Articoli taggati come ‘ricerca’

Super papà

Mar 16
Scritto da Annamaria avatar

I padri sono sempre più super papà, più presenti nella vita dei figli, così si dice. Ed è davvero un bel messaggio in vista della loro festa, il 19 marzo.

Essere un super papà non è poi così difficile, anche se bisogna fare attenzione allo stress che potrebbe danneggiare lo sviluppo della prole.

La figura del papà italiano “è molto cambiata negli ultimi decenni, si tratta soprattutto di una modificazione dovuta allo sforzo che richiede ricoprire tale ruolo”, afferma Paola Vinciguerra, psicoterapeuta e Presidente dell’Associazione Europea Disturbi da Attacchi di Panico Eurodap all’Ansa. “Si potrebbe dire che un tempo i padri figuravano come più duri e responsabilizzanti – sottolinea l’esperta – meno comunicativi, meno attenti e partecipativi con lo scopo di preparare i figli alla dura vita che si prospettava loro; i papà d’oggi invece risultano più protettivi e sacrifichevoli nei confronti dei propri pargoli, impiegano molto tempo ed energie per garantire alla propria famiglia la propria presenza e il benessere; ma il tutto può arrivare a stremarli. La colpa è dello stress”. (altro…)

Gravidanza: olio di pesce riduce allergie bambini

Mar 11
Scritto da Annamaria avatar

In gravidanza l’assunzione di olio di pesce riduce il rischio allergie nei bambini che verranno al mondo. Le donne incinte che prendono omega 3 a partire dalla 20a settimana di gestazione e poi continuano per primi 4 mesi di allattamento possono ridurlo del 30% nei loro pargoletti.. E’ quanto emerge da uno studio realizzato dall’Imperial College di Londra e finanziato dalla Food Standards Agency, che ha coinvolto circa un milione e mezzo di persone. La ricerca ha messo in evidenza che le circa 15mila donne in gravidanza esaminate, assumevano quotidianamente una capsula di olio di pesce, contenente un’importante fonte di acidi grassi tipo omega 3: questo riduce il rischio allergie nei bambini. (altro…)

Mamme, un figlio costa 11 anni in meno

Feb 28
Scritto da Annamaria avatar

Mamme per sempre, mamme felici, mamme contente di essere madri, ma sappiate che secondo una ricerca fare un figlio costa 11 anni in meno di vita. Lo studio ha scoperto che il mettere al mondo un bambino danneggia i telomeri, responsabili dell’invecchiamento. E così, pur sempre colme di gioia, ci spaventiamo un po’…

Un figlio costa 11 anni in meno alle mamme. Lo studio pubblicato su Human Reproduction è stato realizzato da un team di studiosi della George Mason University, capitanato da Anna Pollack. La scoperta è stata strabiliante: quando una donna diventa madre i suoi telomeri (la parte finale di un cromosoma che protegge lo stesso dal deterioramento) si accorciano del 4,2%. In questo modo si danneggiano le parti responsabili dell’invecchiamento, l’invecchiamento non rallenta e si rischierebbe così di morire prima. Secondo gli studiosi quindi un figlio costa alle mamme 11 anni in meno, con un’incidenza addirittura maggiore se si fuma e c’è  l’obesità. (altro…)

Bambini sempre più insonni

Feb 23
Scritto da Annamaria avatar

I bambini sono sempre più insonni. Dormono troppo poco ed è un problema. Anche mia figlia, presa tra gli impegni scolastici e la danza, tende ad andare a letto tardi. Ha solo 11 anni e, cosa ben più grave, lo ha sempre fatto. Raramente dorme quelle 10/12 ore necessarie a ogni piccolo in fase di crescita.

Sono sempre più insonni i bambini ed è allarme rosso. Lo sottolinea uno studio condotto nella Asl Rm 4 (Civitavecchia) che ha fornito i primi numeri. La ricerca coordinata dal professor Pierluigi D’Innocenti presidente di Assirem (Associazione Scientifica Italiana no profit per la Ricerca e l’Educazione nella Medicina del Sonno) nata nel 2013, ha interessato ottocento bambini di otto anni e i loro genitori: ben il 47% di loro, cioè 376, non dorme a sufficienza. “Si tratta di un dato estremamente preoccupante – spiega il professor D’innocenti – poiché dormire poco ha forti implicazioni con la crescita fisica e mentale, infatti durante il sonno l’organismo libera gli ormoni indispensabili per la crescita”. (altro…)

In gravidanza: baby brain

Gen 23
Scritto da Annamaria avatar

In gravidanza il baby brain esiste. Il cosiddetto ‘baby brain‘ è una situazione mentale molto offuscata per chi è in gravidanza, di solito si accompagna con vuoti di memoria, difficoltà nel parlare e anche nello scrivere e una sensazione di annebbiamento nei casi più acuti.

La tendenza a dimenticare le cose, le difficoltà di attenzione del baby brain in gravidanza sarebbe reale. Quattro donne incinte su cinque riferiscono di averla avuta pur non producendo effetti profondi sulla quotidianità. Questo secondo uno studio della Deakin University di Melbourne, pubblicato sul Medical Journal of Australia. (altro…)

Canto contro depressione post-partum

Gen 20
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Il canto aiuta le donne a sconfiggere la depressione post-partum, lo sostiene uno studio di ricercatori dell’University College London pubblicato sul British Journal of Psychiatry. Va ‘contro‘ la malattia e vi si oppone, dà una mano a migliorare.

Il canto contro la depressione post-partum, perché da sempre cantare allevia i dolori dell’animo umano ed è così pure per le neomamme. Le donne coinvolte nelle sessioni di canto di gruppo con i loro bimbi per lo studio sono effettivamente migliorate: da qui la conclusione, il canto ottimo contro la depressione post-partum. (altro…)

Mangiare la placenta non serve

Dic 02
Scritto da Annamaria avatar

Ormai è un trend tra tutte le vippissime, eppure una ricerca dice che è inutile: mangiare la placenta non serve. E’, appunto, una tendenza da star, ma di benefici pare proprio che non ce ne siano.

Tenetelo bene a mente: mangiare la placenta dopo che si è partorito non serve. Lo studio arriva dall’Università Nevada di Las Vegas e mostra nero su bianco come l’assunzione di capsule di placenta, in voga fra le celebrity, non porti alcun effetto benefico degno di nota. Mangiare la placenta, insomma, non serve, ha un effetto impercettibile, per non dire inesistente, sull’umore postpartum, sul legame materno o sull’affaticamento. (altro…)

Tosse bambini

Nov 21
Scritto da Annamaria avatar

La tosse colpisce i bambini spesso. Uno studio condotto dall’AIST, l’Associazione Italiana per lo Studio della Tosse, ha mostrato che nei piccoli che bevono poco l’incidenza è maggiore rispetto agli altri.

La ricerca condotta a Bologna su 400 bambini e ragazzi fra 6 e 14 anni sottolinea che i bambini italiani bevono poco: oltre il 60% dei partecipanti era disidratato. E’ stato pure rilevato che nel corso dell’anno la tosse nei bambini colpisce il 90 per di quelli disidratati contro il 52 per cento di quelli che bevono abbastanza. Gli episodi di tosse nei piccoli che bevono poco sono più frequenti e di maggior durata. Invece una corretta idratazione ha un effetto positivo sempre, anche sui bambini con asma. (altro…)