Articoli taggati come ‘decalogo’

Dipendenza schermi: vademecum bambini

Gen 02
Scritto da Annamaria avatar

I vostri figli hanno trovato un cellulare o un tablet sotto l’albero? Gli esperti danno un vademecum rvolto ai bambini per evitare loro la tanto discussa dipendenza dagli schermi. Più volte gli esperti hanno, infatti sottolineato, come danneggi i piccoli, sostenendo, inoltre di far ritardare il più possibile l’accesso ai device e ai social media. Le conseguenze sono gravi, sia sulla salute fisica che mentale dei giovanissimi.

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Il vademecum per scongiurare la dipendenza dagli schermi dei bambini lo danno le neuropsicologhe Chiara Dallatomasina ed Elisa Riboni. Le fondatrici di Bebicon, uno spazio Instagram di condivisione e di consigli sullo sviluppo dei bambini, sono anche autrici del libro “Giochiamo a scoprire il mondo”(Rizzoli). “In un mondo sempre più immerso nella tecnologia e nei device diventa sempre più difficile trovare la ‘giusta’ distanza tra limiti e potenzialità”, dicono al Corriere della Sera.

Le dottoresse hanno elaborato un vademecum per i bambini contro la dipendenza dagli schermi, un decalogo per un uso consapevole degli strumenti tecnologi.

  1. No agli schermi sotto i 2 anni d’età

“Le linee guida dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) raccomandano di non esporre i bambini agli schermi sotto i 2 anni di età. Il cervello dei nostri bambini si nutre di esperienze attive e relazioni”, confermano le neuropsicologhe. L’Oms ricorda che dai 2 ai 4 anni i bimbi non dovrebbero essere mai lasciati per più di un’ora a guardare passivamente lo schermo televisivo o di altro genere, come cellulari e tablet.

2. Giocare è meglio

“Il gioco attivo, il movimento, lo sport e le attività condivise aiutano lo sviluppo sociale, emotivo e cognitivo diventando delle ottime alternative agli schermi”.

3. Regole chiare e condivise

“Prima di regalare un device è importante stabilire e condividere le regole di utilizzo: il tempo, le modalità e i contenuti consentiti. Un vero e proprio “contratto” da poter condividere con l’intera famiglia”.

4. Favorire un utilizzo attivo

“Il tempo davanti a uno schermo può rimanere un tempo condiviso dove possiamo interagire con i bambini facendo domande, chiedendo opinioni ed evitando una mera fruizione passiva fatta di continui salti da un contenuto a un altro”.

5. Il tempo scorre

“E’ importante stabilire un tempo giornaliero di utilizzo (per esempio non più di un’ora per i bambini di 3-4 anni e meno di due ore per i più grandi). Questo rende i bambini anche più consapevoli di quanto spesso il tempo soggettivo di fronte ad uno schermo non coincide con quello oggettivo”.

6. Noi genitori siamo i primi modelli

“I bambini apprendono osservando ciò che li circonda. Diventiamo dunque un buon esempio di un utilizzo consapevole della tecnologia e dei device preservando i momenti in famiglia e mettendo gli smartphone nel cassetto”.

7. Mangiare, non guardare

“Il momento del pasto è un tempo di scambio e relazione ed è importante preservarlo. Mangiare davanti a un device può portare i bambini a spostare la propria attenzione dal cibo, riducendo la consapevolezza delle sensazioni di fame e sazietà”.

8. Non prima di dormire

“Il momento dell’addormentamento è un passaggio delicato dalla veglia al sonno e necessita di attività che aiutino i bambini a rilassarsi. L’uso di device e schermi porta spesso a un’ipereccitazione che può rendere più difficile addormentarsi e interferire con la qualità del sonno”.

9. I contenuti: conoscere per affrontare

“Prima di vietare o permettere è fondamentale conoscere. Guardiamo e scopriamo dunque i video, i giochi, le app e i siti che i nostri bambini utilizzano impostando il ‘parent control’, ma senza dimenticare che il nostro controllo attivo non è sostituibile”.

10. Se ne può parlare: stop ai tabù

“E’ importante riempire di significato parole come dipendenza, cyberbullismo, adescamento online e tante altre per aiutare i nostri figli a riconoscerne i segnali e aprire il dialogo con l’adulto”.

Bambini: decalogo per positivi

Lug 12
Scritto da Annamaria avatar

Il decalogo per bambini o adolescenti positivi al Covid lo hanno stilato i pediatri attraverso la Società italiana di pediatria (Sip) per la gestione a casa del malato, così da aiutare i genitori a tenere alla larga le ansie inutili.

Il decalogo per bambini o ragazzi positivi al Covid serve anche per evitare i rischi del ‘fai da te’ e la somministrazione impropria di antibiotici antinfiammatori. Resta chiaro di fare sempre riferimento al proprio medico di fiducia.

Il decalogo per bambini o adolescenti positivi al Covid: 

1. Nei casi asintomatici di infezione da Sars-CoV-2 non è indicata alcuna terapia e nella maggioranza dei casi in età pediatrica e adolescenziale è raccomandata la sola terapia sintomatica con paracetamolo o, se il bambino non è disidratato, con ibuprofene; (altro…)

Decalogo corretto consumo latte e yogurt

Feb 11
Scritto da Annamaria avatar

Non bisogna mai esagerare. Sia i grandi che i piccini devono bere latte e mangiare gli yogurt, che regalano una buona dose di calcio, fondamentale nel nostro organismo. Ma per non commettere errori nell’alimentazione, il Tavolo tecnico sulla Sicurezza Nutrizionale (TaSin), di cui fanno parte esperti del Ministero della Salute, del CREA, delle Società scientifiche e del mondo accademico, tra cui Assolatte, ha diffuso un Decalogo per il corretto consumo di latte e yogurt nell’alimentazione quotidiana”.

Il decalogo per il corretto consumo di latte e yogurt ci può aiutare per capire quali errori non commettere quando si tratta di dieta con i nostri bambini e con noi stessi. (altro…)

Decalogo per gestire bambini a casa con Covid

Feb 05
Scritto da Annamaria avatar

Omicron ha accelerato i contagi e ha colpito tanti piccolini, così ecco arrivare il decalogo dei pediatri per insegnare a gestire i bambini a casa con il Covid.

Nel decalogo per gestire i bambini a casa con il Covid ci sono dieci regole pratiche “per aiutare i genitori a tenere lontane le ansie inutili, ma anche per evitare i rischi del “fai da te” e la somministrazione impropria di antibiotici antinfiammatori, ricordando sempre per ogni dubbio di far riferimento al proprio pediatra/medico di fiducia”, spiegano alla Sip, Società italiana di pediatria. (altro…)

Procreazione assistita: decalogo

Ott 10
Scritto da Annamaria avatar

Sono quasi 80mila le coppie che si rivolgono alla procreazione assistita ogni anno, per evitare notizie ingannevoli sul web e dare ai pazienti uno strumento di difesa contro messaggi non controllati che arrivano, la Società italiana di Fertilità e Sterilità-Medicina della Riproduzione (Sifes-MR) lancia un decalogo per pazienti e medici e un osservatorio che monitorerà il panorama italiano.

La Sifes-Mr ha preparato un decalogo di 10 regole, 5 dedicate ai pazienti e 5 ai medici per quel che riguarda la procreazione assistita. (altro…)

Manifesto della comunicazione non ostile per l’infanzia

Ott 05
Scritto da Annamaria avatar

Il Manifesto della comunicazione non ostile per l’infanzia può insegnare molto ai genitori, oltre che ai piccolini. Pubblicato da Parole Ostili, stabilisce alcune regole per i più piccoli che si avvicinano al web e a tutti i pericoli che questo comporta.

Parole Ostili è un progetto sociale che vuole insegnare una comunicazione non violenta e che non esprima odio verso gli altri, perché le parole fanno male. (altro…)

Bambini: attenzione a autosvezzamento

Set 25
Scritto da Annamaria avatar

L’alimentazione soprattutto dei bambini va curata e bisogna fare attenzione a una sorta di autosvezzamento. Il cibo che mangiamo noi grandi contiene infatti di tutto ahimè: contaminanti, pesticidi e antibiotici. Va molto curato.

“La sicurezza alimentare è fondamentale in età pediatrica, perché il bambino è un organismo in crescita e tutti i suoi organi sono in via di formazione, con una capacità di mangiare superiore all’adulto, ma con una ridotta capacità di smaltire le sostanze tossiche, perché non ha ancora acquisito le competenze all’eliminazione di queste sostanze da parte degli organi come il fegato. Un adulto elimina i pesticidi 10-15 volte più velocemente di un bambino in età scolare e 50 volte rispetto a un neonato. Un’alimentazione priva di sostanze tossiche garantisce la salute del bambino che il genitore vedrà nel lungo termine e non nell’immediato”, spiega a Dire Ruggiero Francavilla, docente di Pediatria all’Università di Bari (UniBa) e responsabile del servizio di Gastroenterologia, Epatologia e Nutrizione Pediatrica presso l’azienda ospedaliera barese, nel corso del Congresso della Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (SIPPS). Le conseguenze dell’assunzione di sostanze nocive possono presentarsi tra molti anni, ma esserci. (altro…)

Scuola: decalogo compiti

Gen 11
Scritto da Annamaria avatar

I nostri figli sono tornati a scuola dopo le festività: la ripresa non è sempre facile. Gli insegnanti pretendono a volte molto, ma sapevate che c’è un decalogo compiti? Lo ha scritto il Dirigente scolastico Maurizio Parodi.

Nel decalogo compiti che vuole indicare le linee guida ai maestri e ai professori che insegnano a scuola il Dirigente afferma: “Premesso che nessuna norma impone di dare i “compiti a casa” (in altri Paesi è addirittura vietato), e le sole occasioni nelle quali il Ministero si è occupato dei compiti è stato per raccomandare di ridurli e non assegnarli nel fine settimana e durante le vacanze (finanche nella scuola secondaria di secondo grado), ed essendo necessaria e urgente la regolamentazione di tale pratica a causa del carico di lavoro domestico, sempre più soverchiante, imposto agli studenti italiani (dati Ocse) fin dai primi anni di scuola, persino nelle classi a tempo pieno, in ottemperanza all’art.31 della Convenzione dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza che sancisce, per ogni bambino/a e ragazzo/a, “il diritto al riposo e al tempo libero, a dedicarsi al gioco e ad attività ricreative proprie della sua età…”, ratificata dallo Stato italiano Il 27 maggio 1991, con Legge n.176. Si propone il seguente modello di Regolamento che i dirigenti degli Istituti comprensivi potranno sottoporre agli Organi collegiali e inserire nel Patto di corresponsabilità educativa“. (altro…)