Compiti bambini
I compiti dei bambini spesso sono motivo di conflitti in famiglia. Alcuni piccoli capita che non abbiano voglia di svolgerli e così mamma e papà iniziano a discutere con loro e il clima si fa teso, il nervosismo diventa evidente e qualche volta partono anche le punizioni.
I genitori a volte, pur di evitare tutto questo, quando arriva il momento dei compiti dei bambini, si sostituiscono a loro, aiutano troppo, si sostituiscono ai piccoli. E’ sbagliato. I bimbi devono imparare a essere autonomi. Le mamme e i papà devono solo supportarli, aiutarli a organizzarsi, dare delle piccole regole.
Il Centro Pedagogico Pharus dà delle indicazioni sui compiti dei bambini. Consigli sia per i ragazzi, che per gli adulti che sono al loro fianco.
Evitare di dare importanza solo ai voti.
Centrare l’attenzione sull’interesse del bambino verso le materie di studio.
Premiare gli sforzi e l’impegno
Evitare di fare i compiti insieme al bambino, ma stimolarlo a fare da sé e intervenire solo in casi di reali difficoltà.
Favorire il dialogo interno, sostenuto da autoistruzione verbale secondo competenze e strategie acquisite.
Riflettere sugli errori e sugli obiettivi mancati, in modo da modificare le modalità di studio e ottenere risultati più gratificanti.
Evitare di guardare la TV: prima di andare a scuola.
Stabilire l’ora in cui si inizia a fare i compiti.
Garantire un ambiente tranquillo per la concentrazione.
Creare uno spazio personale per studiare con calma.
Non permettere di fare i compiti con la TV accesa, in quanto ne risentirebbe la sua attenzione e concentrazione, oltre al risultato finale.
Fornire attenzione e interesse: i genitori dovrebbero mostrare partecipazione verso le attività dei figli, aiutandoli a capire il significato dell’impegno e del senso di responsabilità.
Incoraggiare e sostenere: I genitori con elogi e gratificazioni possono aiutare i ragazzi a percepire lo studio con maggiore attenzione e interesse.
Evitare aspettative troppo elevare e non realistiche.
Premiare l’impegno e la responsabilità.
Premiare gli sforzi: i bambini che hanno infatti la percezione si potercela fare sono più propensi ad impegnarsi.
Avere un tempo sufficiente per svolgere i compiti.
Collaborazione tra famiglia e scuola: la creazione di un clima positivo e di collaborazione aumenta il benessere dell’alunno e migliora il rendimento scolastico.
Limitare l’utilizzo di TV, cellulare, videogiochi, ecc. non più di mezz’ora al giorno.
Prevedere delle pause almeno tra una materia e l’altra: ciò permette una migliore concentrazione.
Iniziare con le materie più difficili, perché quando si è stanchi diventa più complesso occuparsene.