appunto, senza troppo abbondare. Dopo il cibo, magari, organizzate giochi con loro, carte o società, così che non si sentano messi in disparte.

Podcast per bambini

Dic 28
Scritto da Annamaria avatar

Io li ascolto in auto. Da piccola mi chiudevo in camera e venivo rapita dalle Fiabe Sonore. Nell’epoca digitale è giusto parlare dei podcast per bambini. Ce ne sono molti. Wired elenca quelli migliori, i più adatti.

I podcast per i bambini, un po’ come appunto le favole su disco o cassetta, servono molto: in questo modo i piccoli imparano a concentrarsi, a usare nuovi vocaboli, aumentano quindi le competenze cognitive e sociali. Se li ascoltano insieme a mamma e papà è ancora meglio. E’ un modo per giocare e divertirsi solo con l’ascolto, appunto.

Tra i podcast per bambini c’è Elfo Socrate, molto adatto in questo periodo di festività. C’è Le notizie della illy, curato dalla giornalista Ilaria Beretta: ogni sabato una rassegna stampa con linguaggio semplice delle notizie della settimana. MeteoHeroes Academy, prodotto da VOIS, affronta temi ambientali raccontando le avventure di sei piccoli supereroi attraverso la voce del Andrea Giuliacci. Le storie fantastiche del Signor Rockteller, racconta la storia del rock attraverso favole ispirate a canzoni di artisti come i Beatles e i Queen. Così i bimbi formano anche la loro cultura musicale.

Scuola: Italia prima nei compiti a casa

Dic 26
Scritto da Annamaria avatar

La scuola fa sempre discutere i genitori, soprattutto se un’indagine Censis regala un dato che passa tutt’altro che inosservato: l’Italia è prima nei compiti a casa. I ragazzi dedicano ai compiti, soprattutto durante le superiori dalle 2 alle 3 ore al giorno.

scuola italia prima nei compiti a casa

L’Italia è prima nei compiti a casa in confronto a tutto il resto d’Europa. Anche le ore tra i banchi a scuola sono tante, una media di 27,2. Solo in Germania sono 28. I ragazzi tedeschi, però, a casa hanno una media compiti di solo 1,2 ore al giorno.

Non è sempre un bene che l’Italia sia prima nei compiti a casa. I ragazzi, secondo l’esperta, vivono questo con grande stress, soprattutto ora durante le festività. Adelia Lucattini, Ordinario della Società Psicoanalitica Italiana, come si legge su Rai News, a tal proposito dice la sua sulla scuola e le assegnazioni dei docenti. “Le vacanze natalizie sono un periodo magico per staccare la spina, rilassarsi e trascorrere del tempo con i propri cari. Tuttavia, spesso si accompagnano a un cumulo di compiti per i bambini  e di studio anche per gli studenti universitari, per la preparazione di esami, che rischiano di rovinare l’atmosfera festosa”. 

“E’ importante, dunque pensare a una buona organizzazione, fornire supporto psicologico ed emotivo per sostenere la motivazione e invogliare a dedicare un po’ di tempo anche ai compiti – prosegue – I tempi di studio devono essere realistici, considerando anche il piacere di vivere le festività e il desiderio di stare con i propri affetti. Numerosi studi indicano che dedicarsi ai compiti nei primi giorni di vacanza, può evitare l’ansia di avere qualcosa in ‘sospeso’ e la pressione dell’ultimo minuto che può affaticare prima della ripresa scolastica. Fondamentale anche alternare lo studio con lo sport, i giochi di società, il dedicarsi insieme a genitori, nonni o zii ad attività culturali”. 

La mattina di Natale

Dic 25
Scritto da Annamaria avatar

E’ la mattina di Natale, 25 dicembre. Siete tutti svegli? C’è chi stamane si alza con calma, i piccoli no: hanno voglia di aprire immediatamente i doni. C’è chi, come me, ha dovuto cambiare le proprie abitudini in famiglia. Prima Bibi, nonostante fosse piccolissima, i regali i apriva dopo la mezzanotte della Vigilia: Santa Claus era sempre abbastanza puntuale. Ora, che andiamo dalla famiglia di mio marito a festeggiare questo giorno così importante dell’anno, le cose sono cambiate.

la mattina di natale

Niente messa di mezzanotte. La mattina di Natale adesso è riservata al rito religioso. Il 25 dicembre lo si celebra prima di tutto in chiesa. Poi si pranza e, solo nel pomeriggio, si scopre cosa c’è sotto l’Albero. Bibi mugugna, non le piace proprio attendere. Eppure è bello gustarsi la mattina di Natale così. Tranquillamente.

Se in casa vostra la mattina di Natale invece è il momento dell’apertura dei doni, allora fate indossare ai vostri piccoli un bel pigiamone natalizio. Recitate con loro una bella poesia in tema, abbracciatevi, voletevi bene. Gentilezza e amore dovrebbero esserci sempre non solo in questo momento. E poi scambiatevi i regali. E non esagerate con il pranzo. Nel pomeriggio dedicatevi ai giochi da tavolo, quelli classici come la tombola e le carte, o quelli di società. Prendetevi il tempo per sognare e assaporare la magia.

Regali bambini Natale 2024: novità

Dic 24
Scritto da Annamaria avatar

Non avete ancora finito la lista dei doni? Anche se è il 24 dicembre, avete ancora qualche ora a disposizione per i regali ai bambini in questo Natale 2024. Ecco alcune novità che li faranno felici.

regali bambini natale 2024 novita

Santa Claus porterà i suoi, ma se desiderate fare altri regali per il Natale 2024 ai vostri bambini, le novità dell’ultima ora è necessario conoscerle. Ad esempio c’è Lunii. La Fabbrica delle Storie, il raccontastorie interattivo. I piccoli possono creare, ascoltare e registrare fantastici audiolibri per non smettere mai di sognare, esplorare e imparare divertendosi. Il catalogo include oltre 400 audiolibri in 6 lingue diverse e scegliere i personaggi preferiti dai bambini. Il protagonista della storia, dove si svolgerà la storia, chi saranno gli altri personaggi, quali oggetti avranno a disposizione.

Tra le novità riguardanti i regali adatti ai bambini a Natale 2024, ci sono i Grossmos. I nuovi dinosauri di casa MGA sono contenuti in una confezione a forma di teschio. Sono otto. Versandoci sopra dell’acqua e scavando tra le fauci si potranno dissotterrare non solo il personaggio ma anche tantissimi accessori, tra cui una strana latta che servirà per dar da mangiare alle spaventose creature scatenando così sorprendenti e alquanto inaspettate reazioni.

Come non ricordare FABA Raccontastorie. Accompagna bimbi e bimbe in ogni fase della crescita con storie, canzoni, filastrocche e attività. A casa, in macchina o durante il più bel viaggio sulla luna. Stimola l’ascolto, la fantasia e la creatività. 

Le super trendy Rainbow High, edizione Winter Wonderland, hanno per le ragazzine un nuovo look per il freddo. In valigia magnifici abiti invernali coordinati, come il paraorecchie, gli occhiali da neve alla moda e borsette scintillanti All’interno di ogni abito è nascosta della neve magica che, con l’aggiunta di acqua, fa cambiare colore all’outfit, per divertirsi a giocare con vestiti sempre diversi. Con il kit presente nella confezione si potrà creare un  pupazzo di neve.