Decalogo contro il cyberbullismo
Unieuro e Polizia di Stato hanno presentato a Roma il decalogo contro il cyberbullismo di #cuoriconnessi, il progetto nato nel 2016 per informare e sensibilizzare ragazzi, genitori e insegnanti a un uso corretto dei device connessi alla rete.
Il decalogo contro il cyberbullismo è il risultato di un lavoro svolto dagli studenti che hanno raccolto l’invito contenuto nella ‘Storia di Madi’, prima dispensa estiva a fumetti in cui la protagonista è una ragazza vittima di bodyshaming, un fenomeno sempre più diffuso online. La narrazione è servita come spunto di riflessione per estrapolare dieci consigli utili per contrastare il cyberbullismo. L’obiettivo è quello di promuovere il rispetto reciproco e la lotta a tutte le forme di discriminazione, sempre più radicate all’interno degli ecosistemi digitali.
“Capire i ragazzi, oggi sempre più immersi nel mondo online, non è sempre per gli adulti un compito agevole, soprattutto quando si tratta di comprenderne i bisogni ed i modelli di riferimento”, afferma Renato Cortese, Direttore Centrale per la Polizia Stradale, Ferroviaria, delle Comunicazioni e per i Reparti Speciali della Polizia di Stato. “Per fare della rete internet un luogo più sicuro crediamo che occorra diffondere una cultura della sicurezza e responsabilizzare i ragazzi su una navigazione più consapevole: è proprio in questo contesto che il decalogo presentato oggi si inserisce, per coinvolgere quanti più studenti possibile e sensibilizzarli su un tema così importante”.
“La grande partecipazione delle scuole e degli studenti alla realizzazione del decalogo conferma il valore del progetto #cuoriconnessi e dà ulteriore slancio al nostro impegno quotidiano, che ha l’intento di sensibilizzare e informare i giovani, gli insegnanti e i genitori su un utilizzo più consapevole e corretto della tecnologia. Dopo otto anni di collaborazione con Polizia di Stato siamo in grado di mantenere sempre alta l’attenzione su queste tematiche di straordinaria attualità per la nostra società”, spiega Marco Titi, Direttore Marketing di Unieuro.
Decalogo contro il cyberbullismo
1. Immedesimarsi nell’altro ci rende persone migliori.
2. Il sorriso e l’attenzione per il prossimo sono un segno di forza.
3. Mai dimenticarsi che le parole giuste, così come quelle sbagliate, esercitano un grande potere sulle nostre vite.
4. Se scopri che qualcuno è vittima di cyberbullismo aiutalo. Nella vita siamo responsabili di ciò che facciamo ma anche di ciò che fingiamo di non vedere.
5. Non accettiamo passivamente tutto ciò che leggiamo o vediamo online. Utilizziamo il nostro pensiero critico e poniamoci sempre delle domande.
6. Mai dimenticare che il mondo online è formato da altri esseri umani.
7. Usiamo lo smartphone in maniera prudente, non condividiamo le immagini intime ed
evitiamo sempre di offendere altre persone.
8. Quando si è vittime di bullismo e di cyberbullismo la solitudine è la nostra prima nemica. Chiedere aiuto è il primo passo verso la soluzione del problema.
9. Rispettiamo sempre le idee degli altri e se non siamo d’accordo parliamo! Gli haters sono dei deboli incapaci di confrontarsi.
10. Ricordiamoci che le persone forti sono quelle che non offendono gli altri ma li aiutano.
Il decalogo è disponibile presso i Centri Operativi per la Sicurezza Cibernetica della Polizia Postale di tutta Italia, distribuito come materiale scolastico negli Istituti Scolastici e scaricabile nella versione digitale.
Libri bambini estate 2019
Tra i libri per bambini dell’estate 2019, mi sembrano molto importanti quelli scritti da Christian Stocchi, “Favole in wi-fi Esopo. Oggi” e “Il lupo furbo e il cavallino bullo – Raccontare ai bambini i pericoli della rete attraverso favole”. (altro…)
Cyberbullismo: approvata la legge
Finalmente è stata approvata la legge sul cyberbullismo, per contrastarlo. La legge è stata definitivamente approvata dalla Camera con 432 voti a favore e nessuno contro.
Poco prima del voto, la presidente della Camera, Laura Boldrini, ci ha tenuto a salutare Paolo Picchio, il padre di Carolina, la ragazza che si è suicidata a soli 14 anni perché vittima dei cyberbulli. L’uomo era sulle tribune per assistere al voto: ha combattuto per questo.
“E’ a Carolina e alle altre vittime del bullismo on line – ha detto la Boldrini – che noi oggi dobbiamo dedicare questo provvedimento, che era un primo passo necessario e doveroso da parte del Parlamento”. (altro…)
Vademecum contro il bullismo
Non bisogna rimanere in silenzio. Non bisogna che i nostri figli, se vittime, rimangano in silenzio. Arriva il vademecum contro il bullismo. Lo hanno redatto i pediatri della più grande società scientifica di categoria, la Sip. Hanno elaborato un vademecum contro il bullismo assieme alla Polizia di Stato e Facebook (coinvolto visto il forte aumento di cyberbullismo). E’ rivolto non solo ai ragazzi ma soprattutto) ai genitori per aiutare ad affrontare il grave problema.
Noi mamme e papà dobbiamo essere bravi ad ascoltare i nostri piccoli, a osservare ogni minimo cambiamento. (altro…)
Cyberbullismo piaga comune
Cyberbullismo piaga comune: è presente in metà delle scuole italiane. Il dato fa paura, soprattutto perché i genitori, noi mamme e papà, nella maggior parte dei casi minimizzano
E’ davvero terribile sapere che il cyberbyllismo è divenuta una piaga comune. Il Censis ha rilevato in collaborazione con la Polizia Postale che è tutto vero e accade in metà delle scuole del nostro paese: nel 10 per cento dei casi ci sono stati episodi di sexting (l’invio di foto o video sessualmente espliciti) e nel 3 per cento di adescamento online. Nel 51 per cento dei casi i presidi si sono dovuti rivolgere per questo alle forze dell’ordine. (altro…)
Contro il bullismo, ‘Ci vuole un Fiore’
Gli episodi di bullismo sono dietro l’angolo. I nostri figli in men che non si dica potrebbero trasformarsi in vittime o carnefici. E’ bene che noi genitori rimaniamo sempre con le antenne dritte e ascoltiamo, vigiliamo: attenti.
La ricerca svolta nel contesto del Progetto europeo E-Abc – Antibullying Campaign su 16.227 giovani delle scuole superiori di 5 Paesi tra cui l’Italia (rappresentata da Telefono Azzurro, a cui hanno partecipato oltre 5 mila studenti), al fianco di Grecia, Lituania, Bulgaria, Estonia, Lettonia ha messo in luce che i due principali motivi per cui quasi il 50% degli adolescenti testimoni di episodi di bullismo o cyberbullismo non intervengono per difendere chi ne ha bisogno sono: “Avevo paura delle conseguenze” o “Non sapevo come aiutare la vittima”. (altro…)