Meteorismo in gravidanza
E’ un disturbo fastidioso e a volte che imbarazza, ma il meteorismo in gravidanza c’è: ecco alcuni rimedi per eliminare l’aria in eccesso dalla pancia.
Ci si sente gonfie non per il bimbo che si porta in grembo, ma per lo stomaco gonfi e l’intestino che fa i capricci. Il meteorismo in gravidanza può arrivare a qualsiasi trimestre di gestazione. I suoi sintomi sono i dolori intestinali, i rumori intestinali e le flautolenze.
Il meteorismo in gravidanza è abbastanza frequente sia per le variazioni ormonali dei primi mesi di gestazione sia più avanti, quando l’equilibrio ormonale si assesta, ma aumenta di grandezza l’utero. Alcuni rimedi per stare meglio sono semplici da attuare. Primo su tutti: mangiare lentamente, così che è più difficile ingerire aria insieme al cibo.
Evitare di mangiare troppo con pasti estremamente abbondanti. Meglio mangiare poco e fare molti spuntini nel corso della giornata. E’ più salutare. Dite di no a cibi che producono gas nell’intestino, come i fritti, i legumi, le bibite con gas, le salse piccanti. Eliminate, se potete, le font di stress. Se vi sentite pesanti, optate per una bella camomilla p acqua calda e limone, rimedio ottimale. Cercate di rifuggire dalla stipsi: più l’intestino è regolare e meglio è, quindi bevete molto, consumate fibre e muovetevi per quanto è possibile, cercando anche di fare sport.
Aerofagia e meteorismo neonato: rimedi naturali
Aerofagia e meteorismo nel neonato sono transitori e non pericolosi. Di solito si risolve tutto dal 4 mese di età. Esistono però rimedi naturali che possono alleviare il fastidio del piccolo.
L’omeopatia per aerofagia e meteorismo nel neonato suggerisce 5 granuli di Colocynthis 9 CH durante la colica, oppure in generale quelli di Argentum nitricum 9 CH. I granuli vanno sciolti in un cucchiaino di acqua o nel biberon. (altro…)
Mal di pancia? Colpa del fruttosio…
Se il vostro piccolo ha ricorrenti mal di pancia, la colpa potrebbe essere del cattivo assorbimento intestinale del fruttosio.
E’ stato uno studio presentato al congresso dell’American College of Gastroenterology a sottolinearlo. Gli scienziati del Mary Bridge Children’s Hospital and Health Center, a Washington, hanno messo sotto esame 245 bimbi e ragazzi tra i 2 e i 18 anni, tutti con mai spiegati dolori addominali cronici. Presentavano pure stipsi, gonfiore, diarrea. Facendogli ingerire una quantità stabilita di fruttosio, con un test specifico, quello del respiro, hanno potuto stabilire che ben il 54% presentava un cattivo assorbimento di questo zucchero. (altro…)