Articoli taggati come ‘bebè’

Libri e lettura: una passione da coltivare

Lug 22
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In vacanza i bimbi devono leggere, anche se piccolissimi e ancora incapaci di farlo. La passione per i libri deve essere inculcata loro sin da subito e alimentata.
Per i neonati è preferibile scegliere i libri cartonati o di plastica, piccoli volumi colorati con all’interno disegni familiari. Dai 12 mesi sì ai libri con filastrocche e figure elementari: il bebè gira le pagine, indica le illustrazioni, chiede che si leggano le parole e pian piano impara il piacere di ascoltare e tenere il volume tra le mani. Dai 18 mesi in poi, via con le storie più articolate fino a quando il piccolo non sarà capace di leggere. (altro…)

Nel Lazio 800 euro per chi partorisce in casa

Mag 17
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La Regione Lazio ha subito sottolineato che è un semplice rimborso, non un incentivo, comunque chi d’ora in poi deciderà di partorire il proprio bebè in casa avrà un bonus di 800 euro, per coprire in parte la spesa per ostetriche o altro personale che opera privatamente.
In Italia, secondo il rapporto “Cedap” del Ministero della Salute, la percentuale di parti in casa è molto bassa, arriva al massimo allo 0,4% in Friuli Venezia Giulia. Ogni anno nel nostro Paese circa 1.500 donne fanno questa scelta. Solo alcune regioni, Piemonte, Emilia Romagna, Marche e da pochi giorni appunto il Lazio, oltre alle province di Bolzano e Trento, garantiscono un rimborso parziale delle spese. La possibilità di partorire tra le roprie mura – è spiegato nel decreto – è percorribile solo nel caso sia accertato dal ginecologo che si tratti di un parto naturale senza problemi.
Nonostante queste raccomandazioni, è già polemica.

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Smartphone e tablet non fanno imparare più in fretta

Mag 11
Scritto da Annamaria avatar

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Capita spesso – io lo faccio raramente – che per far star buoni i propri figli quando si è in fila ad aspettare, dal medico o alle poste ad esempio, ma pure in auto, durante gli spostamenti, i genitori gli diano in mano il proprio smartphone, oppure il tablet. Stessa cosa capita a casa, durante i momenti morti, in cui mamma e papà sono impegnati e invece i piccoli vogliono giocare. Non è il miglior modo per educare i bambini, ci si vanta di come siano bravi a usare questi strumenti, credendo che gli oggetti in questione facciano crescere il loro apprendimento, da non è esattamente così.

Uno studio del Cohen Children’s Medical Center di New York ha rivelato quel che il buon senso dovrebbe già far conoscere da tempo agli adulti: per far crescere bene i pargoli la cosa migliore sono gli insegnamenti dei genitori e i giocattoli tradizionali.

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Parto in casa, sempre di più lo scelgono

Apr 30
Scritto da Annamaria avatar

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Ne avevamo già parlato in passato, ora voglio tornare sull’argomento, sì, perché sono sempre di più le donne che scelgono di partorire nella propria casa, proprio come si faceva molti anni fa.
Si può decidere di realizzare quello che per molte future mamme è un sogno se non si hanno problemi di salute e il bimbo è ben posizionato: se così non fosse, molto meglio rivolgersi alle strutture classiche e non rischiare.

I medici consigliano di organizzare tutto molto prima, se si vuole accogliere il bebè tra le quattro mura. E’ consigliabile contattare una ostetrica di fiducia sin dal settimo mese di gestazione, in modo che possa seguire la donna incinta sino al nono e possa prescriverle i controlli necessari e le analisi di routine. Dovrà essere reperibile ventiquattro ore su ventiquattro. Poi, al momento opportuno, si devono avere lenzuola lavate e sterilizzate, telini di cotone e traverse impermeabili, come pure tutto quello che riguarderà la posizione da assumere durante il parto: un ambiente domestico adatto con sedia, letto e divano o vasche gonfiabili annesse, queste ultime di solito vengono fornite dalle ostetriche stesse.

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Il bebè piange la notte? Lasciate che si addormenti da solo

Apr 13
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Quando Bibi era una neonata e la notte si svegliava piangendo, mio marito e io ci alzavano, la prendevamo in braccio e la facevamo addormentare nuovamente cullandola. E’ sbagliato: meglio lasciare che si riaddormenti da solo, almeno secondo una ricerca pubblicata sulla rivista Developmental Psychology ed effettuata della Temple University, negli Usa.

Gli scienziati hanno raccolto dati relativi a 1200 neonati e registrato i loro risvegli notturni alle età di 6, 15, 24 e 36 mesi. “Se le madri, di fronte a risvegli notturni, corrono dal bambino, magari allattandolo o comunque consolandolo, il bambino si abituerà a riaddormentarsi così, e non apprenderà quel meccanismo basato sull’auto-lenire che è fondamentale per sviluppare buone abitudini di sonno, utilissime ai genitori, ma soprattutto a una sana crescita del bambino”, ha spiegato Marsha Weinraub, che ha condotto lo studio. (altro…)

Il nuoto fa bene e ‘li salva’

Apr 13
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Bibi l’ho iscritta a nuoto che non aveva neppure 3 anni. Con lei in piscina anche Valerio, Nina e Giorgio, i suoi amichetti che ha ritrovato in classe come compagni in prima elementare. Ora di anni ne ha 7 e 4 mesi: tutti e quattro fanno la preagonistica e stanno prendendo il terzo e quarto brevetto (chi è in preagonistica che riesce a prendere 2 nello stesso anno di corso). Delle gare, sinceramente, mi interessa poco, mi spiego meglio. Voglio che lei si diverta, pur confrontandosi con, ad esempio, un mancato arrivo a medaglia, sul podio per intenderci. Ed è così, anche se qualche volta, come si dice qui a Roma, ‘rosica’. Ma confrontarsi in una gara con altri è un modo per crescere. Mi interessa, invece, soprattutto, che sappia nuotare bene. Il nuoto è importante per lo sviluppo cel corpo e della muscolatura, rinforza i nostri piccoli, ci rende più sicuri di loro anche quando siamo in vacanza, tra l’altro. In altri Paesi del mondo è obbligatorio nelle scuole, considerando i problemi dell’istruzione qui in Italia e della fatiscenza degli istituti, aspettarsi che abbiamo addirittura delle piscine, è follia, ma sarebbe davvero meraviglioso immaginare una scuola così. Invece, per avere tutto questo, bisogna rivolgersi ai privati, sganciando un bel po’ di soldi… (altro…)

Il parto naturale regala un ‘kit’ immunitario al bebè

Apr 09
Scritto da Annamaria avatar

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Se si riesce a metterli al mondo col parto naturale è molto meglio, tanto più che la mamma regala al suo bebè una specie di ‘kit’ immunitario, un corredo di batteri buoni che colonizzano l’intestino del neonato e lo difendono da virus e altri batteri per tutta la vita. Ecco spiegato perché i piccoli nati con il cesareo hanno un rischio più alto di diventare allergici.

“Al momento della nascita la mamma ha in serbo per il suo cucciolo preziosi regali quali la vita – – ha spiegato Vito Leonardo Miniello, docente di Pediatria e Nutrizione Pediatrica presso l’Università di Bari – il latte materno ed il passaggio dei suoi batteri intestinali e vaginali che andranno a colonizzare l’intestino sterile del neonato, permettendogli di costruire un proprio microbiota intestinale, un organo batterico con funzioni protettive di difesa nei confronti di batteri patogeni, metaboliche, per la produzione di vitamine e sostanze a valore energetico, e immunitarie”.

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Bianche e tenere, fanno sognare

Feb 26
Scritto da Annamaria avatar

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Dedicato alle piccoline, quelle che hanno cominciato a camminare da poco. Le scarpe sportive sono comode, certo, con l’arrivo della bella stagione, con abiti leggeri in cotone che fanno sognare, però, ci vuole la calzatura giusta. Le ballerine sono perfette, non il modello classico per le più grandi, che non hanno problemi, quello per le principessine in erba.

Mi piace il bianco, un non colore che regala colore, abbinabile ovunque. Il modello firmato da Pablosky lo trovo delizioso. Un must have a cui nessuna mamma nel corso degli anni ha saputo resistere.

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