“Congestione digestiva dei bambini non esiste”
“La congestione digestiva dei bambini non esiste”. Lo dice il pediatra Francesco Silenzi a Fanpage. Parla di falsi miti.
“La congestione digestiva non ha fondamenti scientifici o medici, i bambini in rarissime situazioni possono avere uno shock termico in estate, una condizione che non ha nulla a che fare, però, con la digestione”, chiarisce il medico. Quindi la congestione digestiva dei bambini non esiste.
“Dal punto di vista scientifico il termine congestione digestiva non è appropriato, in quanto questa patologia non esiste – spiega il pediatra – Possiamo parlare di uno shock termico che avviene però in condizioni estreme. Se per esempio il bimbo sta giocando ad una temperatura di 38 gradi e poi si tuffa in acque gelide, che sul territorio italiano non esistono per quanto riguarda i mari, questa significativa escursione termica può causare uno shock nel corpo del piccolo”.
“Un tuffo in acqua fredda o l’ingresso in un ambiente con l’aria condizionata gelata non comportano alcun problema legato alla digestione del bambino. Il corpo che però vivrà queste condizioni estreme manifesterà anche sintomi poco piacevoli. Il bimbo con uno shock termico trema, ha freddo, sente dei crampi, si sente affaticato, potrebbe in rari casi vomitare”, dice ancora Silenzi.
Questo malessere dei bambini “prima di tutto si risolve prevenendolo, è meglio per esempio acclimatare il bimbo alla temperatura dell’acqua in cui si tufferà, proponendogli di fare una doccia prima di tuffarsi. Poi è importantissimo che i genitori, mentre il bimbo è in acqua, non lo perdano mai di vista e non appena manifesta dei sintomi di malessere lo facciano uscire dall’acqua, lo asciughino e riscaldino per bene”. E conclude: “La situazione di malessere secondaria a un momentaneo shock termico dura da pochi istanti a pochissimi minuti, ma non ha alcuna relazione con l’aspetto digestivo”.