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Se rimanda i compiti

Set 22
Scritto da Annamaria avatar

Se tuo figlio rimanda sempre i compiti da fare è perché ha scarsa autostima. Lo dice la dottoressa Fiona Yassin sulle pagine del Mirror.

se rimanda i compiti

Quante volte noi mamme (e anche i papà) ci arrabbiamo se nostro figlio rimanda i compiti? Questa situazione, però, potrebbe celare un malessere del bambino o del ragazzo. “I ragazzi, soprattutto durante l’adolescenza hanno meno autostima e di conseguenza, temendo di non essere in grado di concludere bene un compito o una sessione di studio, finiscono per evitarlo o ritardarlo il più possibile”, spiega l’esperta.

Le altre motivazione se rimanda i compiti sarebbero la scarsa motivazione allo studio, l’eccessiva pressione dei genitori e il voler pretendere troppo da loro stessi. “Non serve porre un’asticella troppo alta ai nostri figli, essere sempre molto critici e pretendere ogni giorno un voto più alto o risultati migliori da loro, perché questo potrebbe spingerli ad avere manie di perfezionismo”, dice la Yassin. “I ragazzi rischiano a questo punto di essere così demotivati da non dare importanza o priorità ai compiti”, precisa la dottoressa. 

Se il problema fosse quello di autostima, è opportuno verificare quanto sia grave, e, nel caso, chiedere anche consiglio a un terapista. E’ sempre meglio agire che rimanere a guardare inerti.

Compiti vacanze: come organizzarsi

Lug 20
Scritto da Annamaria avatar

I compiti delle vacanze già a luglio diventano un problema per noi genitori. Abbiamo la paura che i bambini non ce la facciano a finirli in tempo… Come organizzarsi? Francesca Valla, famosa come tata di SOS Tata, insegnante e counselor, lo spiega al Corriere della Sera.

A metà lungo inoltrato purtroppo i libri devono essere nuovamente messi sulla scrivania o portati in viaggio con i piccoli. Una pausa troppo lunga è controproducente. Tata Francesca dà le dritte su come organizzarsi con i compiti delle vacanze.

“L’ideale per un bambino e una bambina sarebbe che i compiti fossero dosati e avessero degli spazi per annoiarsi, perché la noia è l’attività creativa più preziosa poiché permette di vivere la frustrazione di non far niente. I bambini sono abituati ad avere ogni minuto della vita programmato. Vivono un eterno presente. E va bene vivere sul qui e ora, ma è importante anche fermarsi a pensare a quello che hanno vissuto ieri e immaginarsi quello che faranno domani – racconta Francesca Valla –. Quando nostra figlia, o nostro figlio, ci dice mamma e papà mi annoio… rispondiamo sono felice per te, perché in quel momento hai un’opportunità preziosa”.

“I nostri figli in queste vacanze, che non sono necessariamente le vacanze dei genitori, hanno bisogno di riposo. Sappiamo bene che un bambino apprende molto più facilmente se, ciò che studia e ciò fa, lo apprende con emozioni positive, quindi con gioia”, continua.

Creare un planning per suddividere il lavoro aiuta: “Serve a dosare la fatica nell’arco del periodo che abbiamo a disposizione. Consideriamo nel planning che ci sia uno stop, che può coincidere con la settimana che andiamo via o la settimana in cui arriva la nonna o la zia da lontano”. Come organizzarsi quindi? Iniziare i compiti delle vacanze a luglio e completarli entro la fine di agosto suddividendo il lavoro.

E’ opportuno pure creare una routine: “La routine deve essere, poi, tutti i giorni alla stessa ora, perché in questo modo si crea un’abitudine. Può essere la mattina, dopo colazione, perché c’è più fresco, perché il bambino è più performante o non ci sono incombenze in casa. Oppure dopo pranzo, quando c’è silenzio e tutti riposano”. 

“Per fare i compiti in modo efficace, il bambino non deve avere distrazioni – ricorda Valla-  Può essere la tecnologia, ma dipende. A volte è utilizzata in funzione all’apprendimento: è necessario capire se il tablet o il telefono vanno tenuti lì o allontanati, e quindi ci prendiamo una pausa dalla tecnologia”. 

“E’ importante non sostituirsi al bambino e quando si vede l’errore, ovviamente, ci dobbiamo ricordare che l’errore è di nostro figlio e che sarà l’insegnante ad aiutarlo, a meno che l’errore non sia consecutivo. E allora a quel punto, senza far vedere lo sbaglio, bisogna richiamare l’attenzione del bambino, che può provare ad autocorreggersi”, si raccomanda Valla. ”Il genitore può entrare in gioco ogni tanto, per fargli capire se è sulla strada giusta. Ovviamente, dipende dall’età e dalla specificità, perché ci sono bambini che magari hanno bisogno di più della gratifica dell’adulto e bambini che, rispetto a delle situazioni, fanno più fatica e hanno bisogno del consenso dei genitori. Lì spesso e volentieri sono gli stessi insegnanti che dicono ai loro allievi come devono svolgere i compiti ed è importanti attenersi alle indicazioni dei maestri e dei professori”.

Bambini: troppi compiti

Mar 15
Scritto da Annamaria avatar

Troppi compiti a casa. Nella scuola “San Pompilio Maria Pirrotti” di Campi Salentina, facente parte dell’Istituto comprensivo “Teresa Sarti” i genitori sono insorti contro i docenti. Le tante assegnazioni a casa impedirebbero ai bambini di poter svolgere attività extrascolastiche, costringendoli a casa l’intero pomeriggio e non solo.

bambini troppi compiti

Non è la prima volta ci si affronta lo spinoso problema dei troppi compiti assegnati ai bambini. “Vengono letteralmente oberati dai compiti – affermano alcuni genitori a Leggotanto che ci sono giorni in cui i nostri figli non riescono a staccare nemmeno per pochi minuti la mente dai libri, talmente tante sono le materie da preparare”.

Se consideriamo l’orario scolastico, che comprende sei ore, dalle 8 alle 14, possiamo capire quanto sia già pesante di suo. I ragazzi quindi, appena tornati a casa, hanno solo il tempo di mangiare per poi mettersi subito a studiare. Certamente non è questo il dato che più ci preoccupa, quanto che, come detto, i compiti che i professori assegnano per il pomeriggio sono tanti e comprendono molteplici materie. Tutto questo comporta la conseguenza che spesso i nostri figli non riescono a ritagliarsi il tempo per svolgere tutte quelle attività extrascolastiche fondamentali per la loro crescita ed il loro sviluppo”, precisano.

“Ci sono giorni – dicono ancora le mamme e i papà – che iniziano i compiti subito dopo il pranzo e vanno vanti fino a sera, a volte anche alle 22. E’ chiaro che la loro attenzione non può mantenersi sempre lucida e costante per tutto quel tempo. Da qui la necessità appunto di frequentare o praticare discipline artistiche o sportive che li aiutino in questa età particolare che stanno attraversando. Ma con tutto quello che devono studiare a casa, questi spazi di svago e ricreativi non riescono a viverli”. 

La dirigente si auspica una serena collaborazione tra genitori e docenti. Intanto i primi fanno sapere: “Una problematica che abbiamo più volte rappresentato sia alla dirigente scolastica sia agli stessi professori. Senza ottenere però nessun riscontro che vada incontro alle sacrosante esigenze degli studenti. Alcuni di noi genitori hanno anche inviato un pec alla dirigenza dell’istituto comprensivo con allegata una circolare ministeriale. Si fa specifico riferimento all’assegnazione dei compiti per casa, con espresso invito agli insegnanti di non esagerare con il carico di lavoro. Ed invece noi assistiamo all’esatto contrario. Ogni professore che si comporta come se la sua materia sia l’unica da studiare, per cui ognuno assegna compiti abbastanza impegnativi, senza considerare che i ragazzi, a casa, ovviamente devono preparare tante materie per l’indomani”. I troppi compiti ai bambini fanno discutere. Voi che ne pensate?

Scuola: decalogo compiti

Gen 11
Scritto da Annamaria avatar

I nostri figli sono tornati a scuola dopo le festività: la ripresa non è sempre facile. Gli insegnanti pretendono a volte molto, ma sapevate che c’è un decalogo compiti? Lo ha scritto il Dirigente scolastico Maurizio Parodi.

Nel decalogo compiti che vuole indicare le linee guida ai maestri e ai professori che insegnano a scuola il Dirigente afferma: “Premesso che nessuna norma impone di dare i “compiti a casa” (in altri Paesi è addirittura vietato), e le sole occasioni nelle quali il Ministero si è occupato dei compiti è stato per raccomandare di ridurli e non assegnarli nel fine settimana e durante le vacanze (finanche nella scuola secondaria di secondo grado), ed essendo necessaria e urgente la regolamentazione di tale pratica a causa del carico di lavoro domestico, sempre più soverchiante, imposto agli studenti italiani (dati Ocse) fin dai primi anni di scuola, persino nelle classi a tempo pieno, in ottemperanza all’art.31 della Convenzione dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza che sancisce, per ogni bambino/a e ragazzo/a, “il diritto al riposo e al tempo libero, a dedicarsi al gioco e ad attività ricreative proprie della sua età…”, ratificata dallo Stato italiano Il 27 maggio 1991, con Legge n.176. Si propone il seguente modello di Regolamento che i dirigenti degli Istituti comprensivi potranno sottoporre agli Organi collegiali e inserire nel Patto di corresponsabilità educativa“. (altro…)

Bambini: consigli per i compiti a casa

Set 28
Scritto da Annamaria avatar

I compiti a casa spesso sono un incubo, non solo per i bambini, ma pure per i genitori, che spesso al lavoro, non possono seguire attentamente i propri figli. Ecco alcuni consigli per farli fare loro al meglio

Tra i consigli per i compiti a casa dei bambini, quello che viene prima di tutto è sulla regolarità nel farli. Dopo che vostro figlio si è concesso un po’ di riposo al ritorno da scuola, di seguito al pranzo, vanno iniziati, affinché diventino la routine quotidiana. Aiutatelo a mettere tutto quel di cui ha bisogno sulla scrivania, soprattutto se è troppo piccolo per farlo da solo. L’ambiente deve essere il medesimo, quello in cui lui o lei si sentono a proprio agio. (altro…)

Compiti vacanze: consigli

Giu 16
Scritto da Annamaria avatar

La scuola è appena finita e già si pensa ai compiti per le vacanze estive, da molti odiati cordialmente. I consigli fioccano. E allora eccone alcuni.

Prima di tutto, i compiti delle vacanze è meglio iniziarli dopo un po’ di meritato riposo, prima spazio alle letture: i buoni libri non devono mai mancare. E anche i giochi all’aria aperta, gli amici, il mare, per chi può, i campi scuola per tutti gli altri che hanno mamma e papà al lavoro. Questo è il primo tra tutti i consigli. (altro…)

Bambini: i compiti da soli

Apr 10
Scritto da Annamaria avatar

Lo so la scuola sta quasi finendo, ma volevo darvi qualche consiglio, semmai possa servirvi, per far fare ai bambini i compiti da soli. Mia figlia fa la prima media e devo dire che quest’anno, grazie anche alla crescita, si sta gestendo benino in autonomia.

Cosa fare per fare fare ai bambini i compiti da soli? Innanzitutto stabilite un orario di inizio compiti al loro rientro da scuola, dandogli prima una pausa relax.

Se vi chiedono di giocare con i videogiochi o guardare la tv concordate un orario anche per questo e rispettatelo,

Spiegate ai bambini che i compiti vanno fatti da soli, solo se c’è bisogno di un aiuto potrete intervenire. (altro…)

La scuola possibile

Gen 05
Scritto da Annamaria avatar

La scuola possibile è un istituto dove i bambini non fanno compiti, non entrano in aula con le cartelle, quella che propone un modello didattico innovativo che ha come scopo quello di valorizzare le capacità dei piccoli stimolando la loro creatività. Aprirà a Torino.

La scuola possibile nasce da un’idea di Laura Milano, direttrice dell’Istituto di arti applicate e design del capoluogo piemontese.
Sarà tutto nuovo. La scuola possibile non solo non farà fare i compiti a casa ai bambini, ma non valuterà i ragazzini con i classici voti. Aprirà le sue porte il prossimo settembre, sorgerà all’interno del Basic Village, in via Foggia. (altro…)