Gravidanza: luoghi comuni
La gravidanza se cercata proietta al settimo cielo mamme e papà. Rimanere incinta fa felici tantissime donne e uomini che vogliono un bebè. Sulla gravidanza, però, ci sono pure tanti luoghi comuni da sfatare. quelli che le nonne tramandano da molto tempo.
Quali sono i luoghi comuni sulla gravidanza?
Uno dei luoghi comuni sulla gravidanza è sul sonno: si dice che non si dormirà mai più, causa neonato sempre sveglio. Ora, è vero, il piccolino si sveglierà per essere allattato e ci sono, sì, bimbi che hanno difficoltà ad addormentarsi e che scambiano il giorno per la notte. Ma non è sempre così. (altro…)
Verità o bugia?
Leggendo articoli di vari pediatri e pedagogisti ho raccolto delle possibili cause che potrebbero essere dietro una bugia:
1)bisogno di maggiori attenzioni: quando un bambino dice le bugie è nella maggior parte dei casi per attirare su di se l’attenzione degli adulti intorno creando una realtà dove coinvolgere le persone più vicine a lui/lei.
2)per via di un disagio: in questi casi inventando un mondo “fantastico” e diverso tendono a fuggire le situazioni di disagio che li hanno spaventati o segnati in qualche modo; (altro…)
Ti imita solo se si fida di te
Mamme e papà, non bisogna raccontare bugie ai bimbi o ingannarli: loro se lo imprimeranno nella memoria e, quando gli chiederete di imitarvi per qualcosa, non lo faranno. I piccoli amano prendere ad esempio gli adulti, ma riescono a farlo solo se si fidano di voi. Si chiama ‘diffidenza infantile’. Non avendo strumenti cognitivi abbastanza sviluppati, i bambini vanno, come si dice, ‘a pelle’ o, vedete voi, ‘a naso’ per scegliere chi imitare e chi no. (altro…)
Se è bugiardo, è molto intelligente!
Un bimbo un po’ Pinocchio? Niente paura mamme e papà! Secondo il dottor Lee della Toronto University, i piccoli che quando sono in tenera età dicono molte bugie, crescono più intelligenti.
La ricerca delllo studioso in questione ha preso in esame 1200 bambini dai 2 ai 17 anni. Già a soli due anni uno su cinque inizia a dire qualche bugia; a 4 anni è ben il 90% dei soggetti a dire frottole. La curva massima si raggiunge, però, a 12 anni. La fandonia, avverte il dottor Lee, non è sintomo di una patologia, ma un segno incontrovertibile di sviluppo cognitivo, perché, per crearla e renderla credibile, di deve fare un ragionamento. Poi, bisogna anche ricordarla e sapere a quale adulto la si è detta. (altro…)