Coronavirus: rapporto madre-neonato post parto

L’emergenza Coronavirus mette sotto la lente d’ingrandimento anche il rapporto madre-neonato post parto. Cosa avviene dopo la nascita del bebè?
Il rapporto tra madre-neonato post parto è basilare anche in piena emergenza Coronavirus, ecco perché il Ministero della Salute consiglia di privilegiare la “gestione congiunta di madre e neonato, ai fini di facilitare l’interazione e l’avvio dell’allattamento materno”. Nel caso in cui la mamma abbia sintomi lievi di contagio da Covid-19 gli operatori sanitari possono gestire madre e figlio insieme nella stessa stanza. La donna, chiaramente, dovrà seguire tutte le indicazioni per ridurre al minimo il rischio di contagiare il figlio: lavarsi spesso e bene le mani, indossare una mascherina chirurgica quando allatta. Le stesse precauzioni saranno messe in atto pure nel caso in cui fosse necessario il prelievo meccanico del latte o nel caso in cui si faccia ricorso a latte umano donato. (altro…)
Quarantena: meno male che c’è mia figlia

Non ho mai pensato finora, come sarà capitato a tutti del resto, quanto fossero importanti e basilari cose e azioni che davamo come scontate. Facevano parte della nostra giornata, erano routine. Anzi, alcune di queste ci infastidivano, ci stressavano. Ora ho solo rimpianti. Per chi ama la libertà e detesta gli spazi chiusi è aberrante vivere così. La quarantena diventa quasi una prigionia. Necessaria, però, per il bene comune. (altro…)
Giocare in casa in quarantena

Giocare in casa in quarantena non è sempre facile. Bisogna inventarsi cose sempre diverse, dato che i bimbi si annoiano presto. Le attività possono essere molteplici, basta avere tanta fantasia, quindi non vi angosciate. Rimanete sempre partecipi e positivi per i vostri figli, anche se non è facile e ci sono mille timori e tanto disorientamento. (altro…)
Ansia in gravidanza

L’ansia in gravidanza aumenta sensibilmente ai tempi del Coronavirus. E già normalissimo averla, con la pandemia e il distanziamento sociale diventa una terribile compagna di viaggio. Melissa Pozzo, psicologa e psicoterapeuta presso il consultorio CEMP di Milano e il Centro Analisi di Barzanò (LC) ad Agoravox spiega: “Le donne vivono la gravidanza in solitudine e anche chi sta intorno a loro è preoccupato da qualcosa di diverso rispetto alla gravidanza stessa. E ancora: c’è il rischio che negli ospedali ci sia una certa disumanizzazione dell’assistenza al parto, perché si cerca di mantenere le distanze il più possibile. Questo può anche significare meno informazioni e rassicurazioni sulla gestione del neonato e del post parto”. (altro…)
Coronavirus: indicazioni per donne in gravidanza

Le indicazioni per le donne in gravidanza, racchiuse in un manifesto che sarà distribuito a ginecologi e farmacisti, sono utilissime, data la paura del Coronavirus.
In tre sezioni si chiarisce tutto: la prima dedicata a come proteggersi dal Coronavirus quando si è incinte, la seconda dedicata alle donne in gravidanza e Covid positive. La terza sezione alle neo mamme. (altro…)
Parto in emergenza Coronavirus

Il parto in emergenza Coronavirus è da sole: i papà non possono assistere. “E’ stato limitato moltissimo l’accesso al padre del nascituro e la sua presenza in ospedale, come degli altri visitatori. Anche al momento del parto, la donna è sola, il papà non è ammesso per ora. Ci rendiamo conto che sono misure difficili da comprendere, ma è necessario per evitare la propagazione del virus, seppur involontaria, ai sanitari e da loro alle altre donne in gravidanza”, spiega Giorgio Epicoco, direttore di Ostetricia dell’ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia. (altro…)
Bambini in quarantena

I bambini in quarantena, dopo tanti giorni chiusi in casa, soffrono. Ci sono proposte affinché gli si possa regalare almeno un’ora d’aria al giorno, ma l’emergenza sanitaria viene prima ed è meglio che non si rischino nuovi contagi.
In quarantena, certo, si possono fare tante cose: studiare, seguire le lezioni online, vedere serie tv e film, navigare sul web, anche allenarsi. Ma stare all’aria aperta è un’altra cosa e i bambini stanno cominciando ad avvertire questa mancanza di libertà. (altro…)
Vademecum Unicef bambini Coronavirus

Come parlare ai bambini del Coronavirus. Il vademecum dell’Unicef può aiutare noi genitori. “Con tante informazioni che ascoltiamo ogni giorno è comprensibile che i nostri figli si sentano in ansia. I bambini potrebbero avere difficoltà a capire quello che vedono online o in TV – o che sentono da altre persone – e quindi possono essere particolarmente vulnerabili a sviluppare una sensazione di ansia, stress e tristezza”, spiega Francesco Samengo, Presidente dell’Unicef Italia. (altro…)