Natale 2020: regali solidali

A Natale 2020 più che mai facciamo del bene acquistando regali solidali. “Acquistare un regalo solidale è utile sempre e rende il dono di valore, ma quest’anno ancora di più”, spiega Cesvot che raccoglie le proposte delle associazioni in una lista per uno “shopping bello e giusto”. “Molti enti di terzo settore hanno vissuto un anno irto di ostacoli tra chiusure, mancata realizzazione di progetti ed eventi utili per sostenere le loro attività”, sottolinea. Comprare regali solidali a Natale 2020 “diventa il segno tangibile per dimostrare a tutte queste realtà che la loro attività è utile e imprescindibile”. (altro…)
Rotavirus

Noi genitori spesso sappiamo poco del rotavirus. Come chiarisce l’Ospedale Bambino Gesù “la gastroenterite da rotavirus è una malattia diffusa in tutto il mondo. Il rotavirus è presente nell’ambiente in 6 diverse specie ed è la causa più comune di gastroenterite virale fra i neonati e i bambini al di sotto dei 5 anni. In particolare, nei bambini molto piccoli (tra i 6 e i 24 mesi) il virus può causare una diarrea grave e disidratazione. Il virus esiste in diverse forme, ma l’infezione è pericolosa solo quando provocata dai rotavirus A (e in misura minore da quelli B e C). L’aver contratto il virus una volta non dà immunità sufficiente, anche se le infezioni che si contraggono negli anni successivi e in età adulta tendono a presentarsi in forma più leggera”. (altro…)
Bambini e smartphone: genitori troppo permissivi

E’ colpa nostra. Diciamolo. Lo affermo da mamma di una bambina di quasi 12 anni. I bambini stanno sempre più attaccati agli smartphone, i genitori sono troppo permissivi, è così
Prima il primato era degli Stati Uniti, dove il 92% dei bimbi usa i cellulari, ora anche in Italia stiamo messi allo stesso modo: 8 piccoli su 10 tra 3 e 5 anni sanno usare il cellulare di mamma e papà.
Bambini tecnologici con in mano gli smartphone, quasi fossero una protesi del loro braccio, la causa sono i genitori troppo permissivi dal momento che il 30% di loro usa il cellulare per distrarli o calmarli già durante il primo anno di vita, il 70% al secondo anno. Comportamenti errati e poco salutari per i piccoli, avverte il presidente della Società italiana di pediatria (Sip) Alberto Villani, che accoglie quindi con favore l’annuncio da parte del colosso cinese Tencent di introdurre nuovi sistemi per limitare l’uso dei giochi per i più giovani. (altro…)
Bambini: attenti alla pressione alta

Anche i bambini possono avere problemi grazie, purtroppo, alla pressione alta, perciò cari genitori state attenti. Fatela misurare. “L’ipertensione arteriosa vera e propria riguarda circa il 3,5% dei bambini e degli adolescenti, ma se consideriamo anche quelli con valori pressori persistentemente alti (la cosiddetta pre-ipertensione) le percentuali aumentano attestandosi tra il 5,7% e il 7%”, spiega Ugo Giordano, componente del Gruppo di Studio Ipertensione Arteriosa della Società Italiana di Pediatria Sip). (altro…)
Poesie Festa del Papà

Le poesie per la Festa del Papà
Passeggiata domenicale di Gianni Rodari
Io vado a spasso per la città,
senza una mèta vago qua e là. (altro…)
Crosta lattea

La crosta lattea è una forma di dermatite seborroica infantile che si presenta sulla testa, sul viso e sulle sopracciglia dei neonati. Alcune volte può comparire pure in altre parti del corpo. La crosta lattea si presenta con una desquamazione untuosa, di colore grigio/giallastro, dovuta a un’eccessiva secrezione delle ghiandole sebacee che causa prurito. Di solito non richiede cure particolari e va via, via scomparendo da sola verso i tre mesi. In alcuni casi, però, il pediatra può prescrivere trattamenti farmacologici e cure mediche specifiche.
Non si conosce con precisione la causa dell’insorgere della crosta lattea, dato che si manifesta quando il neonato si nutre esclusivamente di latte, è stato ipotizzato un collegamento con l’alimentazione del bebè. (altro…)
Pipì a letto, come aiutare il bambino

La pipì a letto, quando ormai si ha un’età in cui il controllo dello sfintere dovrebbe essere ok, è un problema. Come aiutare il bambino? E’ possibile che un piccolo sia enuretico quando vive una situazione psicologica frustrante. Fare la pipì a letto in età avanzata in tutto e per tutto è un disturbo medico che, di solito, si risolve da solo con l’adolescenza. L’enuresi fa sì che si perda urina durante la notte e che, spesso, durante il giorno si abbia il bisogno frequente di andare in bagno.
La pipì a letto diventa un problema per i genitori e per chi lo vive in prima persona. Come aiutare il bambino diventa primario per le mamme e i papà.
Come aiutare il bambino se fa pipì a letto? Prima di tutto, cercare di non drammatizzare e di colpevolizzare vostro figlio. Poi utilizzare piccoli accorgimenti che possono dare davvero una mano a risolvere o comunque contenere il problema, in modo da far sì che il bimbo superi il tutto o almeno non lo viva con eccessivo patema d’animo. (altro…)