Una Barbie Federica Pellegrini
Chissà quante bambine la sceglieranno. Arriva una Barbie Federica Pellegrini, la Divina, campionessa di nuoto indiscussa. Tante medaglie d’oro ottenute con rigore e fatica, inseguendo l’obiettivo e, bracciata dopo bracciata, facendo diventare una passione la disciplina scelta.
La Mattel dedica una Barbie a Federica Pellegrini. Lei posa tenendo la bambola tra le mani e sul social scrive: “Sono molto felice di essere stata nominata Role Model Barbie per il 2024 e di aver ricevuto una bambola One-of-a-Kind a mia immagine e somiglianza, considerandola un tributo ai successi ottenuti nella mia carriera sportiva. Inoltre veicola un messaggio unico e positivo per tutte le bambine che hanno il coraggio di sognare in grande”.
“Partecipando a questo progetto, che affonda le sue radici nel programma Dream Gap di Barbie, ho la possibilità concreta di ispirare le bambine e le giovani donne a inseguire i loro sogni con fiducia in sé stesse, sfidando gli ostacoli e superando i pregiudizi”, aggiunge la 35enne, diventata mamma di Matilde il 3 gennaio scorso.
“Barbie si propone infatti di colmare il Dream Gap, incoraggiando le bambine ad ambire a una vasta gamma di professioni, a sviluppare abilità di leadership e a costruire autostima – prosegue la sportiva . Con il sostegno costante e la guida di mentori reali, incluse le Role Model, si può rafforzare il pensiero che ‘Puoi essere tutto ciò che desideri’, perché con determinazione, passione e supporto mirato, non esiste sogno che non possa diventare realtà”.
Federica Pellegrini è la prima donna a rompere la barriera dei 4 minuti nei 400 metri stile libero. Subito dopo le sue ultime competizioni nel 2020, ha ottenuto anche un’importante riconoscimento internazionale: l’elezione alla Commissione Atleti del Cio. Non è l’unica ad avere avuto una Barbie a sua immagine e somiglianza. Nel progetto Mattel al momento ci sono Christine Sinclair calciatrice canadese, Mary Fowler calciatrice australiana. E ancora: Estelle Mossely pugile francese, Alexa Moreno ginnasta messicana, Rebecca Andrade ginnasta brasiliana. Chiudono Susana Rodriguez atlesta paratriathlon spagnola, Ewa Swoboda sprinter di atletica leggera polacca.
Noi genitori dobbiamo insegnarlo ai nostri figli. Ripeterlo come fosse un mantra ogni giorno. “Puoi essere tutto ciò che desideri”. E anche una semplice bambola può aiutare a insegnarlo.
Pubertà precoce
La pubertà precoce è aumentata, soprattutto nelle bimbe. Il tasso di crescita si sta riallineando a quello del 2019, in calo rispetto al periodo Covid, ma sempre elevato.
Si definisce pubertà precoce la comparsa dei segni di sviluppo puberale prima dell’età di 8 anni per le femmine prima dei 9 anni nei maschi. Si parla, invece, di “pubertà anticipata” quando i segni di sviluppo puberale compaiono dopo gli 8 anni nelle femmine e dopo i 9 anni nei maschi.
La causa è lo stress, la sedentarietà e il troppo tempo trascorso davanti agli schermi di Tv, pc, smartphone e tablet. Ma non solo. Influisce anche l’aumento di massa corporea, l’improvvisa interruzione dell’attività sportiva. “C’è di sicuro una componente ereditaria nella pubertà precoce però può avere un peso significativo anche l’ambiente”, spiega Stefano Stagi, che dirige la auxo-endocrinologia del Meyer, a La Repubblica.
A causare la pubertà precoce, come già sottolineato, anche l’esposizione agli schermi. Il reparto pediatrico dell’Ospedale Bambino Gesù di Roma ha condotto una serie di interviste alle famiglie delle bambine che si sono rivolte al centro medico. Per le piccole, è emerso, vi è stato “un aumento significativo dell’uso dei dispositivi elettronici. E’ riconducibile all’introduzione della Dad, insieme alla persistenza del loro uso per lo svago nel tempo libero”, spiega Carla Bizzarri.
La responsabile dell’ambulatorio di endocrinologia del nosocomio pediatrico romano aggiunge: “Le conseguenze dello ‘screen time’ si studiano da tempo. Per adesso ci sono ricerche sui topi, nei quali si è dimostrato che l’esposizione prolungata alla luce blu dà un anticipo della pubertà nelle femmine”.
Immunizzazione malattie per tutti i bambini
Garantire l’immunizzazione dalle malattie prevenibili per tutti i bambini senza disuguaglianze è fondamentale. Per la SIN, Società Italiana di Neonatologia è un obiettivo primario.
Nel 2022, 20,5 milioni di bambini non hanno ricevuto almeno una dose di vaccino, 14 milioni non hanno ricevuto alcuna vaccinazione e quasi 33 milioni di bambini risultano vulnerabili al morbillo, una malattia che causa ancora oggi 136.000 morti all’anno.
“Humanly possible” è il claim della Settimana Mondiale dell’Immunizzazione 2024, che si celebra dal 24 al 30 aprile ed è promossa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) per ribadire, ancora una volta, l’importanza della prevenzione vaccinale.
“Umanamente possibile, una traduzione letteraria che non solo ci ricorda la centralità dell’essere umano e dell’umanizzazione, da sempre motore prioritario dell’assistenza neonatologica. Ma sottolinea quanto ogni obiettivo possa essere possibile grazie all’impegno di tutti, degli operatori sanitari in primis”, ha dichiarato il Dott. Luigi Orfeo, Presidente della Società Italiana di Neonatologia. “Inevitabilmente in un periodo come quello che stiamo vivendo, queste parole ci ricordano un altro motto, ‘stay human’, che interpreta per tutti noi il desiderio forte ed urgente di porre fine a ogni conflitto. Sono proprio le numerose guerre attuali, insieme alle recessioni economiche ed all’aumento dell’esitazione vaccinale alcune delle minacce all’immunizzazione dei bambini e contro cui abbiamo il dovere di agire. Per continuare nel grande investimento per la salute delle generazioni future”.
E’ basilare avere questa mission: garantire l’immunizzazione dalle malattie prevenibili per tutti i bambini. Quest’anno i programmi di vaccinazione globali dell’OMS, iniziati nel 1974, compiono cinquant’anni e si sono ormai estesi a tutti i paesi del mondo.
Le malattie prevenibili con le vaccinazioni, grazie a questo programma, erano all’inizio sei, ora sono disponibili più di venti vaccini. Sebbene, purtroppo, continuino a esserci gravissime disuguaglianze nel mondo tra paesi e tra continenti. Cosicché, mentre in alcune nazioni la copertura vaccinale è superiore al 90%, più di un milione di bambini nel mondo non ha accesso ai programmi vaccinali.
In Italia, l’offerta vaccinale si basa, oggi, su dieci vaccinazioni “obbligatorie” e altre sei “fortemente raccomandate”, alcune delle quali, come la vaccinazione anti-HPV, continuano ad avere coperture assai insufficienti. Secondo gli ultimi dati diffusi dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS), è anche peggiorata la copertura vaccinale contro il morbillo nel nostro Paese,. Risulta pari al 94% per la prima somministrazione e all’85% per la seconda. Un dato che spiega la recrudescenza della patologia, con 213 casi registrati nel primo trimestre 2024.
La SIN continua a profondere ogni sforzo per favorire la protezione, la più universale possibile, di tutti i bambini, in linea con quanto già promosso negli anni scorsi con le altre Società dell’area materno-infantile, con iniziative a sostegno delle campagne vaccinali.
“Oggi, le possibilità di prevenzione delle patologie trasmissibili non si limitano solo alle vaccinazioni. Abbiamo a disposizione altri strumenti di immunizzazione”, sostiene il Prof. Nicola Laforgia. Il Direttore del Piano Formativo della SIN aggiunge: “Da tempo è attiva la profilassi anti-VRS con anticorpi monoclonali riservata ad alcune categorie di neonati a rischio. Ma è ormai disponibile un altro anticorpo monoclonale , approvato dall’AIFA a gennaio 2023, in grado di proteggere, con un’unica somministrazione, tutti i neonati”.
La SIN, insieme al Board del Calendario Vaccinale per la Vita, alla Società Italiana di Igiene Medicina Preventiva e Sanità Pubblica (SItI), alla Società Italiana di Pediatria (SIP), alla Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP) e alla Federazione Italiana Medici di Medicina Generale (FIMMG), è fortemente impegnata nel richiedete l’adozione da parte dei decisori politici di questa strategia di profilassi universale delle malattie da Virus Respiratorio Sinciziale per tutti i neonati.
La Settimana Mondiale dell’Immunizzazione è una importante occasione per continuare a promuovere le vaccinazioni in età pediatrica. E per adottare ulteriori modalità di prevenzione. Riducendo, così, anche l’incidenza della bronchiolite da VRS, che può determinare quadri clinici gravi. Soprattutto nell’età neonatale e nei primi mesi di vita.
La SIN offre la disponibilità di tutte le Neonatologie italiane a implementare, insieme e di concerto con i Centri Vaccinali, questa possibilità di protezione dei nostri neonati. Che deve essere assolutamente disponibile in tutte le Regioni in maniera gratuita.
Vaccinazioni e profilassi anticorpale sono strumenti potentissimi in grado di prevenire patologie gravi, le ospedalizzazioni e il ricorso al SSN. Con benefici di salute ed economici. Insieme a questi, non si può non sottolineare l’effetto di prevenzione che viene garantito, già subito dopo la nascita, dal latte materno.
Per guidare i genitori nelle vaccinazioni per il proprio bambino, è disponibile il documento “Il tuo Bambino… proteggilo anche con le vaccinazioni! Non è mai troppo presto”. E’ realizzato dalla SIN insieme alla Società Italiana di Pediatria, in italiano, ma anche in arabo, cinese, filippino, russo, inglese, spagnolo e ucraino. E’ patrocinato dal Ministero della Salute. Il documento illustra in modo chiaro il Calendario del Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale vigente in Italia. E fornisce informazioni dettagliate sulle malattie infettive prevenibili tramite vaccinazione.
Calendari dell’Avvento 2023
Ci siamo. Lo so che con questo caldo mese di ottobre pensiamo che sia ancora estate, ma il Natale è vicinissimo. E nelle vetrine, per la gioia dei più piccoli, ma pure di noi adulti, spiccano in bella mostra i calendari dell’Avvento 2023. Quali sono i più belli per i bambini di casa?
Le ragazzine ne vanno pazze. Tra i calendari dell’Avvento 2023 spicca sicuramente quello di Sephora, assolutamente a tema beauty. E le adolescenti lo adorano, anche se il costo è abbastanza alto. Quello completo costa 149,90 euro.
Per i golosoni, che hanno richieste meno esose, fra i calendari dell’Avvento 2023 da acquistare c’è quello di Haribo, con dentro tante bustine di caramelle gommose di vari gusti. Il prezzo è ‘piccolissimo: 12,49 euro.
La Lego, che è una vera fissazione di tanti maschietti, mette sul mercato quello desideratissimo della linea City. Dentro ci sono 24 regali del brand di giocattoli, per sbizzarrirsi. Il costo? 26,99 euro.
Per i bambini che leggono, e spero siano in tanti, c’è il calendario dell’Avvento ispirato ai personaggi nati dalla fantasia di Julia Donaldson e Axel Scheffler le 24 caselle, che coinvolgono i principali racconti Il Gruffalò a La strega Rossella fino a La chiocciolina e la balena e tanti altri, hanno piccole attività, quiz, pagine da disegnare e giochi da fare in compagnia. Costa 28,40 euro.
Ci sono anche il calendario dell’Avvento dei Pokèmon, 51,99 euro, quello Disney Funko Pop, 58,98 euro, quello di Cars, sempre Disney, 22,31 euro. E molti altri, anche solidali. Fate la vostra scelta. Quella più idonea ai vostri gusti e alle vostre tasche.
Insalata di pollo
E’ molto estiva, ma anche in autunno è un piato unico che soddisfa e piace tanto ai bambini. Sto parlando dell’insalata di pollo. E’ un piatto unico salutare, leggero, ottimo per i piccoli che tornano da scuola e poco dopo devono correre a fare qualche attività.
Come realizzare l’insalata di pollo? Ecco gli ingredienti che bisogna avere:
1 petto di pollo intero
2 carote medie
1 gambo di sedano
Capperi, se ai bimbi piacciono, altrimenti se ne può fare a meno
Prezzemolo
Maionese
Chiodi di garofano
Foglia di alloro
Olio extra vergine d’oliva
sale
Riempite una pentola campente d’acqua, portatela a bollore, aggiungete qualche chiodo di garofano e una foglia di alloro. Tagliate quindi a metà il petto di pollo, in modo che non sia troppo spesso, immergetelo nell’acqua che bolle e lessatelo. Quando sarà cotto, mettetelo su un piatto e fatelo intiepidire. Pelate le carote e tagliatele alla julienne, affettate finemente il sedano. Sfilacciate il petto di pollo con le mani, mettetelo in una ciotola e aggiungete le verdure e i capperi. Salate e condite con maionese e olio. In ultimo aggiungete il prezzemolo tritato. Per quanto mi riguarda, preferisco la maionese che faccio personalmente. Basta poco: 1 uovo, 200 ml di olio di semi di girasole, 15 ml di succo di limone, un pizzico di sale. Versate tutto nel bicchierone del frullatore a immersione, accendete l’elettrodomestico e lavorate il composto. Dopo un paio di minuti la maionese fatta in casa sarà pronta e ottima da mangiare o per condire l’insalata di pollo e renderla ancora più speciale. Provate!
Bambini italiani i più maleducati a tavola
I bambini italiani sono i più maleducati a tavola, soprattutto al ristorante. L’agenzia Agi riporta una notizia che fa sorridere, ma che ci dice anche quanto noi genitori del Bel Paese a volte assecondiamo i capricci dei pargoli un po’ troppo…
Uno studio dell’Istituto Italiano di Studi Transdisciplinari mette nero su bianco la questione: i bambini italiani sono i più maleducati a tavola, pare, sembra ombra di dubbio. “Mani intrise di sugo strisciate sui muri, lancio di pezzi di pane, tovagliolo inzuppato nella bibita o nel pappone mescolato nella coppa gelato, bagni allagati e rivestiti di carta igienica, mentre mamma e papà chiacchierano indisturbati”, riassume un articolo del Gambero Rosso.
“Se un bambino si comporta male al ristorante, la colpa non è sua. I piccoli sono grandi imitatori e imparano soprattutto osservando noi grandi. Le buone maniere a tavola devono dunque partire da casa”, sottolinea il mensile. E ancora: “Un bambino (così come un adulto) non deve disturbare gli altri ospiti, quindi ignorare un bambino che si alza da tavola per correre tra i tavoli e intralciare il lavoro dei camerieri è il comportamento da condannare nel genitore, non nel bambino”. E si chiede: “Un bambino che corre, urla o che lascia il tavolo come un campo di battaglia è maleducato, o semplicemente educato male?”.
Il giornale poi illustra in un decalogo le regole del buon comportamento per riportare i bambini italiani, i più maleducati a tavola, all’ordine. “Al ristorante si va per mangiare e stare insieme”. Ossia, non si urla, non si gioca. “Forchetta e cucchiaio si usano per portare il cibo alla bocca”; le posate si usano per mangiare, “non per lanciare un tappo di sughero o un pezzetto di carta arrotolato e fissato con un elastico a un paio di bacchette cinesi”.
“Compito del genitore sarà di stabilire la regola che si assaggia tutto quello che viene portato a tavola. Se poi non piace, lo si dice senza fare scenate”, si legge ancora.
Sulla sedia si sta correttamente, senza dondolarsi. E’ opportuno dire sempre grazie ai camerieri. Non è opportuno giocare col cibo nel piatto; quando si ha la bocca piena non si parla o si ride; via telefonini e devices vari.
L’ultima regola è quella di “gestire lacrime e strilli. Se un bambino piange al ristorante spesso è perché è stanco”. Inutile costringerlo a pranzi o cene interminabili, quindi.
Un viaggio in un mondo di bolle
Un viaggio in famiglia? Sì, in un mondo di bolle. A Milano c’è il Bubble World. Per chi abita in città è un lampo arrivarci, per gli altri potrebbe essere l’occasione giusta per organizzare un weekend con i propri bambini e andarci.
Un viaggio in un mondo di bolle può essere un’esperienza fantastica coi piccolini: Al Bubble World è stato creato un percorso interattivo e multisensoriale in cui è possibile attraversare insieme ai bimbi paesaggi fantastici progettati appositamente per attrarre tutti e cinque i sensi. (altro…)
Bambini: educazione a tavola
I bambini spesso vogliono fare di testa loro, non è sempre semplice insegnare l’educazione a tavola ai piccoli. A dare un aiuto a genitori disperati ci pensa un libro utilissimo, “La principessa aliena e il Galateo”, in edizione italiana e inglese, Porto Seguro Editore, di Matilde Calamai.
L’autrice insieme alla figlia Sofia hanno inventato questa favola per far conoscere e apprezzare ai bambini l’educazione a tavola e non solo. Sono le buone maniere a essere in primo piano nel racconto. (altro…)