Infezioni più pericolose in gravidanza
Quali sono le infezioni più pericolose in gravidanza? Si stima che oltre il 60% delle donne in tutto il mondo abbia almeno un’infezione durante la gestazione, succede più frequentemente durante il primo trimestre di gestazione. E’ importante fare attenzione e prevenire.
Tra le infezioni più pericolose in gravidanza c’è la vaginosi batterica che può causare problemi al bambino durante la gravidanza, aumentando il rischio di parto prematuro e peso ridotto alla nascita.Va trattata con una terapia antibiotica prescritta dal ginecologo: mai affidarsi al ‘fai da te’. (altro…)
Proteggere bambini dal Coronavirus
Un video postato su Facebook la Società italiana di pediatria (Sip) spiega come proteggere i bambini dal Coronavirus. La prima regola per proteggere i bambini dal Coronavirus è assicurare sempre un’adeguata igiene delle mani, lavandole con acqua e sapone e aiutando i più piccoli a farlo accuratamente. (altro…)
Asilite
Asilite pare un termine curioso, è stato usato da Medico e Bambino, la più autorevole rivista pediatrica italiana, per definire le malattie da raffreddamento che i piccoli prendono nella scuola dell’infanzia.
L’asilite è il terrore di noi genitori. I bimbi rimanendo perennemente a contatto tra di loro all’interno di un ambiente chiuso si ‘passano’ germi e batteri. E’ un ciclo continuo, per questo pare che i nostri figli alla fine non guariscano mai… (altro…)
Buchi alle orecchie
Buchi alle orecchie alle bimbe: quando e come farli? Sono sicuri sì o no? O si rischia un’infezione?
A proposito dei buchi alle orecchie alle bimbe, vi dico subito che sono contraria per quelli fatti alle neonate. Benedetta, però, devo ammetterlo, me li ha chiesti a 3 anni e mezzo e con caparbia ha insistito finché non l’ho accompagnata in farmacia a farli. Non ha pianto, non ha fatto un fiato mentre le bucavano il lobo con la famosa pistola pneumatica. E’ stata stoica per l’età. Li aveva visti a una bambina più grande e li voleva. Ho detto di sì, concordandolo con mio marito, che ha assistito, così anche lei ha avuto i suoi buchi alle orecchie, quelli tanto cari alle bimbe e non solo.
Se si chiede a un medico, pediatra o al dermatologo, vi dirà che è meglio far fare i buchi alle orecchie quando si è adolescenti o comunque dai sei anni in poi, dato che è minore il rischio di infezioni e reazioni allergiche: il sistema immunitario. (altro…)
Prevenire l’infezione da cytomegalovirus
Quando si è in gravidanza, bisogna stare attente e prevenire l’infezione da cytomegalovirus. E’ davvero pericoloso prenderla. Questo virus, infatti, è il principale agente infettivo responsabile di sordità e ritardo psicomotorio congenito nel feto. Si ipotizza addirittura che circa 40.000 bambini negli Stati Uniti, 35.000 in Europa e 2.000 in Italia nascano con l’infezione congenita ogni anno.
Come prevenire l’infezione da cytomegalovirus in gravidanza? Una ricerca condotta dagli studiosi dell’ospedale Sant’Anna di Torino e della Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo di Pavia su 9000 gestanti ha scoperto come fare.
Lo studio, pubblicato sulla prestigiosa rivista internazionale EBioMedicine, voleva vedere se determinate precauzioni avessero l’effetto desiderato su donne giudicate all’inizio della dolce attesa ad alto rischio di infezione da cytomegalovirus. (altro…)
Il mughetto del lattante
Il mughetto del lattante è un problema che colpisce, come suggerisce il nome, i neonati. E’ un’infezione micotica causata da un fungo che si chiama Candida Albicans, quello che provoca pure le irritazioni da pannolino e la candida vaginale. I bimbi lo manifestano nei primi sei mesi di vita, di solito si prende al momento della nascita, attraverso il passaggio del piccolo dal canale del parto.
Il mughetto del lattante fa sì che compaiano nella bocca, sulla lingua, sulle gengive, nell’interno delle guance e, in alcuni casi, sulle labbra, delle chiazze biancastre, quasi dei puntini. Se si prova a mandarle via, ci si accorge che non è così facile. Tolte, poi, lasciano la mucosa infiammata e, talvolta, sanguinante. (altro…)
Già dopo 7 settimane il sesso del bebè
Per conoscere il sesso del bebè nel pancione bastano sette settimane di gestazione e un prelievo di sangue.
Non più amniocentesi, con aghi nella pancia per i prelievi di liquido amniotico o tessuto coriale, alimentando il rischio di aborto o infezione. Lo ha stabilito uno studio di Stephanie Devaney dei National Institutes of Health di Bethesda. (altro…)