Remise en forme post parto
Molte neo mamme adottano una remise en forme fulminea nel post parto. Il Prof. Sergio Noviello, medico e chirurgo estetico, direttore sanitario di Sergio Noviello Cosmetic Surgery & BAT Centre, a Io Donna, sugli interventi più richiesti dalle donne che hanno messo al mondo un bebè rivela: “Mastoplastica additiva e mastopessi per restituire tonicità al seno dopo l’allattamento e l’addominoplastica che, insieme alla liposcultura a fianchi e cosce, rimodella”.
Ma non bisogna per forza ricorrere a rimedi così radicali. Ci può essere una remise en forme molto più ‘dolce’ nel post parto. “Si tratta di cicli di trattamenti che consentono di abbinare diverse tecnologie e metodiche innovative. Combinate insieme e alternate aiutano a rigenerare la cute, rimodellando il corpo e attenuando ritenzione idrica e cellulite”, spiega l’esperto.
“Per attenuare le smagliature si alternano trattamenti iniettivi a base di silicio organico, oligoelementi stimolanti della matrice dermica, acido ialuronico con fattori di crescita, antiossidanti, vitamine. Inoltre si effettuano peeling con acidi salicilico, glicolico e lattico da modulare in base alla situazione iniziale”, continua il dottore.
“Per la tonicità epidermica si attuano diversi protocolli a base di oligopeptidi. Queste procedure devono essere valutate in base allo stato di salute della paziente e del bambino e sempre nel rispetto di adeguate tempistiche. Per questo le consigliamo a fine allattamento”, chiarisce ancora il professore.
Questo tipo di trattamenti possono essere usati pure per altro, sottolinea Sergio Noviello: “Sì perché aiutano in generale perdere peso sciogliendo gli accumuli di grasso. Esistono infatti molte soluzioni che possono essere diversificate e che consistono in cicli iniettivi a base di sostanze sciogli-grasso oppure di trattamenti ambulatoriali molto veloci come la laserlipolisi, indicata per adiposità localizzate su fianchi, addome, glutei, ginocchia, braccia, e la cellulisi per l’eliminazione della pelle a buccia d’arancia”.
Igiene intima post parto
L’igiene intima deve essere sempre perfetta, nel post parto ci vuole qualche attenzione in più soprattutto con episiotomia. E’ necessario usare prodotti delicati, che rispettino il PH fisiologico delle mucose. Per far si che le ferite causate da eventuali lacerazionbi o pepisiotomia guariscano prima, si può ricorrere a una soluzione a base di acqua e tintura madre di calendula. Se ci sono dolori li si può alleviare con lavaggi con acqua fredda o ghiaccio.
L’igiene intima post parto va fatta almeno due volte al giorno, la mattina e la sera. I movimenti devono andare dalla vagina verso l’ano e non l’inverso, così che eventuali batteri della zona fecale non arrivino nella zona genitale. In caso di sudorazioni o perdite, sciacquarsi anche altre volte usando acqua tiepida.
L’igiene intima post parto deve proseguire asciugandosi con un asciugamano o telo pulito in cotone. Anche la biancheria che si indossa deve essere sempre pulita e soprattutto asciutta: niente umidità. I saponi liquidi, come detto extra delicati, sono meglio di quelli solidi perché più igienici.
Se, a causa della episiotomia, sono presenti perdite di sangue, usare gli assorbenti, che vanno cambiati ogni 3 o 4 ore, così da non incorrere in infezioni e far sì che la ferita guarisca in fretta.
Molte si domandano come scegliere il detergente giusto. Ricordate che quelli troppo aggressivi, solitamente, fanno molta schiuma. Quelli, invece, con PH neutro, sono estremamente meno ‘schimosi’. Preferite sempre quelli ad azione lenitiva, privi di profumi, coloranti, tensioattivi. Cìiedete consiglio in farmacia, sapranno indicarvi i migliori. EuPhidra AmidoMio è tra i più buoni, come anche Helan, Alkagin lenitivo, Saugella Lavanda di Attiva ad azione detergente o lo Zuccari gel intimo ultradelicato, tanto per citarne alcuni.
Maternità: lavoro da casa
Finite le vacanze si torna alla routine. Per una neomamma, nel post parto, tornare al lavoro non è semplice, ma da casa potrebbe essere l’ideale. Così da poter gestire la maternità al meglio.
La pandemia ha insegnato a tutti che il lavoro da casa è ottimale e offre tanti vantaggi. La flessibilità degli orari, quando possibile, e il poter conciliare la vita professionale con quella famigliare sono in cima alla lista. In questo modo la maternità viene tutelata maggiormente. Ma anche il lavoro da casa, sebbene più elastico, deve essere gestito bene.
Per non far precipitare la propria carriera e avere una corretta maternità è bene organizzarsi. E’ necessario programmare la professione, magari stando al computer quando i piccoli sono a scuola o sono impegnati in attività sportive. Se si ha un neonato, e lo dico con esperienza, perché è quel che è accaduto a me, lo si riesce a programmare ancora meglio, dato che il bebè ha bisogni più basici rispetto a un bambino più grande.
Se pure il vostro compagno lavora da casa, potrete dividervi i turni. Se uno lavora da casa, l’altro sta col bimbo. Se non è possibile, si può chiedere una mano ai parenti più prossimi: i nonni su tutti.
L’errore più grande è che, dato che si produce dalla propria abitazione, non esitano più orari certi e si abbattano i paletti. Questo non è possibile. Quando le ore di lavoro, concordate, sono finite, si sta coi propri cari, senza ulteriori ingerenze. E questo vale anche per il proprio benessere psicofisico: è importante conservare dei momenti per rilassarsi, fare attività fisica, uscire con i figli, fare shopping. La maternità ne trarrà sicuramente beneficio, come anche la professione.
Post-partum: “Orgogliosa del mio corpo”
Il suo è un post-partum sereno. Lindsay Lohan lancia un bel messaggio via social. Pubblica la prima foto dopo aver dato alla luce il suo bebè e sottolinea: “Orgogliosa del mio corpo”.
La 37enne decide di mostrarsi per la prima volta post partum: solo due settimane fa è diventata mamma, ha dato alla luce a Dubai il suo primo figlio, Luai (dall’arabo ‘protettore’), fortemente voluto con il marito, il finanziere Bader Shammas. “Sono una mamma post partum”, scrive.
L’attrice disintegra il tabù del post parto. “Orgogliosa del mio corpo”, fa sapere, nonostante i segni lasciati dalla gravidanza.
La Lohan pubblica sul suo profilo Instagram una foto in cui appare acqua e sapone e senza filtri. “Sono così orgogliosa di cosa è stato capace di fare il mio corpo nei mesi nella gravidanza e anche adesso che si sta riprendendo”, scrive Lindsay. E aggiunge: “Avere un figlio è la gioia più grande”. “La mia mise quotidiana è la biancheria post partum”, sottolinea ancora nel post. Poi si lascia andare a una citazione dal film in cui è stato protagonista, Mean Girls: “Non sono una mamma normale, sono una mamma post partum“.
In un’intervista a People, la madre Dina Lohan aveva spiegato che Lindsay ha sempre desiderato con tutta se stessa di essere madre. Nel 2014 la star ha avuto un doloroso aborto spontaneo per motivi di salute.
Post parto: “Fisico che non mi appartiene”
Nei giorni scorsi si è molto parlato della showgirl venezuelana Mariana Rodriguez. Salita in passerella a 3 mesi dal post parto, ha sfilato con le sue forme più morbide indossando costumi per Pin-Up Stars, brand leader nel mondo dell’abbigliamento beachwear, a Firenze, a Fortezza da Basso. La 32enne, a caldo, in un post, ha poi confessato candidamente di averlo fatto con orgoglio, anche se, parole sue, all’inizio ha provato vergogna per la pancia e le smagliature. “Un fisico che non mi appartiene”, ha detto.
Mariana si è sentita ‘diversa’, eppure il suo messaggio è assolutamente positivo: alla fine ha accettato, infischiandosene del suo imbarazzo, sentendosi libera di mostrarsi, non seguendo un canone sbagliato di perfezione, lanciando così un messaggio di body positivity importante.
La Rodriguez ha semplicemente esternato un sentimento che è comune in tante donne. Nel post parto sono molte a pensare: “Questo è un fisico che non mi appartiene”. Ma non è così: il corpo ritornerà quello di un tempo e se non sarà proprio lo stesso, non importa. E’ la nostra stabilità interiore a essere importante. Siamo speciali, anche con un po’ di pancia in più e le smagliature. Perché la perfezione, figlia di stereotipi sorpassati, di modelli sbagliati, creati con filtri ad hoc sui social, non esiste.
“OMG! Sono al mio 3° mese di post parto, ritornare alle passerelle con un fisico che sinceramente sento che NON mi appartiene e di fare una sfilata con le modelle più gnocche, con i fisici più belli che ha l’Italia mi ha messo ha dura prova di soggezione – ha rivelato Mariana su Instagram – Soprattutto nel momento di fare ‘fitting’. Non lo nego. Vi confesso che ho provato vergogna a mostrare la mia pancia piena di smagliature e non in forma”.
“Ma, nonostante tutto questo, mi sono detta: ‘Ma a me che mi frega, nella vita tutto è questione di attitudine’. – ha poi aggiunto la sudamericana – Ho indossato il mio migliore sorriso ed anche la mia vibrazione più alta per fare la passerella più bella di sempre. GRAZIE Pin-Up Stars perché mi sono sentita grata e molto emozionata di rivedere a tutti… Vi voglio bene ragazzi”. Ha cancellato le sue paure: questo fisico le appartiene in questo momento della sua vita e orgogliosamente lo ha mostrato a tutti. Questo è il corpo di una donna divenuta madre di Noa il 6 aprile scorso.
Fisioterapia post-parto
La fisioterapia post-parto serve per ridurre la diastasi addominale, che colpisce circa il 30% delle mamme. La dott.ssa Alessandra Russo, fisioterapista presso gli ambulatori Humanitas Medical Care De Angeli a Milano, Arese e Domodossola, spiega come può aiutare.
I medici classificano la diastasi in tre stadi: lieve (inferiore a 3 cm); moderata (tra 3 e 5 cm); grave (maggiore di 5 cm). Il problema non è solo estetico. Può portare a mal di schiena, dorsale o lombare , ernia ombelicale e/o ernia epigastrica, gonfiore addominale, disturbi della digestione, sensazione di pesantezza nella zona pelvica, alterazioni della postura in iperlordosi.
Gli esperti effettuano la fisioterapia post-parto, come spiega l’esperta, con approccio conservativo solitamente in caso di diastasi inferiore ai 3 cm e/o nel caso in cui per diversi motivi si escluda la possibilità di un intervento chirurgico. Consiste in un programma riabilitativo finalizzato a rinforzare i muscoli del pavimento pelvico e del trasverso addominale. Prevede quindi l’insegnamento di esercizi di respirazione, esercizi posturali, esercizi di rinforzo della muscolatura addominale mediante l’utilizzo di esercizi ipopressivi ed infine esercizi di rinforzo dei muscoli del pavimento pelvico. Obiettivo finale del percorso è ridurre la diastasi di lieve entità e soprattutto di risolvere la sintomatologia dolorosa.
“In caso invece venga valutato l’intervento chirurgico è bene che questo percorso sia comunque associato anche ad un percorso fisioterapico. Nel pre intervento l’obiettivo sarà migliorare la consapevolezza e la capacità di reclutamento della muscolatura addominale. Nel post si interverrà nella risoluzione del drenaggio dei liquidi, nel trattamento della cicatrice chirurgica e nella rieducazione e rinforzo della muscolatura”, chiarisce.
“Di norma la separazione dei muscoli addominali si risolve spontaneamente dopo 8- 12 mesi dal parto. Quando la distanza tra le due fasce muscolari è superiore ai 2,5 cm e non si risolve fisiologicamente entro i 12 mesi, si parla di diastasi. E’ importante quindi rivolgersi prontamente ad un fisioterapista che effettuerà una prima valutazione e consiglierà poi il percorso da intraprendere”, sottolinea ancora. La fisioterapia post-parto è assolutamente basilare in caso di diastasi.
Parto: calendario lunare
La Luna influenza davvero il parto? O il carattere del bebè? Non vi è alcuna certezza, ma c’è chi ci crede e infatti segue il calendario lunare per avere il proprio bambino. “Molti credono che ci sia un picco di nascite quando la Luna è piena o quando è crescente. La credenza nasce proprio dall’influenza della Luna sulle maree. Il bambino è infatti immerso nel liquido amniotico che, al pari dell’acqua nel mare, dovrebbe essere attratto dalla gravità lunare”, spiega Lorenzo Montali, docente di psicologia sociale ed esperto di leggende metropolitane e rappresentazione della scienza e della tecnologia dell’Università Milano-Bicocca, pure vicepresidente del Cicap, Comitato Italiano per il controllo delle affermazioni sulle pseudoscienze a Nostro Figlio.
Consultare il calendario lunare per capire la data del parto può, del resto, essere per alcune basilare, per altre una semplice curiosità. Dato che è già luglio, è ovvio che lo si dovrà considerare da qui a fine anno, perciò dal settimo mese di questo 2023 in poi.
Ecco il calendario lunare in cui ci saranno le prossime lune piene, in questo modo lo si potrà confrontarlo con la data presunta del parto e divertirsi a fare i calcoli:
- martedì 1 agosto ( Superluna ) alle ore 20:33 sotto il segno dell’Acquario. Con una distanza di 363.815 km, avrà il soprannome di Luna dello storione;
- giovedì 31 agosto ( Superluna ) alle ore 03:37 sotto il segno dei Pesci. Con una distanza di 363.667 km, avrà il soprannome di Luna Blu;
- venerdì 29 settembre alle ore 11:58 sotto il segno dell’Ariete. Con una distanza di 367.076 km, avrà il soprannome di Luna del Raccolto;
- sabato 28 ottobre alle ore 22:24 sotto il segno del Toro. Con una distanza di 373.820 km, avrà il soprannome di Luna del Cacciatore;
- lunedì 27 novembre alle ore 12:02 sotto il segno dei Gemelli. Con una distanza di 382.960 km, avrà il soprannome di Luna del Castoro;
- mercoledì 27 dicembre alle ore 01:33 sotto il segno del Cancro. Con una distanza di 392.696 km, avrà il soprannome di Luna delle lunghe notti.
Rapporti dolorosi post parto
I rapporti post parto possono essere dolorosi. Il motivo è semplice. L’ovaio, soprattutto se si allatta al seno, non produce gli ormoni responsabili del buon stato nutritivo della mucosa vaginale. La mucosa in questione vive di estrogeni. Se non li riceve dalla placenta e dall’ovaio, perde l’elasticità e morbidezza usuali e i rapporti così sono dolorosi, fanno male.
Come risolvere il problema dei rapporti intimi col proprio partner che diventano dolorosi nel post parto? Esistono creme da applicare in vagina. Secondo gli esperti le possono usare anche le donne che stanno allattando il bebè. E’ sufficiente parlare col proprio medico di fiducia per capire qual è la più adatta.
I rapporti dolorosi nei casi più gravi possono anche dipendere da dispareunia post parto, dovuto alla cicatrizzazione dell’episiotomia, il taglio che viene fatto nella mucosa vaginale e nel muscolo elevatore dell’ano per favorire l’uscita del bambino per via vaginale.
Può aiutare un automassaggio con un gel a base di aliamidi, o con olio di iperico, applicato in vagina e sulla vulva con massaggi locali di 4-5 minuti, due o tre volte al giorno. Non dimenticate un’igiene intima accurata, con saponi a base di salvia e timo.
Cannule vaginali con gel di palmitoiletanolamide aiutano a ridurre l’infiammazione e la secchezza. Gli estrogeni locali, solo su prescrizione del ginecologo curante, possono ripristinare rapidamente il fisiologico pH vaginale. Si può pensare anche a una fisioterapia riabilitativa che ci dà una mano a ridurre la contrattura muscolare.