Viagra in sala parto

La pillola blu è un alleato delle donne, non solo a letto, per dare una mano al partner: il Viagra entra in sala parto.

Il farmaco conosciuto per il trattamento della disfunzione erettile maschile, potrebbe essere usato in sala parto. Uno studio condotto dalla Guilan University of Medical Sciences (Iran), pubblicato sul Journal of Reproduction and Infertility ha avuto risultato sorprendenti. Il Viagra ridurrebbe il rischio di cesarei d’urgenza e preverrebbe la sofferenza fetale.
Il principio attivo del Viagra, il citrato di sildenafil, agisce dilatando i vasi sanguigni e favorendo il flusso ematico. Il farmaco può avere un impatto anche a livello uterino, oltre che sul pene dell’uomo, migliorando il flusso sanguigno verso la placenta durante il travaglio.
“Il Viagra ha effetti su vari tessuti del corpo, non solo sull’apparato genitale maschile”, spiega a Repubblica, la ginecologa Maria Giuseppina Picconeri. L’esperta della Società Italiana della Riproduzione Umana chiarisce: “Aumentando il flusso sanguigno uterino, può prevenire la riduzione dell’ossigeno al feto, evitando così il ricorso a cesarei d’urgenza dovuti a sofferenza fetale”.
La ricerca ha coinvolto 208 donne in travaglio, alle quali è stato somministrato sildenafil o un placebo. I risultati sono stati evodenti: 13 donne del gruppo che ha avuto il Viagra hanno avuto bisogno di un cesareo d’urgenza. In quelle che hanno ricevuto un placebo, i cesarei sono stati 27, molti di più.
“I nostri risultati dimostrano che il sildenafil è un’opzione promettente per ridurre la sofferenza fetale e la necessità di cesarei d’urgenza”, sostengono i ricercatori dello studio iraniano. Sanno che ci sarà necessità di ulteriori studi per confermare questi risultati e poter inserire l’uso del Viagra nella pratica clinica standard in sala parto. Non è la prima volta che il sildenafil viene sperimentato in sala parto, era già accaduto nel 2019.
“I numeri devono essere ampliati e serve il coinvolgimento di più centri di ricerca”, afferma Picconeri. “Il sildenafil potrebbe rappresentare una vera opportunità per migliorare la gestione del travaglio e ridurre i rischi, ma è fondamentale valutare con attenzione gli effetti sulle pazienti prima di procedere con l’applicazione su larga scala”.