Mommy Makeover
Si fa un gran parlare di Mommy Makeover, ma cos’è? Con il termine ‘mommy makeover’ ci si riferisce a tutta quella combinazione di interventi estetici che aiutano la donna, nel caso si presentassero problematiche particolari, al recupero della forma fisica pre-parto. In particolare a quelle operazioni che vanno a ridefinire le due zone che subisconoi maggiori cambiamenti: seno e addome.
Alcune donne dopo aver messo al mondo un bebè, dopo aver perso peso, notano flaccidità cutanea addominale o un seno svuotato e cadente. Ecco, il Mommy Makeover ti dà la soluzione per avere la silhouette agognata.
L’addominoplastica è uno degli interventi: rimuove e l’eccesso di pelle e tessuto adiposo dall’addome, ripristinando la tonicità e la forma della pancia. Questa operazione risulta molto utile per andare a correggere, se presente, la diastasi addominale.
Il lifting del seno è l’altro intervento. E’ consigliabile aspettare, prima di farlo, almeno 6 mesi dopo l’allattamento. Se è semplicemente svuotato, ma ha ancora una buona forma, il chirurgo può decidere per una semplice mastoplastica additiva. Se invece è molto cadente, allora contestualmente andrà fatta anche una mastopessi, ovvero un’operazione di ‘risalita’.
Se fosse necessario rimuovere eccesso di grasso accumulato su fianchi o cosce o braccia, si fa la liposuzione: tramite l’inserimento di sottili cannule attraverso piccole incisioni nella pelle viene aspirato il tessuto adiposo in eccesso.
C’è anche la labioplastica, che corregge eventuali cambiamenti che possono esserci dopo una gravidanza e un parto nell’organo genitale femminile. Anche questo potrebbe regalare più autostima nella paziente.
Microbiota da madre a figlio anche con cesareo
Il microbiota può passare da madre a figlio anche con il parto cesareo, un nuovo studio lo dimostra. La ricerca, pubblicata su Cell Host & Microbe sottolinea come il trasferimento del microbiota intestinale sia possibile anche con parto cesareo. Dimostra anche come i batteri “buoni” siano associati allo sviluppo del sistema immunitario del neonato.
Yan He, ricercatore presso la Southern Medical University di Guangzhou in Cina, con il suo team per lo studio ha fatto un esperimento. Ha strofinato labbra, pelle e mani di 32 bambini nati con taglio cesareo utilizzando una garza imbevuta del liquido vaginale delle mamme , mentre ad altri 36 neonati , sempre ventui al mondo con cesareo, è stato fatto lo stesso ma utilizzando una garza imbevuta di soluzione fisiologica. Il risultato è stato sorprendente.
A sei settimane dalla nascita, i neonati che avevano ricevuto il microbiota materno con la garza imbevuta avevano una percentuale maggiore di batteri intestinali rispetto agli altri. Questo ha dato la conferma che i ricercatori volevano: i batteri vaginali materni avevano raggiunto e colonizzato l’intestino dei bambini che avevano condizioni di microbiota paragonabili ai neonati nati per via vaginale. Il microbiota era passato da madre a figlio anche con il parto cesareo.
La ricerca non si è fermata a questo. Gli esperti hanno cercato anche di valutare il neurosviluppo di questi bambini a 3 e a 6 mesi dalla nascita. Si è notato come le capacità di emettere semplici suoni e eseguire piccoli movimenti dei piccoli fossero più sviluppate nei bambini che avevano ricevuto il microbiota materno rispetto agli altri. “Non sappiamo esattamente in che modo i batteri intestinali influenzino il neurosviluppo. Ma ci sono prove indirette che mostrano che alcuni metaboliti microbici sono correlati alle condizioni di sviluppo. Speriamo che questo studio possa fornire indicazioni per la ricerca. In particolare vogliamo indagare se il microbiota vaginale materno è in grado di ridurre il rischio di disturbi del neurosviluppo nei bambini. Parlo dei disturbi da deficit di attenzione, iperattività e disabilità intellettive”, sottolinea Yan He. Da madre a figlio: il microbiota è molto importante.
Post parto: esercizio fisico e pavimento pelvico
Nel post parto la ripresa dell’esercizio fisico e il controllo del pavimento pelvico sono correlati. Questo per una semplice ragione: esistono dei fattori a rischio. Quali? Aver dato alla luce un bebè che pesi 4 chilogrammi o pi. Si può in caso aver avuto un parto con applicazione della ventosa o l’uso della manovra di Kristeller. Si può avere una cicatrice da episiotomia.
Nel post parto, perciò, esercizio fisico e pavimento pelvico solo collegati, perché lo sviluppo di eventuali disfunzioni di quest’ultimo potrebbero arrecare problemi. Si potrebbe scegliere di fare un’attività ancora prematura, non adatta al momento, che andrebbe a peggiorare la muscolatura pelvica, tra le più deboli.
Esercizio fisico e pavimento pelvico, quindi, nel post parto, devono procedere di comune accordo. Se volete cimentarvi nella camminata, per tornare in forma, fatelo gradualmente. Tra i 6 e i 12 mesi dopo il parto, se vorrete tornare a fare sport ad alta intensità, con salti e sollevamento pesi, è opportuna una valutazione del pavimento pelvico. L’esercizio ad alto impatto ha il via libera definitivo dopo i 12 mesi dal parto. Queste sono sempre indicazioni generali: chiaramente ogni cosa va rapportata a seconda delle proprie condizioni di salute: la valutazione da fare è sempre soggettiva. Pure Yoga e Pilates possono avere inizialmente delle restrizioni. I corsi possono essere, sì, frequentati, ma con alcuni accorgimenti: in particolare riguardo ad alcuni esercizi dove è importante contrarre la muscolatura pelvica prima dell’esercizio.
Ecografia in sala parto per diagnosi parto distocico
L’ecografia in sala parto è fondamentale per la diagnosi tempestiva di un parto distocico. Un parto distocico, ossia che si allontana dalla fisiologia e in cui possono verificarsi anomalie e difficoltà, incide sul 40% circa dei parti. Ancora oggi, la diagnosi viene fatta attraverso la sola visita ostetrica, come nel 1700, e poche tecnologie sono state approntate per il monitoraggio del travaglio. L’ecografia ha rivoluzionato la semeiotica ostetrica classica e se per decenni il focus prevalente è stato il feto, ossia lo screening delle malformazioni fetali e delle anomalie di crescita fetale, più di recente l’interesse è stato rivolto all’evento Travaglio di Parto. (altro…)
Partorire con la musica
Violenza ostetrica
Quando si lascia sola una madre dopo il parto, si parla di violenza ostetrica. In occasione della Giornata mondiale della Salute mentale materna, la psicoterapeuta Valeria Fiorenza Perris, Clinical Director del servizio di psicologia online Unobravo, mette in guardia dei rischi. “Tutelare le madri significa tutelare il futuro”, dice a Luce!.
La violenza ostetrica coinvolge più del cinquanta per cento delle mamme. “Già dalla gravidanza – spiega la Perris – la donna si trova a vivere profondi stravolgimenti fisici e psicologici. Per questo, il periodo gravidico e postnatale rappresenta per molte un momento di grande fragilità emotiva in cui, spesso, può verificarsi un’alternanza tra felicità e sentimenti ambivalenti, quali dubbi, incertezze, ansie e, persino, paure. Tali sensazioni possono essere difficili da accettare e, se non elaborate correttamente, divenire fattori di rischio per la salute mentale della donna e avere anche importanti implicazioni sulla coppia, sul feto e sull’intero sistema familiare”. (altro…)
Pancera post parto: effetti negativi
Per molte è essenziale, la pancera post parto continua a essere oggetto di discussione. Serve davvero? Questa volta vogliamo parlare degli effetti negativi nell’usarla.
La pancera post parto, come tutti sanno, è pensata per dare sostegno ai muscoli e ai tessuti addominali dopo aver dato alla luce un bebè. I vari studi sono stati spesso discordanti. Chi dice di sì lo fa perché sarebbe un valido supporto per i muscoli addominali, ridurrebbe il dolore post operatorio dovuto al cesareo e permetterebbe un recupero molto più rapido del tono muscolare perché combatte l’effetto ‘pancia molle’, che tutte le donne, neo mamme comprese, odiano. (altro…)
Post parto: accettarsi diverse
Il post parto per tante di noi può essere complesso: è difficile a volte accettarsi diverse. Non tutte le donne, subito dopo aver dato alla luce un figlio, tornano immediatamente come prima. Ma va bene così
Adriana Lima, una dei strepitosi Angeli di Victoria’s Secret, a 8 mesi dalla nascita del suo terzo figlio, mostra ora forme morbide. A 41 anni ha un corpo mutato rispetto a quello del pre-gravidanza. Accettarsi diverse è complicato anche per lei, che però lo fa. A Pepole rivela: “Ogni giorno devo sforzarmi per accettare i cambiamenti. Ogni giorno devo ricordare a me stessa che sono umana e va bene se ogni tanto sono insicura”. (altro…)