Gravidanza dopo cesareo
La gravidanza dopo un cesareo causa ad alcune donne un po’ di preoccupazione. La Dottoressa Daniela Galliano, specializzata in Ginecologia e Ostetricia, chiarisce in merito alla questione.
La responsabile del centro Procreazione medicalmente assistita di Ivi Roma all’Adnkronos spiega: “Una gravidanza dopo un taglio cesareo è un’esperienza che può essere sia emozionante che preoccupante, perché dopo un parto cesareo è normale chiedersi quanto tempo attendere prima di ricercare una nuova gravidanza. In generale, gli specialisti consigliano di aspettare almeno 12-18 mesi prima di un nuovo concepimento. In ogni caso, è importante consultarsi sempre con il proprio medico per avere una valutazione personalizzata in base alla situazione specifica”.
Per l’esperta ci sono alcuni fattori da considerare se si pensa a una gravidanza dopo un cesareo:
- L’indicazione del taglio cesareo nella precedente gravidanza;
- Il tipo dell’incisione chirurgica praticata;
- Preoccupazione della futura partoriente;
- Lo stato di salute generale;
- Precedenti parti naturali;
- Eventuale necessità di induzione o, al contrario, travaglio iniziato in anticipo;
- Peso della madre;
- Peso del bambino.
“C’è ancora grande discussione in merito alla possibilità di partorire naturalmente dopo un taglio cesareo – spiega la dottoressa – opzione chiamata VBAC (vaginal birth after caesarean). Ogni caso ha una storia a sé, e per questo è sempre consigliato confrontarsi con il proprio medico per valutare attentamente i rischi e i benefici in ogni singola opzione”.
“Tuttavia – conclude la direttrice di Ivi Roma -, ricorda che ogni esperienza di maternità è diversa, ogni donna è diversa e potrebbe essere necessario un tempo diverso per recuperare completamente. Prendersi cura di sé stessa e del proprio bambino, seguire le indicazioni del medico è indubbiamente un buon modo per prepararsi a questa nuova avventura. Le nostre cliniche sono all’avanguardia (oltre che per la Pma, ndr), anche nei trattamenti diretti alla preservazione della fertilità, ed in particolare nel prelievo e conservazione degli ovuli per l’uso in futuro in modo tale da poter decidere il momento più adeguato per avere figli non riducendo le probabilità di una gravidanza”.
Microbiota da madre a figlio anche con cesareo
Il microbiota può passare da madre a figlio anche con il parto cesareo, un nuovo studio lo dimostra. La ricerca, pubblicata su Cell Host & Microbe sottolinea come il trasferimento del microbiota intestinale sia possibile anche con parto cesareo. Dimostra anche come i batteri “buoni” siano associati allo sviluppo del sistema immunitario del neonato.
Yan He, ricercatore presso la Southern Medical University di Guangzhou in Cina, con il suo team per lo studio ha fatto un esperimento. Ha strofinato labbra, pelle e mani di 32 bambini nati con taglio cesareo utilizzando una garza imbevuta del liquido vaginale delle mamme , mentre ad altri 36 neonati , sempre ventui al mondo con cesareo, è stato fatto lo stesso ma utilizzando una garza imbevuta di soluzione fisiologica. Il risultato è stato sorprendente.
A sei settimane dalla nascita, i neonati che avevano ricevuto il microbiota materno con la garza imbevuta avevano una percentuale maggiore di batteri intestinali rispetto agli altri. Questo ha dato la conferma che i ricercatori volevano: i batteri vaginali materni avevano raggiunto e colonizzato l’intestino dei bambini che avevano condizioni di microbiota paragonabili ai neonati nati per via vaginale. Il microbiota era passato da madre a figlio anche con il parto cesareo.
La ricerca non si è fermata a questo. Gli esperti hanno cercato anche di valutare il neurosviluppo di questi bambini a 3 e a 6 mesi dalla nascita. Si è notato come le capacità di emettere semplici suoni e eseguire piccoli movimenti dei piccoli fossero più sviluppate nei bambini che avevano ricevuto il microbiota materno rispetto agli altri. “Non sappiamo esattamente in che modo i batteri intestinali influenzino il neurosviluppo. Ma ci sono prove indirette che mostrano che alcuni metaboliti microbici sono correlati alle condizioni di sviluppo. Speriamo che questo studio possa fornire indicazioni per la ricerca. In particolare vogliamo indagare se il microbiota vaginale materno è in grado di ridurre il rischio di disturbi del neurosviluppo nei bambini. Parlo dei disturbi da deficit di attenzione, iperattività e disabilità intellettive”, sottolinea Yan He. Da madre a figlio: il microbiota è molto importante.