Imprevisti viaggiando: cinetosi
E’ uno degli imprevisti che più spesso capitano viaggiando con bambini, la cinetosi, o il male di movimento. Io ne soffrivo e i miei viaggi in auto da piccola erano un inferno. Come contrastarla?
La cinetosi è sicuramente tra gli imprevisti che accadono viaggiando uno di quelli più fastidiosi: può essere scatenata da qualsiasi tipo di trasporto. Automobile, treno, aereo, nave. La sensazione di malessere è terribile: sudorazione fredda, nausea e vomito. Il tutto aumenta se si scanena pure l’ansia e l’agitazione.
Viaggiando gli imprevisti possono essere sempre dietro l’angolo, ovviamente, la cinetosi però è spesso in agguato. Nei bimbi il periodo peggiore è tra i 3 e i 12 anni. Per quanto mi riguarda, lo dico, io ancora oggi in auto non posso leggere. Ma però meglio in treno e aereo. La nave, invece, la soffro tuttora.
Come poter prevenire questo disturbo? Il dottor Marco Deganello Saccomani, pediatra e gastroenterologo pediatrico all’Ospedale della Donna e del Bambino di Verona, a Uppa dà alcuni consigli.
- Mettersi in viaggio quando il bambino dorme o è ancora assonnato, per ridurre le stimolazioni esterne che possono causare la cinetosi.
- Fare in modo che il bambino guardi davanti a sé, nella direzione di moto del mezzo. Se il piccolo è abbastanza grande per applicare i consigli dei genitori, si può suggerirgli di non guardare dal finestrino laterale, o di non seguire corpi in movimento come le onde, ma di concentrarsi su un punto fisso.
- Evitare di farlo leggere o giocare con tablet e smartphone: tutte attività che possono peggiorare i sintomi. Via libera, invece, all’ascolto di musica o al canto.
- In auto, si può far sedere il bambino, se abbastanza grande, sul sedile anteriore, o comunque sul seggiolino (sempre seguendo le norme di sicurezza obbligatorie). Nel caso si viaggi in nave o in aereo, è da preferire la zona più stabile del mezzo, quindi quella centrale o in corrispondenza delle ali.
- In macchina, adottare il più possibile uno stile di guida fluido, senza brusche frenate o accelerazioni, soprattutto in curva.
- Favorire il ricambio d’aria: abbassare il finestrino in auto o in treno, uscire sul ponte in nave o aprire le bocchette di aerazione in aereo.
- Evitare odori forti, compresi i profumatori per auto, e gli ambienti affollati.
E ancora:
- Attenzione all’alimentazione. Sia il digiuno prolungato sia lo stomaco troppo pieno acuiscono i sintomi della cinetosi. Dopo un pasto leggero consumato prima della partenza, sarà bene proporre durante il viaggio ulteriori piccoli spuntini a intervalli regolari (preferibilmente alimenti che siano facilmente digeribili, come cracker o pane) accompagnati da sorsi d’acqua. Evitare bevande gasate e cibi ricchi di grassi.
- Tra le soluzioni per la cinetosi, alla comparsa delle prime avvisaglie durante un viaggio in macchina, si può ricorrere a una sosta (ovviamente in condizioni di sicurezza) per far scendere il bambino dal veicolo e dargli la possibilità di respirare e fare qualche passo. Generalmente questo è sufficiente a garantire una rapida risoluzione dei sintomi.
- Se invece si è in aereo, in treno o in nave, e dunque non è possibile fermarsi, una soluzione alla cinetosi è quella di far distendere il bambino, rassicurarlo e lasciarlo riposare fino a che non si riprende.
“In caso di bimbi molto sensibili, che debbano affrontare viaggi di lunga durata, su indicazione del proprio pediatra, si possono utilizzare farmaci a base di dimenidrinato, in forma di compresse o gomme da masticare, da somministrare prima della partenza o alla comparsa dei primi sintomi – chiarisce Deganello Saccomani – Possono dare beneficio anche gli integratori a base di zenzero, utile nel contrastare la nausea”.