Parto indotto con prostaglandine
In alcuni casi, quando la gravidanza si protrae oltre le 42 settimane, i medici propongono alle mamme il parto indotto. Accade pure, come nel mio caso, che, questo accada anche prima. Io, ad esempio, alla mia prima gestazione, avevo in grembo una femminuccia già molto grande e così ho dato alla luce Benedetta con il parto indotto con prostaglandine alla 38esima settimana. E’ nata in questo: pesava 3 chili 523 grammi ed era lunga 53 centimetri.
In cosa consiste il parto indotto con prostaglandine? La prostaglandine è un ormone che viene anche prodotto dalla donna naturalmente nella fase di avvio del travaglio. Nel caso del parto indotto, si introduce una piccola quantità di gel a base di questo ormone in vagina, così da ammorbidire il collo dell’utero e dare il via alla fase espulsiva. (altro…)
Test di gravidanza: quando farlo?
State programmando di avere un bimbo, avete un ritardo delle mestruazioni, quindi dovete fare il test di gravidanza. Ma quando esattamente fare il test di gravidanza?
Quando farlo è semplice: il momento migliore per fare un test di gravidanza è dal quarto giorno di ritardo del ciclo. Se si esegue il test di gravidanza prima del presunto ritardo si corre il rischio di falsi negativi, ossia il test dice che non siete incinta, ma in realtà lo siete.
Quando fare il test di gravidanza è importantissimo, così da essere certe del risultato veritiero. Quando farlo, mai troppo presto, è assolutamente basilare.
Il test di gravidanza rivela nelle urine la presenza dell’ormone beta HCG. Questo ormone potrebbe essere rilevato tramite un esame ospedaliero delle urine, già a 6 giorni dal concepimento, ma la sua concentrazione aumenta raddoppiando ogni 2-3 giorni fino a raggiungere il picco a circa 60 giorni dal concepimento (cioè dopo 74 giorni circa dall’inizio dell’ultima mestruazione). (altro…)
Valore beta hcg e settimane di gravidanza
Abbiamo sospettato di essere incinta, allora ci siamo decise a fare, trepidanti, il test di gravidanza: è stato positivo! Immediatamente dopo, inevitabile, abbiamo deciso pure, con il nostro ginecologo di fare il dosaggio delle beta hcg (gonadotropina corionica) chiamate comunemente beta.
Se dalle analisi del sangue, il valore beta hcg aumenta quotidianamente durante le settimane di gravidanza, la gestazione procede al meglio. E’ proprio questo ormone a determinare la positività del test di gravidanza.
Durante le settimane di gravidanza, il valore beta hcg aumenta fino alla fine del terzo mese di gestazione, di seguito ridiscendere e si mantiene stabile fino al parto.
Il valore beta hcg permette di sapere se si è incinta appena 5-7 giorni dopo la mancata mestruazione. E’ pure utilizzato per individuare con urgenza le gravidanze extrauterine in fase iniziale. Un valore di beta hcg inferiore a 10 UI/l esclude una gravidanza, un tasso superiore la indica con certezza. (altro…)
Quando arriva il bebè, ai papà si abbassa il testosterone…
La natura non fa mutare solo chi diventa mamme. Anche i papà sono predisposti biologicamente a diventare genitori.
Una ricerca di un gruppo di studiosi della Northwestern University, negli Usa, e pubblicata su Proceedings of the National Academy of Sciences, ha dimostrato come, quando arrivi un neonato in casa, si verifichi negli uomini un abbassamento del testosterone. Questo renderebbe il sesso forte più propenso ad occuparsi del bimbo e della famiglia, piuttosto che alle gioie sotto le lenzuola.” (altro…)
Tumore al seno: la triptorelina preserva le ovaie
In Italia il tumore al seno colpisce ogni anno 38mila donne. La maggior parte non hanno ancora compiuto 40 anni. Per curarlo, 4 donne su 10 sono costrette a una menopausa precoce, quindi a nessuna possibilità di avere figli.
Oggi uno studio coordinato dall’Ist di Genova dimostra come la fertilità possa essere preservata con la tecnica ‘blocca’ ovaie.
Condotta dal 2003 al 2008 in sedici centri aderenti al Gruppo Italiano Mammella, la ricerca ha coinvolto 281 pazienti. (altro…)
Autismo: ossitocina e vasopressina aiutano a socializzare
L’autismo colpisce più persone di quanto si pensi. Questo disturbo della funzione cerebrale si manifesta nei piccoli entro i primi tre anni di vita. La ricerca sta cercando di scoprirne la causa, ma anche i rimedi per alleviare la condizione di coloro che ne soffrono.
L’ultima scoperta riguarda due ormoni, ossitocina e vasopressina, sembra che allevino i disturbi del comportamento sociale e cognitivo, migliorando la socializzazione degli autistici. (altro…)