Episiorrafia
L’episiorrafia sembra un termine complicato. Cos’è? Semplicemente la tecnica usata per suturare le parti interne ed esterne dell’apparato genitale della donna. Spesso è usata dopo l’episiotomia, una piccola incisione praticata alla mamma sulla parete vaginale e i muscoli del perineo qualche momento prima della fase espulsiva durante il parto. Viene fatta quando compare la testa del neonato e ne facilita l’uscita, così da evitare lacerazioni. (altro…)
Parto: una mamma su 5 maltrattata?
Il parto è un momento in cui bisognerebbe sentirsi protette e al sicuro, se una mamma su 5 si è sentita maltrattata non va assolutamente bene.
Eppure una mamma su 5 si è sentita maltrattata nel bel mezzo del parto. Sono circa 1 milione le madri in Italia, “il 21% del totale, che affermano di essere state vittime di una qualche forma di violenza ostetrica, fisica o psicologica, alla loro prima esperienza di maternità”. (altro…)
Episiotomia
A me l’hanno fatta. Quasi 10 anni fa, quando è nata mia figlia. L’episiotomia, considerata una pratica di routine in sala parto, oggi secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, l’Associazione dei ginecologi americani e l’Istituto nazionale per l’eccellenza clinica inglese non è più obbligatoria, ma va fatta in pochi casi selezionati.
Esistono due tipi di episiotomia:
la mediana, che va dalla vulva verso l’ano ed è meno dolorosa. Si perde meno sangue, dato che incide solo i tendini, però può comportare un maggior rischio di lacerazioni successive; (altro…)