Primo figlio: consigli per la coppia
Il primo figlio porta inevitabilmente degli scombussolamenti nella vita : sei esperte danno i consigli per la coppia, così che non scoppi.
I consigli per la coppia servono per rafforzare il legame, che con l’arrivo del primo figlio potrebbe invece anche spezzarsi 8ad alcuni accade). Resistere a cambiamenti per uscirne migliori e migliorati.
Tra i consigli per la coppia relativi all’arrivo del primo figlio, quello della sociologa Jennifer Gunsaullus è utilissimo. “Raccontarsi cosa ci si aspetta da sé e dal partner come genitori e dal proprio bambino aiuta a capire se si è, cosa molto rara, sulla stessa lunghezza d’onda”, spiega sulle pagine dell’Huffpost. Dialogare sempre e in modo costruttivo.
“Molte coppie che hanno come valore principale quello di mettere il bambino davanti ad ogni cosa, rischiano poi di sgretolarsi, non pensando più al loro rapporto”, sottolinea Joy Berkheimer, terapista della Florida. E’ basilare ritagliarsi del tempo per sé, lasciando i bambini con i nonni o le baby-sitter in modo da lasciare spazio pure alla coppia.
Per la sociologa Gunsaullus non bisogna rinunciare ai proprio appuntamenti, pianificare spazi insieme. “L’attenzione di due neo genitori si focalizza sempre sui figli quando questi nascono, per questo è importante dialogare a proposito di quelli che erano i propri interessi prima che i piccoli nascessero, per ricordarsene”. Se si hanno gravi problemi, è sempre bene chiedere aiuto a un professionista: “Anche decidere di affrontare i propri problemi personali e relazionali, è un modo per prendersi cura della propria relazione”.
E’ utile avere dei rituali di coppia: ”Mi riferisco ad attività di 5 o 10 minuti, da ripetere più volte nella settimana. Per creare una connessione nella coppia, basta prendersi per mano, respirare insieme, abbracciare l’altro in silenzio aprendo il proprio cuore”.
Una volta al mese dire tutto quel che non va: “Mettete un barattolo trasparente in cucina. Ogni volta che accade qualcosa di cui vorreste parlare ma non avete il tempo per farlo appuntatevela. E gettate il foglio lì dentro. Iil sabato potrebbe essere il giorno giusto per sedersi e confrontarsi a proposito delle tematiche emerse nel barattolo”. Poi non smettere con l’intimità e aprirsi, mai banalizzare. “A volte il partner porge la guancia, chiede come è andato il lavoro, cerca un abbraccio. E’ importantissimo ascoltare queste richieste, per rafforzare il nostro legame e coltivarlo”, conclude la Gunsaullus.
Durare come coppia
Quando si pensa a un bambino, si deve anche capire come durare come coppia. La psicologa Nicole LaPera, molto conosciuta sui social, regala i suoi consigli in merito. Per lei ci sono sette comportamenti sani che aiutano a durare come coppia.
Cosa fare, quali azioni mettere in pratica per durare come coppia? L’esperta è chiara: accettare l’altra persona con pregi e difetti, senza volerla per forza cambiare. Prima ancora accettare se stessi, avere un buon rapporto con il proprio io dà una mano ad accettare l’altro.
Il secondo consiglio della psicologa è attraversare insieme i momenti ‘no’. Le difficoltà capitano a tutti in un rapporto, se si riesce a superarle uniti, si può andare sicuramente lontani. Terza ‘dritta’: essere amici. Conservare il dialogo, il confronto, le confidenze. Non isolarsi mai insomma.
Per LaPera in un legame a due, per non arrivare alla rotytura, andrebbero coinvolti il meno possibile i parenti di entrambi. I problemi rimangono confinati tra la coppia, anche perché si potrebbero creare scontri inutili in questo modo. Capitolo Liti: capitano a tutti, ma devono essere costruttive, senza lasciare rabbia e frustrazione, che porta alla fine dell’amore. Aprirsi è un’altra chiave: esternare, ma sempre per venirsi incontro e non per spezzare la relazione. E poi, per concludere, prendere le peculiarità dell’altro, come cose da apprezzare e non criticare. Questo, forse, è l’atto d’amore più complicato. Voi che ne pensate?
Estate ottima per gravidanza
Datevi da fare, se volete un bambino e ancora non si è avverato il vostro sogno. L’estate è ottima per chi è in cerca di una gravidanza. Lo dice uno studio tutto italiano.
Una ricerca fatta dall’Azienda ospedaliera universitaria di Parma e pubblicata sulla rivista Chronobiology International sottolinea come in luglio e agosto la motilità degli spermatozoi è addirittura doppia rispetto al mese di gennaio. Ora siamo già nella seconda metà dell’ottavo mese dell’anno, il tempo corre! Per una gravidanza l’estate è ottima: non lasciatevi sfuggire l’occasione.
“D’estate, con l’allungarsi delle giornate e l’aumento delle ore di luce, i livelli della vitamina D si innalzano favorendo le condizioni ambientali che influenzano positivamente la qualità degli ovuli – spiega Daniela Galliano ad Adnkronos– In più, il conseguente aumento del livello di melatonina, determina una naturale regolazione del ciclo mestruale. Così, per le coppie che sono in cerca di un figlio, non solo sarà molto più semplice calcolare il periodo dell’ovulazione ma anche più preciso. Inoltre, il periodo estivo è fondamentale anche per alleviare lo stress. Uno dei principali nemici della fertilità e dell’intimità”.
La specialista in Ostetricia, ginecologia e medicina della riproduzione, responsabile del centro Pma Ivi di Roma, prosegue: “L’estate rappresenta per molti un’occasione per disintossicarsi dalla vita cittadina e, perché no, dalla tecnologia”. Alle pazienti dà i suoi consigli: “Se possono scegliere, di non portare il pc in vacanza. Pur comprendendo la praticità di tablet o di un e-book, suggerisco loro, ove possibile, di preferire libri, riviste e giornali cartacei a quelli elettronici. Provando a beneficiare del sole più che della ‘luce blu’ di uno schermo. Il sole è il vero protagonista dell’estate, fonte di vitamina D”.
L’estate è ottima per la gravidanza e non solo. Come fare il pieno di vitamina D? “Innazitutto sfruttando l’esposizione alla luce solare, con un’adeguata protezione, per un tempo di circa 30 minuti al giorno, privilegiando passeggiate all’aria aperta o magari una bella colazione in terrazza – suggerisce l’esperta – Inoltre, è possibile assumere alimenti ricchi di vitamina D come i pesci grassi (come salmone, sardine e sgombro). Le uova, il latte o le verdure a foglie verdi. In alcuni casi, dopo aver consultato il proprio medico, può essere utile anche l’assunzione di integratori multivitaminici che contengono anche questa vitamina”.
“Questi consigli valgono anche le coppie che intraprendono un percorso di Procreazione medicalmente assistita. Le ricerche hanno dimostrato maggiori probabilità di ottenimento della gravidanza in donne con buoni tassi di vitamina D – chiarisce Galliano – Svolge un’azione positiva sull’endometrio, contribuendo a favorire l’impianto dell’embrione e riducendo le molecole infiammatorie a livello endometriale”.
“Negli uomini sono stati ritrovati ricettori per la vitamina D nei testicoli, confermandone l’importanza per una migliore qualità dello sperma. Per coloro, però, che stanno affrontando un trattamento di fecondazione assistita, l’estate deve essere affrontata con alcune precauzioni in più – ricorda infine la ginecologa – Ad esempio, dopo il transfer di embrioni, è consigliabile evitare situazioni in cui la temperatura del corpo tende a salire. Come la sauna o l’abbronzatura. Attenzione anche a sport che prevedano movimenti bruschi. E alla disidratazione, scegliendo tisane fresche e acque aromatiche, eliminando succhi di frutta, bibite gassate o zuccherine e l’alcol”.
Intimità coppie dopo parto
L’intimità delle coppie può subire uno scombussolamento sia durante la gravidanza che dopo il parto. Questo può causare problemi, a volte anche addii repentini. I ritmi esuenuanti del bebè spesso si tramutano in un limite sotto le lenzuola: ma attenzione a non commettere l’errore di non provare a ritrovare un equilibrio.
Per riscoprire l’intimità dopo il parto le coppie devono lavorare: spetta forse più all’uomo a infondere sicurezze alla compagna, che anche con le diverse forme del corpo potrebbe sentirsi diversa. (altro…)
Dopo gravidanza viversi la coppia
La gestione della coppia dopo i figli non è semplice, i neogenitori sbagliano a mettere in secondo piano il loro rapporto. Lo dice senza alcun problema Giulia Belmonte, giornalista e modella, seguita da tanti follower sul social per la sua relazione con Stash, frontman dei The Kolors e giudice di Amici. La ragazza, madre di Grace, due anni, al nono mese di gravidanza della secondogenita, un’altra femminuccia, non ha dubbi: “Dopo la gravidanza bisogna continuare a viversi la coppia”. (altro…)
Gravidanza: all’alcol si deve rinunciare in coppia
L’alcol in gravidanza fa male alla mamma e al feto, ma vi si deve rinunciare in coppia. Perché? Se è anche il partner a cambiare le sue abitudini, diventa tutto più facile.
Si deve dire no e rinunciare in coppia all’alcol, deleterio in gravidanza. Una ricerca pubblicata su Alcoholism: Clinical & Experimental Research dimostra che il coinvolgimento del partner negli interventi di prevenzione del consumo di alcol nelle donne incinte è basilare. I problemi per chi beve mentre è in dolce attesa sono tanti: dal parto prematuro, a un ritardo del neurosviluppo, alla sindrome feto-alcolica del bambino. (altro…)
Gravidanza: esenzione da ticket
In gravidanza, durante il lungo periodo della dolce attesa, alcune prestazioni mediche sono previste in esenzione da ticket.
L’esenzione da ticket viene resa possibile applicando un semplice codice identificativo dello stato della donna sulla ricetta rossa, non servono attestati particolari che certifichino la gravidanza.
L’esenzione da ticket in gravidanza non riguarda in alcun modo il reddito famigliare. Ecco quali esami sono esenti: (altro…)
Co-sleeping
Co-sleeping sì o co-sleeping no? Dormire tutti insieme nel lettone fa bene? Ci sono varie correnti di pensiero. In molti dicono assolutamente no portando alcune obiezioni.
Ci sono dei miti da sfatare in merito al co-sleeping. Tanti studi scientifici negano l’esistenza di problemi di tipo psicologico o fisico nei bambini che dormono nel lettone o nella stanza dei genitori. (altro…)