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Alimentazione in gravidanza: consigli del ginecologo

Ago 20
Scritto da Annamaria avatar

I consigli del ginecologo sono sempre preziosi. Quelli sull’alimentazione in gravidanza ancora di più. Parliamo spesso della dieta durante la dolce attesa: cosa è possibile mangiare e cosa no. Marco Grassi, ginecologo dell’ospedale “C. e G. Mazzoni” di Ascoli Piceno chiarisce ancora maggiormente le idee in merito.

Pregnant woman relaxing at home and eating salad.

“L’alimentazione in gravidanza non differisce molto da quella normale – spiega il medico a Piceno Time il fabbisogno calorico aumenta di 350 kcal al giorno nel secondo trimestre. Edi 460 kcal nel terzo trimestre, secondo il Ministero della Salute. Questo incremento energetico leggero garantisce lo sviluppo del feto senza intaccare le riserve nutritive materne”. L’aumento di peso raccomandato dipende dal peso iniziale della donna e dovrebbe essere tra 11,5 e 16 kg. I consigli del ginecologo non finiscono qui.

“Le voglie in gravidanza non sono indicatori delle reali necessità nutrizionali – chiarisce il dottor Grassi – l’alimentazione della gestante richiede attenzione, soprattutto per l’aumento del fabbisogno proteico, mentre le necessità di carboidrati e grassi rimangono pressoché stabili. Una dieta variata che includa frutta, verdura e legumi copre generalmente i bisogni vitaminici, eccetto per l’acido folico. Anche i minerali, come calcio, ferro e iodio, sono sufficientemente assunti con un’alimentazione equilibrata”.

“Il caffè, così come altre bevande contenenti sostanze stimolanti ad esempio il tè, la cola ed il cioccolato, dovrebbe essere assunto con moderazione, poiché la caffeina attraversa la placenta – dice l’esperto – E’ consigliabile optare per bevande decaffeinate o deteinate”. 

“Durante la gravidanza è ancora più importante ridurre l’assunzione di sale e preferire quello iodato – consiglia Grassi –  poiché il fabbisogno di iodio è maggiore in questo periodo. L’integrazione di acido folico dovrebbe iniziare almeno alcuni mesi prima del concepimento. E continuare per tre mesi dopo, poiché un basso livello di folati nella madre è un fattore di rischio per difetti del tubo neurale nel feto”.


L’alimentazione in gravidanza è importantissima per la salute sia della madre che del nascituro. “E’ essenziale curare la dieta fin dal periodo pre-concepimento. E continuare a farlo fino alla conclusione dell’allattamento”, conclude il dottor Grassi. Seguite i consigli del ginecologo: sono utilissimi.

Consigli riduzione sale

Mag 12
Scritto da Annamaria avatar

La SINU, Società Italiana di Nutrizione Umana, sottolinea quanto il tanto sale negli alimenti faccia male. La nostra assunzione di sale supera largamente i bisogni fisiologici. L’eccessivo consumo di sale aumenta la pressione arteriosa e, riducendo il consumo, nella maggior parte dei casi, la pressione diminuisce. Un maggior consumo di sale è associato anche a lesioni aterosclerotiche premature e ad un più alto rischio di eventi cardiovascolari, quali infarto cardiaco ed ictus cerebrale. La riduzione della pressione conseguente alla riduzione del consumo di sale è in grado di prevenire un numero sostanziale di eventi cardiovascolari. La moderazione nel consumo di sale sarà tanto più efficace quanto prima viene implementata nella vita di un individuo. Per questo regala consigli pratici per la riduzione di sale. Riguardano sia gli adulti che i bambini.

I consigli per la riduzione del sale allungano la vita e sono semplici da seguire, basta solo un po’ di volontà e volersi bene, seguendo sempre, come già sottolineato in altri post, la dieta mediterranea, forte di prevenzione anche del tumore.

Ecco i consigli per la riduzione del sale.

  1. Acquisire consapevolezza del proprio consumo abituale di sale (eventualmente attraverso la misura dell’escrezione di sodio in una raccolta delle urine delle 24 ore) e realizzare il divario tra il proprio livello di assunzione e quello raccomandato (<5g al giorno complessivamente).
  2. Valutare quanta parte del proprio consumo di sale è dovuta al sale aggiunto in cucina e a tavola e quanta dipende, invece, dal contenuto di sale dei prodotti che acquistiamo o che consumiamo fuori casa (pane, pizza, taralli, crackers, grissini, formaggi, salumi, prodotti in scatola o in vetro, piatti pronti).
  3. Impegnarsi a ridurre sia il sale di uso domestico, sia quello nei prodotti acquistati o consumati fuori casa, leggendo sistematicamente l’etichetta al momento dell’acquisto e raccomandandosi di aggiungere poco sale al ristorante.
  4. Non aggiungere sale negli alimenti dei bambini e limitarne al massimo l’uso per tutta la famiglia. 
  5. Limitare l’uso di condimenti alternativi contenenti sodio (dado da brodo, ketchup, salsa di soia, senape, ecc.).
  6. Insaporire i cibi con erbe aromatiche (come aglio, cipolla, basilico, prezzemolo, rosmarino, salvia, menta, origano, maggiorana, sedano, porro, timo, semi di finocchio) e spezie (come pepe, peperoncino, noce moscata, zafferano, curry).
  7. Esaltare il sapore dei cibi usando succo di limone e aceto (ad es. nelle insalate).
  8. Consumare solo eccezionalmente alimenti trasformati ricchi di sale (snack salati, patatine in sacchetto, olive da tavola, acciughe salate, alcuni salumi e formaggi).
  9. Nell’attività sportiva moderata reintegrare con la semplice acqua i liquidi perduti attraverso la sudorazione.

Occhi che lacrimano? Vademecum

Gen 23
Scritto da Annamaria avatar

Col freddo e le temperature già gli occhi dei piccolini lacrimano? Anche i vostri che siete grandicelli? C’è un vademecum per migliorare la situazione degli occhi che lacrimano.

occhi chelacrimano vademecum

“Gli occhi sono esposti a temperature più basse che possono provocare secchezza e fargli perdere umidità. Quando il film lacrimale si secca, l’occhio come meccanismo di difesa è portato a secernere: produce più lacrime per idratarsi, arrivando anche a una lacrimazione costante che può essere molto fastidiosa”, sottolineano gli esperti dell’Istituto Oftalmico europeo-Clinica Baviera all’AdnKronos. “Inoltre queste lacrime possono essere di scarsa qualità, con conseguenze anche sulla secchezza oculare”, sottolineano ancora. E’ bene seguire il vademecum per gli occhi che lacrimano. I bambini spesso soffrono molto per questo piccolo problema in inverno.

Ecco il vademecum degli esperti per gli occhi che lacrimano:

1) Proteggere il viso con cappelli o berretti aiuta a ridurre l’esposizione diretta al freddo, mentre gli occhiali da sole proteggono gli occhi dal vento e dalle basse temperature. È importante che gli occhiali da sole indossati abbiano una protezione Uv e che siano grandi e avvolgenti per evitare che il vento entri dai lati delle lenti. Inoltre, se possibile, è bene cercare di evitare le situazioni in cui si è direttamente esposti alle correnti d’aria fredda, trovando un luogo riparato.

2) Mantenere un ambiente fresco e umido è essenziale per mantenere gli occhi idratati. L’uso di umidificatori aiuta a prevenire la secchezza oculare causata dall’aria secca dell’inverno.

3) Costringere gli occhi a sbattere volontariamente le palpebre aiuta a prevenire l’irritazione e la secchezza oculare, consentendo all’occhio di idratarsi naturalmente.

4) Le lacrime artificiali o le gocce lubrificanti possono aiutare a mantenere idratata la superficie dell’occhio, riducendo la sensazione di secchezza e irritazione. Possono essere applicate durante il giorno, quando necessario, e anche prima di uscire per prevenire le conseguenze del freddo.

5) Se si soffre di allergie, è importante stare lontani dagli allergeni ed evitare il contatto con essi. A tal fine, è consigliabile sottoporsi a un test in un centro medico per scoprire esattamente il tipo di allergia di cui si soffre. Esistono alcuni accorgimenti che si possono adottare per ridurre al minimo l’esposizione agli allergeni e alleviare i sintomi, come ad esempio: tenere la casa pulita per ridurre la presenza di acari e polvere. Se i sintomi persistono, possono essere alleviati con colliri, antistaminici, corticosteroidi o addirittura vaccini. Consultare sempre uno specialista per determinare l’opzione migliore a seconda dell’allergia che si ha.

6) Per evitare la lacrimazione degli occhi quando si indossano le lenti a contatto, è importante usarle correttamente. Prima di maneggiare le lenti, è essenziale lavarsi le mani con acqua e sapone. Le lenti a contatto devono essere pulite e conservate correttamente, in un apposito astuccio pulito con una soluzione specifica. È consigliabile cambiare regolarmente il liquido e l’astuccio e rispettare l’ora e la data di scadenza. Inoltre, non bisogna farne un uso eccessivo, toglierle prima di fare la doccia per evitare l’ingresso di microrganismi e non addormentarsi con le lenti ancora indossate.

7) Non strofinare gli occhi perché può essere dannoso per la loro salute, in quanto può facilitare l’introduzione di germi e batteri che aumentano il rischio di infezioni oculari e possono causare piccole lesioni agli occhi. È consigliabile sopportare il prurito e lavare accuratamente gli occhi con una soluzione fisiologica. Se si deve rimuovere un corpo estraneo, bisogna farlo con molta attenzione.

8) Evitare l’affaticamento oculare. E’ necessario osservare periodi di riposo regolari, soprattutto se gli occhi lacrimano a causa dell’uso prolungato di schermi di computer o telefoni cellulari. Una buona opzione è la regola del 20-20-20, che consiste nel far riposare gli occhi per 20 secondi ogni 20 minuti, guardando un oggetto a una distanza di 6 metri.

9) Mantenersi idratati: bere acqua è molto utile; quando il corpo dispone di acqua in modo adeguato, è difficile che gli occhi soffrano di secchezza oculare e lacrimazione.

10) Consultare regolarmente uno specialista è il modo migliore per prevenire e curare la lacrimazione. Il medico darà le indicazioni più appropriate, analizzando le cause e garantendo un trattamento personalizzato.

Pancia gonfia: consigli dietologo

Ott 20
Scritto da Annamaria avatar

La pancia gonfia è un problema che spesso angoscia noi donne, mamme e non. I consigli del dietologo contro il gonfiore addominale possono aiutare a risolvere la questione e darci una mano per avere un ventre piatto.

pancia gonfia consigli dietologo

I consigli del dietologo per chi ha sempre la pancia gonfia puntano sull’alimentazione, come si poteva presumere. Ciro Vestita, medico dietologo e docente in nutrizione presso l’Università di Pisa, a Fanpage chiarisce: “Da consumare in maggiore quantità sono gli alimenti nobili. Mi riferisco ai cereali e ai semi oleos. Zuppe con farro, avena, orzo o miglio sono l’ideale sia per l’alto grado di digeribilità, sia perché si tratta di cibi antinfiammatori. Sconsiglio vivamente i piatti troppo conditi”. E ancora: “Le tisane sono ottime alleate per il gonfiore addominale. In primis c’è il decotto di zenzero: basta prenderne un po’ e farlo bollire in 300g di acqua e bere una tazzina dopo i pasti. Questo rimedio favorisce una buona digestione” . Ottimi pure aneto, semi di finocchio, cumino o menta, piante aromatiche da inserire nei piatti: stimolano il processo digestivo.

“Il nostro stomaco è come un motore, dandogli continuamente benzina si ingolfa. In caso di gonfiore addominale sarebbe meglio evitare spuntini frequenti – precisa ancora il nutrizionista – Se proprio si ha voglia di uno snack, sempre meglio preferire la frutta. In particolare la banana che è un alimento completo, ricco di potassio, sali minerali e vitamine”.

I consigli del dietologo chiariscono come mangiare. La pancia gonfia non è altro che un accumulo di gas nell’intestino: “Quando non sono presenti patologie, il gonfiore dipende soprattutto dal fatto che tutti noi mangiamo di fretta. Bisogna mangiare lentamente e masticare a lungo il cibo. I latini dicevano ‘prima digestio fit in ore’ ed è così. La prima digestione avviene in bocca”.

Influenza bambini: consigli per proteggerli

Dic 15
Scritto da Annamaria avatar

L’influenza sta colpendo tantissimi bambini, alcuni consigli del professor Alberto Villani, pediatra del Bambino Gesù di Roma, sono utili per proteggerli.

Il medico ha parlato dell’influenza nei bambini in tv, per proteggerli per lui è necessaria la vaccinazione. “Per proteggersi è importante vaccinarsi, è possibile farlo anche per i bimbi dai 6 mesi in poi, e questa è la migliore protezione. L’influenza colpisce anche e soprattutto bimbi, può dare sintomi anche importanti e di sicuro è una malattia che preoccupa i genitori ed è vero che in questo periodo di picco il numero di accessi al pronto soccorso è significativamente aumentato. Vaccinare i bimbi, se l’influenza desta preoccupazione da portare il bimbo al pronto soccorso è bene provenire. Ci sono fattori di rischio per soggetti con comoborbità: se i bimbi hanno una malattia come una cardiopatia o del sistema immunitario, sono soggetti a rischio anche di forme importanti. Conta anche l’età dei bimbi, nei primi mesi di vita sono più esposti al rischio complicanze”, spiega. (altro…)

Bambini: prevenire incidenti domestici e stradali

Ago 28
Scritto da Annamaria avatar

I bambini devono essere protetti. Prevenire gli incidenti domestici che possono capitare tra le quattro mura dell’abitazione è basilare, come pure quelli stradali, quando i piccoli diventano adolescenti, con tanta voglia di vivere e anche, ahimè, di rischiare.

Vincenzo Restivo, ricercatore di Igiene e Medicina Preventiva presso l’Università di Palermo, spiega a Italpress come prevenire gli incidenti domestici e stradali. Qualche consiglio è sempre utile per fare il meglio per i nostri bambini.  (altro…)

Viaggiare incinta: consigli

Ago 14
Scritto da Annamaria avatar

Per viaggiare incinta senza avere troppi problemi arrivano i consigli del reparto ostetricia dell’Ospedale Niguarda di Milano. Sono tante quelle che in questi giorni di agosto partono nonostante il pancione. Per stare serene, meglio ascoltare sempre gli esperti, soprattutto per la morsa di gran caldo che in questi giorni non dà tregua.

Incinta è sempre meglio viaggiare informate, seguendo i consigli di chi sa e le indicazioni del proprio medico curante. Mai lasciare spazio all’improvvisazione, soprattutto in un momento tanto importante e delicato della vita. (altro…)

Come ridurre rischio vene varicose in gravidanza

Lug 23
Scritto da Annamaria avatar

In gravidanza c’è il pericolo di un aumento delle vene varicose, che solitamente interessano gli arti inferiori, ma col pancione possono comparire anche sulla zona vaginale a causa dell’aumento della mamma ematica in circolo e del maggiore carico venoso proveniente dalla rete uterina. E’ sempre bene eseguire una visita di controllo vascolare prima di rimanere incinta, soprattutto se si è predisposte. E’ anche ottimo sapere come ridurre il rischio vene varicose. (altro…)