Donne: obiettivi palestra

Con l’anno nuovo arrivano pure i buoni propositi, su tutti, spesso, c’è quello di rimettersi in forma con l’attività fisica. Le donne per riuscire a raggiungere un risultato, si devono dare i giusti obiettivi in palestra.

Mamme e non, in palestra le donne devono identificare le finalità del proprio allenamento e partire da lì per raggiungere gli obiettivi prefissati.- A La Gazzetta dello Sport Kevin Fortuna, personal trainer, dice la sua.
E’ necessario che le donne in palestra abbiano obiettivi chiari “senza esagerare con i carichi all’inizio, aspirare al conseguimento di progressi. Fondamentale ascoltare il proprio corpo senza spingersi oltre le proprie possibilità”.
A volte per darsi la carica serve davvero il minimo: “A volte serve poco per risvegliare l’entusiasmo: una parola detta da un amico con cui ci si allena, una playlist energizzante, un modello di attività promosso da un atleta per cui si prova ammirazione. E’ bene trovare ciò che funziona al meglio per se stessi”.
“Qualunque sia lo stile di allenamento scelto, deve piacere, divertire, essere efficace; non deve diventare un lavoro di routine, ma qualcosa a cui non si vede l’ora di dedicarsi. Scegliere più attività alternative, ma pur sempre funzionali: pilates, yoga, semplici passeggiate, sessioni di stretching che aiuteranno a rimanere in focus sul proprio obiettivo senza strafare. Avere un piano B, consente così di mantenere sempre alto l’umore, evitando l’emergere dei sensi di colpa”, evidenzia l’esperto.
Con un trainer accanto, è più facile avere un confronto e vedere i miglioramenti. Un ultimo consiglio: “E’ bene affrontare tutti gli allenamenti con un atteggiamento positivo, come opportunità per migliorare sé stessi senza vivere come un obbligo l’allenamento, bensì come risorsa. Necessaria la consapevolezza dei benefici dell’esercizio fisico sulla salute, sull’umore e sul benessere psicofisico”,
Gravidanza criptica

E’ davvero possibile non sapere di essere incinta? Dopo il caso della 42enne di Lucca si parla più spesso di gravidanza criptica. In casi molto rari è possibile partorire senza sapere di aspettare un bambino. Condizioni specifiche come il ciclo irregolare e il sovrappeso possono infatti mascherare una gestazione, anche se è davvero tanto raro.
In questo caso né la donna e neppure il marito si sono accorti della gravidanza, definita in questi casi criptica. Irene Cetin, direttrice dell’Ostetricia presso la clinica Mangiagalli del Policlinico di Milano, al Corriere della Sera dice la sua a riguardo.
La professoressa ordinaria di Ostetricia e ginecologia all’Università degli Studi di Milano sulla gravidanza criptica spiega: “E’ una situazione estremamente rara, ma non impossibile. Gli elementi chiave sono due: il ciclo irregolare (sappiamo che la signora di Lucca ne soffre) e il sovrappeso”.
“In alcune donne si può verificare l’amenorrea (assenza del ciclo) per alcuni mesi – aggiunge – Solitamente 3 o 4, per condizioni particolari come per esempio la policistosi ovarica. E’ molto diffusa ed è spesso associata a obesità o sovrappeso, ipertestosteronismo, irsutismo e acne. In relazione al caso di cui stiamo parlando, possiamo dire che un ciclo assente per così tanti mesi mesi deve allertare. Richiede dei controlli medici, che avrebbero certamente portato alla scoperta della gravidanza. Il secondo elemento è quello del sovrappeso”.
“Non sappiamo in quali condizioni fisiche fosse la signora prima della gravidanza, ma è evidente che i chili di troppo possono mascherare la pancia che cresce. Cosa che si verifica molto più difficilmente in una donna magra. La bambina alla nascita aveva dimensioni normali (3,350 kg e 51 cm di lunghezza), quindi l’addome non poteva certo essere piatto o appena prominente”, sottolinea Cetin.
Qualità del sonno: 5 fattori chiave

Quali sono i 5 fattori chiave che ci permettono di capire la qualità del nostro sonno o di quello di chi abbiamo accanto, figlio compresi? E’ importante conoscerli dato che sempre più ricerche hanno messo in evidenza la correlazione tra una buona qualità del sonno e la longevità.

Uno studio pubblicato su QJM: An International Journal of Medicine, ha preso in esame le abitudini di sonno di oltre 172 mila adulti negli Stati Uniti. I risultati hanno certificato che le persone con consuetudini di sonno più salutari hanno un’aspettativa di vita maggiore: 4,7 anni in più per gli uomini e 2,4 anni in più per le donne. Questo soprattutto rispetto a chi ha, invece, abitudini nel dormire meno salutari. La ricerca sottolineato 5 fattori chiave per definire una qualità del sonno alta.
Ecco qui di seguito i 5 fattori chiave per se la qualità del sonno è davvero ottima o meno:
1) dormire tra 7 e 8 ore a notte
2) minime difficoltà nell’addormentamento
3) e nel mantenimento del sonno (non più di 2 volte a settimana)
4) sensazione di sonno riposante al risveglio (almeno cinque giorni a settimana)
5) assenza di farmaci specifici per dormire.
Fitness: nuove tendenze 2025

Care GoMamme, il nuovo anno è cominciato con buoni proprositi riguardo al fitness? Ricordate che l’attività fisica fa bene e allunga la vita. In questo 2025 ci sono nuove tendenze tutte da provare per quel che riguarda gli allenamenti.

Tra le nuove tendenze 2025 riguardo al fitness ci sono i workout ibridi, ossia che prevedono una combinazione di differenti attività fisiche e discipline, come pesi, cardio, yoga, pilates e molti altri ancora. Li si può fare in palestra, ma pure online. Servono a bruciare calorie, perdere peso, aumentare la massa muscolare e a tonificare il fisico.
Le nuove tendenze 2025 del fitness vedono anche gli allenamenti personalizzati con la tecnologia AI. Grazie agli algoritmi,permettono a chi li sceglie programmi individualizzati, calibrati su diversi strumenti e su diverse discipline.
C’è il fitness olistico, come chiarisce My Personal Trainer, ”quella ginnastica olistica che comprende una serie di discipline come yoga, pilates, stretching, ginnastica dolce e ginnastica posturale, che hanno come obiettivo sinergico il benessere fisico e mentale della persona”.
Altra tendenza è il micro workout. Sono mini allenamenti, di 5-10 minuti che si ripetono nell’arco della giornata. Migliorano la pressione, i livelli di glicemia e si riduce lo stress, migliorando l’umore. C’è l’hybrid cardio è un cardio fit training, un allenamento aerobico a circuito. In questo tipo di allenamento si combinano Dance, Combat e HIIT, o anche Dance HIIT combat fitness.
Il neurofitness, declinato a discipline come Balance Training, e Brain-Body Workouts, è centrato sull’allenamento mentale, per il benessere emotivo. Il fit aalking è una camminata veloce da eseguire tre-quattro volte a settimana per circa 40-50 minuti. Consente di bruciare calorie, ridurre il grasso addominale, migliorare la salute cardiovascolare, tonificare i muscoli e ridurre lo stress.
E per finire il biohacking. Si basa sul controllo dell’ambiente e di sé stessi. “Si combinano allenamento, pratica olistica, alimentazione controllata (digiuno intermittente, ad esempio), regolazione del sonno, ma anche assunzione di integratori, emotrasfusioni, bagni di ghiaccio e via dicendo. L’obiettivo? Migliorare la longevità e le prestazioni fisiche e mentali”.
Dieta Mediterranea la migliore al mondo

Parliamo di benessere nostro e dei nostri figli. E di salute. La dieta mediterranea è ancora la migliore al mondo. Prodotto del ‘made in Italy’, “incoraggia un consumo moderato di grassi sani, come l’olio d’oliva, e limita i grassi malsani, come i grassi saturi. E’ anche benefica per la salute cardiovascolare, poiché è stata associata a una riduzione della pressione sanguigna, del colesterolo e del peso corporeo, nonché a miglioramenti generali della salute del cuore e a un abbassamento dei tassi di malattie cardiache e ictus. L’abbondanza di frutti di mare nutrienti, noci, semi, olio extravergine, fagioli, verdure a foglia verde e cereali integrali nella dieta mediterranea offre anche numerosi vantaggi per il cervello. In particolare, gli antociani contenuti nelle bacche, nel vino e nel cavolo rosso sono considerati particolarmente benefici per la salute”, si legge sul Quotidiano del Piave.
La nostra dieta mediterranea è la migliore al mondo, non ci sono dubbi. Lo annuncia la Coldiretti sulla base del nuovo best diets ranking elaborato dai media statunitense U.S. News & World’s Report’s, celebre a livello globale per la redazione di classifiche e consigli per i consumatori. Ed è un regime alimentare che fa assolutamente bene: aiuta a prevenire molte patologie come il diabete, l’obesità e la sindrome metabolica, le malattie cardiovascolari e osteoarticolari o i tumori.
E’ la migliore al mondo, quindi seguitela e fatela seguire a tutti in famiglia. La dieta mediterranea è favolosa. Qui di seguito la classifica stilata dal primo al quinto posto:
- Mediterranea, aiuta a prevenire molte patologie come il diabete, l’obesità e la sindrome metabolica, le malattie cardiovascolari e osteoarticolari o i tumori
- Dash contro l’ipertensione
- Flexitariana, un modo flessibile di alimentarsi
- Mind che previene e riduce il declino cognitivo
- Mayo Clinic che enfatizza frutta, verdura e cereali integrali
Mommy bag

La mommy bag ormai sembra indispensabile per chi sta per diventare mamma o chi già lo è. Quale deve essere quella ideale? Ecco qualche consiglio per sceglierne una perfetta sul mercato.

La mommy bag per madri super organizzate deve essere spaziosa per metterci dentro pannolini, biberon, cambi vestiti, giocattoli. Deve avere scomparti ben dividi, così che ogni cosa sia esattamente al proprio posto, deve essere facile da pulire e avere pure uno stile iconico.
Una mommy bag super deve contenere tutto quel che serve nella giornata col bimbo: un fasciatoio pieghevole, un porta biberon termico, la tracolla deve essere regolabile. La si usa per l’ospedale, quando ci si va per partorire, ma non solo. Diventa indispensabile quando si è in git al parco o durante la visita dal pediatra. E’ con noi nei weekend in viaggio, ma anche mentre si fa shopping in città. Deve avere equilibrio tra funzionalità e stile, essere adatta per qualsiasi situazione.
Ce ne sono moltissime in vendita e per tutti i prezzi. Cercate di risparmiare, ma ricordatevi cosa la rende unica, quindi non lesinate. Deve pure essere resistente, perché per un po’ sarà sempre tra le nostre mani.
5 regole per ringiovanire

Noi, mamme e non, cerchiamo da sempre di mantenerci in forma: la dieta della longevità esiste. Secondo David Siclair, biologo e professore di genetica alla facoltà di medicina dell’Università di Harvard, ci sono 5 regole per ringiovanire.

Queste 5 regole per l’esperto sono perfette per ringiovanire fino a 30 anni. Piccoli accorgimenti che allungano la vita. Ma quali sono le 5 regole per ringiovanire? Le riporta Cook, inserto del Corriere della Sera.
I nemici numero uno? “Gli zuccheri”. Secondo il dottor Sinclair, che è anche presidente dell’associazione non-profit Academy for Health & Lifespan Research, lo zucchero sarebbe “tra i principali responsabili del precoce invecchiamento dell’organismo, senza contare che incrementa il rischio di malattie croniche dal momento che contribuisce alla glicazione delle proteine. La conseguenza di ciò è una evoluzione della senescenza con, ad esempio, perdita del tono e dell’elasticità cutanea, formazione di rughe e invecchiamento cutaneo. In alternativa sarebbe meglio orientarsi su opzioni naturali meno raffinate, usando i dolcificanti con estrema moderazione ed evitando il più possibile le bevande zuccherate”.
Nemici del cuore, invece, sarebbero i carboidrati processati. “Pane bianco, grissini, cracker sarebbero da evitare, in quanto potrebbero causare al nostro organismo danni molto simili a quelli degli zuccheri. Aumentando in fretta il livello di glucosio nel sangue, provocano conseguenti picchi di insulina, che sovraccaricano il muscolo cardiaco, rendendosi responsabili del suo invecchiamento precoce. Meglio, quindi, scegliere carboidrati meno lavorati, come pasta e pane integrali che, a parità di calorie, hanno un più basso indice glicemico”.
Altre due categorie da limitare, secondo Sinclair, sarebbero le carni rosse e latticini. Stando allo studio dello scienziato “a queste andrebbero preferite le alternative vegetali come tofu, seitan, legumi, frutta secca e bevande vegetali: sembrerebbero essere collegate a una minor incidenza di patologie tumorali e malattie cardiovascolari”.
Dannoso per la salute è anche il consumo di alcol che Sinclair raccomanda di moderare. Secondo i suoi consigli, è meglio preferire bevande analcoliche, infusi e tisane non zuccherate, acqua con aromi naturali di frutta.
“Bisogna diffidare dagli ingredienti ultraprocessati che spesso l’industria alimentare inserisce nei cibi confezionati e negli alimenti a lunga conservazione: è molto importante leggere le etichette del cibo che acquistiamo, facendo attenzione a quelli con liste di ingredienti molto lunghe. Da preferire, invece, cibi semplici e con ingredienti naturali”.
Secondo il biologo, bisognerebbe fare attività almeno tre volte alla settimana per 10 minuti a sessione. Questo stress fisico positivo, stando ai suoi studi, sarebbe “decisivo per allungare la vita, riducendo fino al 30% l’insorgenza di diverse patologie”.
Nausea e vomito in gravidanza per 1 donna su 2

E’ un vero problema. Nausea e vomito in gravidanza colpiscono 1 donna su 2. Arriva la campagna di sensibilizzazione “No, non è normale”, con il patrocinio della Società Italiana di Medicina Perinatale (SIMP).

La campagna punta il dito contro il luogo comune secondo cui la nausea e il vomito, di cui in gravidanza soffrono 1 donna su 2, sia sempre “normale e fisiologica”. Nonostante diventi debilitante nel quotidiano, provocando disagio e malessere, sia nella sfera sociale che lavorativa.
Il video della campagna di sensibilizzazione mostra le difficoltà che ha una mamma alle prese con nausea e vomito in gravidanza. Ne soffrono 1 donna su 2, la stima è altissima e no, non è affatto normale.
“Nausea e vomito in gravidanza sono dovuti a molteplici fattori tra cui è possibile identificare quelli di natura genetica, gastrointestinale ed endocrini”, spiega la dott.ssa Loredana Giacomantonio, Direttore U.O.C. Ginecologia e Ostetricia P.O. Vimercate ASST Brianza. “Nel primo trimestre, la nausea interessa fino all’80% delle donne e, nel 52% dei casi, si presenta associata a vomito. Con un picco tra la 7° e la 12° settimana, questi disturbi tendono a risolversi entro il sesto mese. In alcune donne, tuttavia, possono durare più a lungo. Tra chi ne soffre, circa il 30% presenta forme più severe, tali da interferire con la qualità di vita, e lo 0,5-2% arriva all’iperemesi gravidica, condizione caratterizzata da perdita di peso e disidratazione. Richiede spesso il ricovero ospedaliero”, aggiunge.
“E’ possibile – aggiunge l’esperta – cercare di prevenire, o quanto meno di limitare, questa sintomatologia, adottando alcuni accorgimenti nell’alimentazione: consumare piccoli pasti, ogni 2-3 ore, per evitare di mantenere lo stomaco completamente vuoto, riducendo l’acidità gastrica. Consumare snack secchi come cracker e fette biscottate. Appena sveglie, per evitare la nausea mattutina, preferire alimenti ricchi di carboidrati e a basso contenuto di grassi. Evitare cibi fritti e speziati, caffeina e bevande gassate. Sorseggiare acqua, tè allo zenzero o camomilla, ma non durante i pasti”.
“Anche alcune buone abitudini possono essere di aiuto: evitare ambienti troppo caldi e poco ventilati, ma anche i movimenti improvvisi. Riposarsi adeguatamente. Utilizzare tecniche di rilassamento come lo yoga e la meditazione. E se dieta e stile di vita non bastano, ci sono terapie innovative, con indicazione specifica al trattamento di nausea e vomito in gravidanza, che possono aiutare a risolvere il disturbo”, prosegue la dottoressa.
“E’ importante che le donne non si rassegnino al problema, che può essere davvero invalidante. Ben vengano – conclude – campagne di sensibilizzazione per combattere uno stereotipo a causa del quale troppe gestanti rinunciano a chiedere aiuto. Le soluzioni esistono, non bisogna avere timore di parlarne col medico per trovare quella più adatta al proprio caso”.
“Con il video che abbiamo realizzato, ci auguriamo di contribuire a colmare il gap informativo che circonda questi disturbi della gravidanza”, dichiara Alessandro Micheli, Country Manager Exeltis per l’Italia e Regional Head per Spagna, Portogallo, Francia e UK.
“La nostra azienda ha come mission primaria quella di favorire la salute femminile in tutte le fasi della vita, dall’adolescenza fino all’età matura. Per concorrere a migliorare la qualità di vita delle donne, ci impegniamo non solo nella ricerca e nello sviluppo di nuove opzioni di cura, ma anche nella realizzazione di progetti di awareness, come questo. La gravidanza è un momento troppo importante per lasciarselo rovinare da un problema che può essere gestito. Il nostro auspicio è di far arrivare questo messaggio a tante mamme in dolce attesa”, precisa ancora.