Valore educativo centri estivi
Chiuse le scuole, molti dei ragazzini sono già lì, nei centri estivi. Chi sceglie di non mandarli, sbaglia perché hanno un grande valore educativo, come sottolinea il Corriere della Sera. Non lasciate i piccoli a casa davanti alla tv o magari con la babysitter. Molto meglio decidere per i centro estivi, tenendo ben presente il valore educativo che posseggono.
Ma qual è il valore educativo dei centri estivi? “Non c’è dubbio, che favoriscano la socializzazione tra bambini, che siano in gruppi per età o gruppi misti. Le relazioni sociali vengono favorite dall’ambiente relazionale intrinseco allo spirito dei centri estivi. Anche se è senza dubbio il fatto che possano crearsi, anche all’interno del gruppo, relazioni più strette che sono poi importanti in ogni fase della crescita”, scrive il quotidiano. “Non bisogna poi dimenticare come l’essere al di fuori della sua zona di comfort significhi per il bambino (dai tre anni in su) sviluppare competenze per cavarsela da solo. Sviluppando quindi una maggiore autonomia e spirito di iniziativa, anche sotto la vigilanza di un responsabile di gruppo”, aggiunge.
E ancora: “Un altro aspetto da non sottovalutare nei centri estivi è quello che i bambini e i ragazzi vengono coinvolti nelle più diverse attività: da quelle creative alle motorie, a volte “nascoste” sotto l’aspetto più ludico. E infine molti camp danno e hanno la possibilità di far vivere il bambino all’aria aperta. Con la natura che è una palestra incredibile per le attività outdoor dei bambini (con il relativo potenziamento dei sensi) e per lo sviluppo di osservazione e creatività”.
Bambini: scarlattina ‘molto cattiva’
I pediatri mettono in guardia i genitori che mandano i bambini al campo scuola. “Stiamo registrando molti casi di streptococco, ma non c’è una differenza sostanziale rispetto agli anni passati. Vediamo invece una scarlattina molto ‘cattiva’”, sottolinea all’Adnkronos Salute Lamberto Reggiani.
L’esperto, coordinatore della diagnostica ambulatoriale della Fimp, la Federazione italiana medici pediatri, parla di “scarlattina molto cattiva”. Questa malattia esantematica contagiosa si scatena per colpa di uno steptococco, Beta emolitico di gruppo A. “Con un’incidenza alta soprattutto nei bambini. Diciamo che in questo periodo il 40-50% dei bambini colpiti ha come indicazione l’antibiotico quando normalmente siamo sul 20-30%”, precisa il medico.
Questa “scarlattina molto cattiva” di cui i bambini si possono ammalare, dice il dottore, “può dare in alcuni casi delle complicazioni che possono essere anche gravi, reumatismo articolare e ascessi delle tonsille. In teoria si guarirebbe dopo pochi giorni ma credo che oggi non valga la pena correre il rischio di complicazioni serie, calcolando che nella fascia 0-3 anni è difficile che il batterio possa dare grandi problemi mentre è tra i più grandi (3-14) che può essere più cattivo”.
Reggiani sottolinea anche come l’infezione da streptococco “non è clima-dipendente” quindi “qualche caso o piccoli focolai continueranno ad esserci anche in estate, visto che chiuse le scuole – che possono essere un ambiente dove il contagio corre veloce tra i bambini – ora partono i campi estivi dove, seppur all’aperto, c’è comunque la presenza di tanti piccoli insieme”. Quello che occorre fare a livello di medicina del territorio, “è intercettare subito i casi di streptococco suggerendo il tampone con il test antigenico rapido, una volta che ho stabilito la presenza del batterio si procede con la terapia”.
Centri estivi bambini: quanto costano
La fine della scuola si avvicina velocemente e subito si pensa ai centri estivi per i nostri bambini. Non sono per tutti. Quanto costano? Come rivela SkyTg24, i dati più recenti e indicativi sono quelli elaborati da Adoc (Associazione per la difesa e l’orientamento dei consumatori) ed Eures – Ricerche economiche e sociali. Nell’estate scorsa hanno analizzato i costi medi dei centri estivi da Nord a Sud. Il focus su cinque città: Milano, Bologna, Roma, Napoli e Bari.
Il resoconto dell’indagine sui centri estivi riservati ai bambini e quanto costano non dà dati confortanti. In alcuni casi si può raggiungere e superare i 2mila euro. “Secondo la ricerca di Adoc ed Eures, pubblicata a luglio 2023, il costo medio in Italia per una famiglia che decide di mandare i propri figli in un centro estivo privato è pari a 140,50 euro per una settimana ad orario pieno. Il prezzo scende a 95,80 euro se si opta per la mezza giornata”, si sottolinea.
Facendo i conti, bisogna considerare che nel nostro Paese il periodo di chiusura delle scuole è di circa 12 settimane (rispetto alle 6/8 settimane in Germania, Francia e Regno Unito). Una coppia di genitori, anche prendendo le ferie sfalsate, riesce solitamente a coprire soltanto una parte di questo tempo. Quindi i costo medio che dovrebbe sostenere per un periodo di 8 settimane sarebbe pari a 1.124 euro. La spesa stimata arriva a circa 2.200 euro se si hanno due figli.
Chiaramente per i bambini ci sono i centri estivi convenzionati. Quanto costano? Molto meno, ma sono poche le famiglie che riescono ad accedere ai bandi. Al Nord si spende di più, con Milano città più cara. In estate, però, tornano le scuole aperte. Il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha firmato il decreto che mette in campo 400 milioni di euro per finanziare attività di inclusione, socialità e potenziamento delle competenze per il periodo estivo in cui vengono sospese le lezioni. Il provvedimento interessa gli anni scolastici 2023/24 e 2024/25 ed è destinato alle scuole primarie e secondarie statali e paritarie non commerciali.
Centri estivi bambini 2021: linee guida
I centri estivi per i bambini 2021 ci saranno, molti hanno già aperto le iscrizioni. Causa pandemia, molto è cambiato, la campagna vaccinale e gli ultimi dati, in miglioramento da giorni, fanno ben sperare però: i nostri figli potranno ritrovarsi e giocare all’aperto. Seguendo le linee guida tutto sarà in sicurezza.
Le linee guida dei campi estivi 2021 per i bambini tuteleranno anche le famiglia, per questo molti hanno introdotto il rimborso delle quote di iscrizione versate, in caso di annullamento del Camp a causa dell’emergenza sanitaria o comunque in tutti i casi di impedimento normativo, come nel caso di chiusura degli spostamenti tra regioni. (altro…)
Centri estivi 2018: il manifesto anti bullismo
Campi estivi
La scuola sta finendo… Noi, purtroppo, continuiamo a lavorare. A far star meglio i nostri figli e alleggerire noi genitori ci pensano i campi estivi.
Tante le proposte, ogni anno sempre di più. Ma come scegliere tra i moltissimi campi estivi? Il mio consiglio: assecondare i desideri dei vostri figli, come io farò con la mia, guardando pure il portafoglio, è chiaro. Perchè ognuno di noi deve muoversi a secondo delle proprie possibilità e scegliere.
I campi estivi possono essere divertenti, in molti i bambini imparano moltissime cose nuove, quelle che, magari, durante l’anno scolastico non possono seguire.
Ci sono i campi estivi sportivi, dove i piccoli perfezionano o scoprono sport nuovi. Alcuni sono specifici: tennis e calcio i più gettonati. Ma pure quelli in cui si fa pallavolo o beach volley ormai sono richiestissimi. (altro…)