Scuola: come non fare tardi

Sappiatelo, i ritardi a scuola di mia figlia sono la maggior parte delle volte colpa mia: come non fare tardi? Ho trovato alcuni trucchi per arrivare al suono della campanella o, udite, udite, anche un po’ prima, ma non troppo.
Arrivare a scuola in orario per Bibi in quinta elementare è diventata una priorità: come non fare tardi, perciò è pure suo interesse.
Per essere a scuola rispettando l’orario (il suo è 8,10) bisogna sapere come non fare tardi. Io, ad esempio, ho anticipato la mia sveglia di 10 minuti: ora, invece che alle 7,00, suona alle 6,50 e non sapete quanta fatica mi costi… (altro…)
Come giocare con i bambini

I piccoli spesso chiedono a noi genitori di giocare con loro. Come giocare con i bambini è importante, soprattutto per sviluppare la loro creatività nel modo migliore e conoscerli meglio.
Il sapere come giocare con i bambini permette pure a mamma e papà di rendere più solido il legame con i figli. Meglio, però, seguire alcuni consigli sul come giocare con i bambini.
E’ fondamentale creare un ambiente favorevole al gioco e lasciare che i bimbi possano decidere come divertirsi con noi adulti, chiaramente senza situazioni di pericolo. Non va bene se si gioca con i pargoletti solo perché obbligati: lo si deve fare con voglia e incoraggiare i bimbi per l’impegno profuso. (altro…)
Bambini in vacanza: vademecum per genitori separati

In estate i bambini devono andare in vacanza, svagarsi, divertirsi, lasciare che il tempo passi senza impegni programmati, stando più tempo con mamma e papà. Un vademecun per genitori serve sempre, ma stavolta si parla di genitori separati, perché è importante, anche se la coppia è scoppiata, che i piccoli non risentano dell’addio.
Come gestire i bambini in vacanza? Per i genitori separati, quelli che hanno l’affidamento congiunto, è sicuramente semplice: il figlioletto in estate, secondo quanto stabilisce la legge, deve trascorrere 15 giorni (o meno nel caso non si fossero le possibilità di avere ferie così lunghe) con la madre e 15 giorni con il padre. (altro…)
Figli: genitori troppo social

I genitori sono troppo social per i figli. Stavolta sono i più piccoli a bacchettare i grandi e non viceversa. Questo deve farci riflettere a lungo. Spesso siamo noi mamme e papà a rimproverare i nostri ragazzi perchè estremamente affascinati dallo smartphone. Invece sono i figli che si lamentano, per i genitori che giudicano troppo social. Incredibile ma vero.
Secondo un nuovo studio condotto dai ricercatori dell’Università di Washington e di quella del Michigan le regole sull’uso di Internet e smartphone che i bambini e i ragazzi vorrebbero fissare per le loro madri e i loro padri sono: essere presenti e mettere il telefono da parte quando si parla, evitare di mandare messaggi alla guida e soprattutto non postare foto sui social network senza permesso. (altro…)
Cibo: porzioni esagerate

Cibo e bambini, un bel dilemma, soprattutto se si pensa che l’80 per cento dei genitori dà ai piccoli porzioni esagerate. Quattro genitori su 5 pensa che non mangino abbastanza, questi i dati emersi da un’indagine condotta dal forum Infant and Toddler in Gran Bretagna che ha redatto una guida illustrata che fornisce i consigli per evitare di far ‘ingozzare’ i propri figli.
Il cibo, gli alimenti, chiaramente ci fanno vivere bene, anzi, ci fanno ‘vivere’, ma non serve che le porzioni siano esagerate, soprattutto per quel che riguarda i bambini. (altro…)
Congedo di paternità

Forse non sapete tutto sul congedo di paternità. Qui vorrei chiarirvi alcuni punti essenziali, così che i vostri mariti possano chiederlo se necessario. I figli che nascono sono anche loro…
La legge italiana per quel che riguarda il congedo di paternità prevede, per tutti i papà che hanno un lavoro dipendente, due giorni di astensione obbligatoria dal lavoro, a cui si aggiungono altri due giorni facoltativi. Il congedo obbligatorio deve essere preso entro e non oltre il quinto mese di vita del bambino o, per i figli adottivi, entro cinque mesi dall’ingresso in famiglia del bambino (entro il terzo mese se la mamma è casalinga). Ricordate: i due giorni aggiuntivi spettano al papà solo nel caso in cui la madre rinunci ad altrettanti giorni di congedo, rientrando dalla maternità due giorni prima del termine previsto. (altro…)
Papà in sala parto

Il papà in sala parto oggi è una consuetudine ormai diffusa. Sono sempre di più i papà che decidono di stare in sala parto e assistere alla nascita del figlio. I padri sono divenuti figure importantissime in un momento unico della loro vita, sono importanti soprattutto per le mamme. In sala parto i papà la massaggiano, cercano di rilassarla e rassicurarla, sono una colonna su cui poter contare.
Prima di far entrare i papà in sala parto è opportuno frequentino un corso pre-parto, così da essere preparati, senza correre il rischio di sentirsi inadeguati. Durante il momento del parto ogni donna vuole essere confortata in modo diverso. C’è che non ama essere accarezzata e preferisce una vicinanza solo emotiva, c’è chi invece desidera il contatto attraverso, appunto coccole, massaggi e baci, ma l’uomo di casa riuscirà a renderla felice. (altro…)
Babywearing

Il babywearing è sempre più cool, sempre più genitori scelgono di portare a spasso i propri bimbi senza passeggini e carrozzine al seguito. Permette di vivere più a fondo accanto al propri piccoli grazie ad apposite fasce o a supporti strutturati tipo il marsupio.
Con il babywearing il bambino si sente più protetto e sicuro e le mamme e i papà possono muoversi più liberamente. Molti riescono grazie al babywearing a risolvere persino i problemi legati alle colichette dei figli.
Scegliete la fascia porta bebè più adatta a voi e al vostro bambino e pensate a tutti i vantaggi del babywearing. (altro…)