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Quello che gli uomini non dicono…

Set 04
Scritto da Annamaria avatar

Stavolta parliamo di loro: nostri partner o amici. E lo facciamo perché la Giornata del Benessere Sessuale è ovvio che li comprenda. Anche pensando a noi donne e chi tra noi desidera una gravidanza. Nella coppia l’intimità deve essere appagante. Non solo ‘finalizzata a’. Tutto quello che gli uomini non dicono è emerso da una ricerca dell’Università di Pavia. I problemi sessuali per i maschi italici rimangono spesso un vero e inossidabile tabù.

quello che gli uomini non dicono

L’Università di Pavia e la Società italiana di andrologia e medicina della sessualità, sulla base delle ricerche dell’Osservatorio “Occupiamoci di Uomini – La salute sessuale maschile fra tabù e disinformazione”, danno una serie di consigli su quello che gli uomini non dicono.

Non è bene focalizzarsi su quello che gli uomini non dicono. E’ bene mettere sotto gli occhi di chi c’è vicino a noi strategie per vivere meglio sotto le lenzuola.

La patologia sessuale non ha età.

Dalla ricerca è emerso che gli uomini italiani ricorrono alle cure mediche per la salute genitale e sessuale solo in caso di necessità e spesso in età avanzata. I medici specialisti sottolineano l’essenzialità di verificare periodicamente il proprio benessere con controlli accurati, come visite regolari dall’andrologo, così come accade con il ginecologo per le donne, già in età puberale.

Parlare con un medico di fiducia

Un rapporto aperto e continuo con un medico di fiducia aiuta in caso di necessità ad affrontare tempestivamente la situazione: a partire da piccoli suggerimenti farmacologici con rimedi topici sino alle analisi e terapie più complesse – in caso di patologie cardio vascolari o sindrome metabolica, ad esempio – sapere sempre che cosa accade al proprio corpo avvantaggia nel caso di diagnosi precoce. La prevenzione oggi è una questione urgente per la salute sessuale maschile.

Giovani ed educazione sessuale

Le giovani generazioni sono esposte a contenuti espliciti gratuiti senza filtri. Il consumo di materiale pornografico inizia già dalla giovanissima età. Quindi, l’apertura verso la sessualità inizia dalla propria famiglia e dagli affetti: c’è l’urgenza di fornire strumenti già ai giovani pre-adolescenti per chiarire la differenza emotiva fra relazione reale e finzione pornografica. Più in generale di affrontare la conoscenza del proprio corpo e di quello dell’altro per avere rispetto di entrambi.

Adulti e dialogo con il partner

Per le generazioni più adulte è fondamentale l’apertura con il partner. Soprattutto nel caso si manifestino primi segnali di disfunzione erettile o eiaculazione precoce, riuscire spiegare lo stato d’animo a una persona di fiducia, coinvolta sentimentalmente, aiuta a non isolarsi a non sentirsi incompresi e quindi a non sentirsi frustrati innescando un circolo vizioso di silenzio e negazione.

“Confronto” tra maschi

Dalle interviste con i sociologi è emerso che ancora gli uomini non condividono all’interno del gruppo le proprie debolezze per un freno culturale, che penalizza chi si mostra debole e vulnerabile in termini sessuali. Questo silenzio può avere conseguenze significative sulla salute sessuale, impedendo il riconoscimento precoce di problemi e limitando l’accesso a soluzioni efficaci.

Attenzione ai rimedi ‘miracolosi’

La globalizzazione digitale offre tante opportunità. Ma porta anche molti rischi. Quando si parla di dispositivi medici, farmaci, cosmetici, è bene affidarsi al medico e al farmacista per scegliere il prodotto più corretto, in base alle proprie esigenze, e per effettuare l’acquisto tramite canali tradizionali e online sicuri e conosciuti. Il benessere sessuale significa anche curarsi con consapevolezza, senza credere nei miracoli.