Cibo bambini: errori da evitare
I bambini devono avere un buon rapporto col cibo. Anche perché i disturbi alimentari dei ragazzi sono sempre più frequenti. Ci sono errori da evitare a riguardo. Noi genitori dobbiamo farne tesoro per il loro benessere.
Se si desidera che i bambini mangino in modo sano e che il cibo per loro non si trasformi in un problema ecco gli errori da evitare, quelli che potrebbero causare disastri a lungo andare. Ce li dà Qui Mamme del Corriere della Sera.
I nostri figli vanno assolutamente educati a curare la loro alimentazione, siamo noi adulti a doverlo fare. Gli errori da evitare quando si tratta di cibo per i bambini sono a volte puerili, ma accadono.
E’ vietato saltare la colazion, non è un pasto superfluo, ma è fondamentale. Una buona colazione (latte o yogurt con fette biscottate, cereali, pane e marmellata) assicura il giusto concentrato di energia per affrontare la giornata.
I legumi non sono un contorno, vanno serviti da soli, sono già di per sé un secondo piatto.
Non servire pane, pasta e patate insieme. Sea pranzo è prevista pasta o riso, il pane o le patate vanno servite a cena.
Non forzare i bambini nell’assaggio degli alimenti: inutile costringere i bambini ad assaggiare una pietanza che non gradiscono. Ed è assolutamente sbagliato portarli a fare questo unicamente in cambio di un “premio”.
Il momento dei pasti non è un gioco, sarebbe meglio eliminare tutte le distrazioni. Niente giocattoli né TV accesa. I piccoli devono conoscere il cibo senza interferenze esterne.
No alle punizioni. Se non si termina il piatto che si ha davanti, nieinte tragedia. Di tanto in tanto premiarlo con un dolcetto o con qualche altro alimento, quando finisce tutto. Questo però non deve diventare una malsana abitudine.
Dieta dell’estate
La dieta dell’estate è quella che vorremmo attuare tutti, adulti e anche piccini, per essere in forma, speciali, leggeri. Quali sono i cibi per mantenersi soprattutto idratati con il caldo in arrivo tra pochi giorni (c’è già chi lo vive quotidianamente al Sud dell’Italia…).
A Uno Mattina Estate Sabrina Donati Zeppa ha parlato della dieta dell’estate, dando anche un importante consiglio sul panino da portarsi dietro in spiaggia e sfamarsi senza prendere peso e non appesantirsi troppo.
La nutrizionista dell’Università di Urbino sulla dieta dell’estate ha chiarito: “In estate, visto che cambiano le temperature, bisognerebbe prediligere alimenti freschi, ricchi di micronutrienti legati al periodo che stiamo vivendo. Il caldo dell’estate fa sì che noi, come meccanismo di difesa, sudiamo perché dobbiamo abbassare la nostra temperatura corporea. Quindi, perdiamo acqua, sali minerali e vitamine. E allora la base è l’idratazione durante tutto il giorno: acqua a temperatura ambiente a piccoli sorsi, senza ‘abbuffarsi’”.
“Ci devono sempre essere frutta e verdura. In spiaggia, senza mai dimenticare frutta e verdura, dobbiamo portare pure una fonte di carboidrati: possono essere i cereali integrali come il farro, il riso integrale o la pasta sempre integrale. E, poi, una fonte proteica leggera perché dobbiamo digerire facilmente”, ha proseguito la Donati Zeppa.
“Bisogna anche fare attenzione alle porzioni ma solo perché se si vuole digerire bene e prima non devono essere troppo abbondanti”, si è raccomandata l’esperta. E sul ‘panino giusto’ al mare ha detto: “Nel caso di un panino, va benissimo una rosetta che può avere prosciutto crudo e mozzarella o pomodoro e tonno. Mettere sempre un vegetale dentro o a portata di mano”.
Gravidanza: peso sano
Incinta ci si domanda sempre cosa mangiare e soprattutto come mantenere un peso sano in gravidanza. Più volte abbiamo parlato di alimentazione in dolce attesa. I quesiti si ripropongono. Il dott. Matteo Cozzi, biologo nutrizionista presso gli ambulatori Humanitas Medical Care di Lainate e Varese, fa chiarezza.
“Molte donne iniziano a prestare attenzione al proprio peso e all’alimentazione solo dopo aver scoperto di essere incinta. Tuttavia, seguire una dieta ben bilanciata e mantenere un peso sano è fondamentale anche prima del concepimento. Un’alimentazione corretta e qualsiasi considerazione o intervento sul peso materno si riflettono sulla salute e sul futuro metabolico della madre e del feto. Le donne in sovrappeso, come quelle sottopeso, corrono infatti un rischio maggiore di complicazioni sia durante la gravidanza (come diabete gestazionale, aborti spontanei e pressione alta) che al momento del parto e dopo la nascita del bambino, che possono ripercuotersi sia sulla neomamma che sul bebè”, spiega l’esperto.
“Consultare uno specialista, nel momento in cui si pianifica una gravidanza, può essere quindi estremamente importante, non solo per la salute della futura mamma ma anche per quella del feto. Durante la prima visita, il ginecologo peserà la mamma per valutare possibili rischi e tenere sotto controllo i kg presi durante i nove mesi”, aggiunge.
Sui chili da prendere col pancione, per conservare un peso sano in gravidanza, Cozzi dice: “Non esiste una regola valida per tutte le donne. Il numero dei kg in più consentiti dipende da diversi fattori, come lo stato ponderale di partenza della futura mamma. Generalmente, l’aumento di peso è compreso tra 8 e 12, numero che può aumentare in caso di gravidanza gemellare o di mamma in stato di sottopeso, mentre in caso di madri in sovrappeso l’auspicio è di avere un incremento del peso inferiore”.
Il mito di “mangiare per due”, è ancora una volta smentito dal dottore. “Un eccesso di calorie e macronutrienti in gravidanza può essere dannoso tanto quanto un loro deficit, specialmente per le donne che iniziano la gravidanza in uno stato di sovrappeso o obesità. Durante la gravidanza aumenta sensibilmente il fabbisogno proteico, mentre rimane pressoché invariato quello di carboidrati e grassi. La richiesta di proteine aumenta gradualmente, specie nel 3° trimestre, per supportare la sintesi proteica, la crescita fetale e mantenere i tessuti materni. Altri nutrienti a cui fare attenzione, sono Ferro e folati. Specialmente per quanto riguarda i folati è opportuno iniziare la supplementazione, a partire da integratori e cibi fortificati, anche 3 mesi prima del concepimento”.
Il consiglio è mangiare in modo equilibrato e distribuire i pasti e gli spuntini diluendoli durante la giornata, anche per evitare gli attacchi di fame, “consumando giornalmente verdura, frutta di stagione (lavando i prodotti in modo accurato) e frutta secca, mangiando pasta, riso, pane, patate, fonti proteiche magre come legumi, pesce, carne bianca, latticini magri e uova, ben cotti, limitando zuccheri semplici e il consumo di caffè e tè, ed evitando, invece, il consumo di bevande alcoliche”. Ecco come avere un peso sano in gravidanza.
Come sopravvivere alle abbuffate natalizie
Le feste sono praticamente arrivate. Come sopravvivere alle abbuffate natalizie? La Società Italiana di Nutrizione Umana (SINU) ha preparato, con il supporto del dott. Umberto Scognamiglio, membro del Consiglio Direttivo SINU e Primo Ricercatore CREA Centro di ricerca alimenti e nutrizione, alcuni suggerimenti utili per sapere esattamente come sopravvivere alle feste natalizie e alle relative abbuffate senza stress e sensi di colpa per la overdose di cibo.
Ecco qui di seguito i consigli della SIMU. Se volete sapere come sopravvivere alla abbufate natalizie leggeteli con attenzione.
I giorni di festa
Se contiamo i giorni realmente festivi del Natale, le date sono essenzialmente quattro: le due vigilie e i relativi Natale e Capodanno. Anche se in questi quattro giorni dovessimo “abbuffarci” come se non ci fosse più un domani, la quantità di calorie ingerite non giustificherebbe mai quei chili in eccesso che siamo soliti lamentare dopo le feste. La ragione è nel fatto che i giorni delle abbuffate hanno inizio il 24 dicembre e proseguono sino al 7 di gennaio. Le cause? Spesso acquistiamo troppo, più del dovuto! Acquistiamo scegliendo la quantità e puntando meno che alla qualità. La paura, poi, di buttare o i sensi di colpa di non sprecare fanno il resto. Allora ecco che le cene e i pranzi si moltiplicano per l’intero periodo festivo.
Sarebbe utile, invece, alternare ai pranzi e cene “liberi” dei giorni strettamente di festa, un regime alimentare più leggero e secondo i principi della dieta mediterranea per il resto del periodo, in modo da ridurre i giorni dedicati agli eccessi e seguire una alimentazione sana ed equilibrata.
Gli acquisti
Quello degli acquisti è un terreno scivoloso. Da una parte c’è il mondo produttivo che spinge ad acquistare di più, dall’altro il tema della sostenibilità ambientale che ci sensibilizza ad evitare gli sprechi. Stando alle stime di Coldiretti, lo scorso anno gli italiani hanno speso quasi 2,7 miliardi di euro per i cibi e le bevande da portare in tavola tra la cena della vigilia e il pranzo di Natale. Con una preferenza del pesce nel menù della vigilia e a Natale una maggiore proposta di carne con bolliti, arrosti e fritti, ma anche minestre, zuppe, paste ripiene, pizze rustiche e i dolci.
La previsione di spesa per quest’anno, sebbene condizionata da una inflazione media del 12% sui prezzi dei principali prodotti alimentari natalizi, sarà, secondo le prime stime effettuate dall’Osservatorio Nazionale Federconsumatori, di 169,00 euro (dato pressoché invariato rispetto allo scorso anno).
Spreco alimentare
L’indagine CREA sullo spreco alimentare nelle famiglie, condotta dall’Osservatorio sulle eccedenze sui recuperi e sugli sprechi alimentari (OERSA), dichiara che il 77% delle famiglie intervistate getta via cibo. A finire nel cassonetto sono principalmente frutta, verdura e pane.
Stando agli analisti di Ener2Crowd, quest’anno, nel periodo delle feste, si getteranno oltre 500mila tonnellate di cibo, corrispondenti a più di 80 euro per nucleo familiare: uno spreco enorme che porta anche a un’impennata del livello di inquinamento, dal momento che ogni tonnellata di rifiuti alimentari produce 4,2 tonnellate di CO2. Si calcola che circa il 5% dei cibi che compriamo durante le feste di Natale non verrà consumato e sarà buttato.
Avere un’idea più chiara su cosa scegliamo di cucinare e soprattutto per quante persone dobbiamo preparare, ci consentirà di fare acquisti più ragionati. La classica lista delle cose da comprare è sempre una valida strategia! Poniamo attenzione alle adescanti offerte del 3×2 ed evitiamo di essere tentati dalla “gola”. Meglio a questo punto recarsi a fare la spesa dopo aver mangiato! Attenzione, inoltre, a chi ha i figli piccoli, questi ultimi spesso hanno una grande influenza sugli acquisti della famiglia, anche di cose non strettamente salutari dal punto di vista nutrizionale!
Stare a dieta o muoversi di più?
In questi giorni leggiamo moltissime proposte di diete-prenatalizie per arrivare pronti alle feste. Ci sono quelle tradizionali del digiuno, declinato in tutte le sue varianti, alle diete detossificanti, o a quelle con tisane “sgonfianti”, ma anche le più fantasiose come quella dei “sette giorni prima del Natale” o quelle dell’avvento. Una sorta di allenamento dietetico per arrivare pronti alle abbuffate natalizie.
Forse vale la pena ricordare che il termine “dieta” si riferisce a “stile di vita” ovvero a una dieta bilanciata, combinata a uno stile di vita attivo, che preveda la pratica quotidiana di attività fisica, aiuta a mantenere un peso corporeo adeguato, permettendo una crescita più armoniosa da un punto di vista fisico e più serena da un punto di vista psicologico. Appare chiaro che i diversi tentativi di “diete” pre e post natalizie a nulla servono, se non inserite in un cambiamento delle abitudini di vita.
Più che la dieta del prima o dopo le feste, sarà importante pensare a fare più esercizio fisico e a tale scopo possono tornare utili le indicazioni contenute in questa breve tabella, che riportano alcuni esempi del tempo necessario a smaltire le calorie di alcune pietanze tipiche del periodo natalizio.
Chilocalorie apportate da alcuni alimenti e tempo necessario per smaltirle svolgendo alcune attività
Alimento | Quantità | Energia Kcal | Stare in piedi inattivo | Camminare velocemente | Andare in bicicletta |
Tortellini in brodo | 100 g | 506 | 5h 49’ | 2h 10’ | 1h 26’ |
Coscio di agnello cotto al forno | 100 g | 118 | 1h 21’ | 30’ | 20’ |
Fritto misto di gamberi e calamari | 150 g | 255 | 2h 55’ | 1h 5’ | 43’ |
Cotechino con lenticchie | 100 g | 487 | 5h 34’ | 2 h | 1h 22’ |
Frutta secca | 30 g | 195 | 2h 14’ | 49’ | 33 |
Pandoro | 100 g | 402 | 4h 36’ | 1h 42’ | 1h 8’ |
Panettone | 100 g | 337 | 3h 51’ | 1h 25’ | 57’ |
Spumante | 125 ml | 109 | 1h 15’ | 28’ | 18’ |
Se aumentiamo il livello di attività fisica, otteniamo due risultati: l’aumento del dispendio energetico, ma anche lo sviluppo e il mantenimento della massa muscolare, che a sua volta aumenta il metabolismo di base.
Tra i buoni propositi per il 2024 potremmo, quindi, inserire questi importanti elementi: Ridurre i giorni di pranzi e cene, sprecare meno e muoversi di più!
Pancia gonfia: cibi da evitare
La dieta deve essere sana e bilanciata, come sottolineano continuamente gli esperti, la pancia gonfia si può combattere, conoscendo i cibi da evitare diventa tutto più semplice. Preferire pesce, ortaggi drenanti e frutti ricchi di enzimi digestivi, al posto di fritti, snack e bibite gassate, avere accortezza nel mangiare legumi, frutta e verdura, dare importanza al tempo di masticazione, o rinunciare a porzioni abbondanti sono tutti consigli utilissimi. (altro…)
Alimenti che saziano ma non ingrassano
Ci sono alimenti che saziano ma non ingrassano e così, in vista dell’estate, si può provare a tornare maggiormente in forma.
Niente diete drastiche, soprattutto per le mamme che devono perdere peso senza fretta e gradatamente: ci pensano gli alimenti che saziano ma non ingrassano a farci felici e contente. Riempiono lo stomaco e sono pure buoni.
Uno degli alimenti che saziano ma non ingrassano sono gli Shirataky noodles simili ai tagliolini nostrani, ma composti dalla radice di Konjac, ricca di glucomannano. Con la stessa materia prima viene prodotto anche un sostituto del riso. E’ una fibra solubile che assorbe molta acqua, ecco il perché questo cibo è ipocalorico e saziante. (altro…)
10 cibi che rallentano invecchiamento
Per mantenersi sane e belle, prima durante e dopo una gravidanza, è bene avere, come più volte detto, un’alimentazione sana ed equilibrata. Ci possono dare una mano i 10 cibi che rallentano l’invecchiamento, fonti di proteine, grassi sani e pieni zeppi di antiossidanti.
Quali sono i 10 cibi che rallentano l’invecchiamento? E’ una lista che si può facilmente fare e ci servirà da vademecum per decidere cosa acquistare quando andiamo a fare la spesa.
I 10 cibi che rallentano l’invecchiamento: (altro…)
Bambini: attenzione a autosvezzamento
L’alimentazione soprattutto dei bambini va curata e bisogna fare attenzione a una sorta di autosvezzamento. Il cibo che mangiamo noi grandi contiene infatti di tutto ahimè: contaminanti, pesticidi e antibiotici. Va molto curato.
“La sicurezza alimentare è fondamentale in età pediatrica, perché il bambino è un organismo in crescita e tutti i suoi organi sono in via di formazione, con una capacità di mangiare superiore all’adulto, ma con una ridotta capacità di smaltire le sostanze tossiche, perché non ha ancora acquisito le competenze all’eliminazione di queste sostanze da parte degli organi come il fegato. Un adulto elimina i pesticidi 10-15 volte più velocemente di un bambino in età scolare e 50 volte rispetto a un neonato. Un’alimentazione priva di sostanze tossiche garantisce la salute del bambino che il genitore vedrà nel lungo termine e non nell’immediato”, spiega a Dire Ruggiero Francavilla, docente di Pediatria all’Università di Bari (UniBa) e responsabile del servizio di Gastroenterologia, Epatologia e Nutrizione Pediatrica presso l’azienda ospedaliera barese, nel corso del Congresso della Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (SIPPS). Le conseguenze dell’assunzione di sostanze nocive possono presentarsi tra molti anni, ma esserci. (altro…)