Parto in casa per la SIN da evitare

Il parto in casa è rischioso. Per la SIN, Società Italiana di Neonatologia, è da evitare. Lo sottolinea ancora una volta, precisando che l’ospedale è il luogo più sicuro dove dare alla luce un bambino.
La scelta di partorire in casa rappresenta lo 0.5-2% dei casi a seconda delle aree geografiche. In Italia non ci sono dati precisi, ma si stimano circa 500 parti all’anno a domicilio o in casa maternità, quindi lo 0,1% dei circa 450.000 nati l’anno. Alcune donne optano per il parto in casa, in una visione più olistica della gravidanza, da vivere in un ambiente più intimo e confortevole, come quello domestico. Da quando è iniziata la diffusione del parto in ospedale, grazie alla costruzione degli stessi durante la metà del secolo scorso, tuttavia, si è considerevolmente ridotta la mortalità e la morbilità materna e neonatale, che attualmente hanno raggiunto in Italia livelli di assoluta eccellenza. (altro…)
Difetti congeniti: manca prevenzione

Ogni anno in Italia nascono circa 25.000 neonati che presentano una malformazione, 480 ogni settimana. Un numero enorme, su cui non si fa ancora abbastanza in termini di prevenzione preconcezionale e di assistenza post natale. I difetti congeniti attualmente sono responsabili di circa il 25% della natimortalità e del 45% della mortalità perinatale e rappresentano nel mondo occidentale la più importante causa di morte nel primo anno di vita. La Società Italiana di Neonatologia (SIN) in occasione della Giornata Mondiale dei Difetti Congeniti, il World Birth Defect Day che si celebra, ormai da cinque anni, il 3 marzo, lancia l’allarme su una questione di grande rilevanza per la sanità pubblica, ma poco conosciuta. (altro…)
Post parto: serve aiuto alle mamme

Nel post parto, spesso, serve aiuto alle mamme, in particolar modo a quelle di neonati prematuri. I fatti di cronaca sempre più frequentemente raccontano di tragedie avvenute proprio perché alcune neomamme si sentono sole. La Società Italiana di Neonatologia (SIN) lancia un appello alle Istituzioni ed ai soggetti coinvolti nell’assistenza materno-infantile. (altro…)
Congedo maternità: necessari almeno 6 mesi

Per il congedo maternità sono necessari almeno 6 mesi, così la pensa la SIN, Società Italiana di Neonatologia.“Il congedo di maternità dovrebbe essere di almeno 6 mesi, per agevolare le donne nel raggiungere il tempo minimo necessario per l’allattamento esclusivo al seno, primo ed ineguagliabile investimento che una madre può donare al proprio figlio”, sottolinea il Presidente della SIN commentando l’emendamento alla Legge di Bilancio 2018 che prevede una riforma del congedo di maternità, consentendo alle donne di poter scegliere di lavorare fino a pochi giorni dal parto, usufruendo dei 5 mesi di congedo ed astenersi dal lavoro esclusivamente dopo il parto. Sposta il problema sulla tutela del neonato e dell’allattamento materno. (altro…)
Bambini: denatalità preoccupante

Settimana europea delle vaccinazioni

Per la settimana europea delle vaccinazioni la Società Italiana di Pediatria (SIP) e la Società Italiana di Neonatologia (SIN) hanno deciso di aprire un filo diretto telefonico per rispondere alle richieste di mamma e papà.
L’iniziativa nasce dall’adesione di SIP e SIN alla Settimana Europea delle Vaccinazioni promossa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (Regione Europea), che si terrà dal 23 al 29 aprile, all’insegna dello slogan “Prevenire, Proteggere, Immunizzare” per contrastare la disinformazione.
Nel corso della settimana, il sito web e la pagina Facebook della SIP saranno dedicati al tema delle vaccinazioni. (altro…)
Assistenza individualizzata per i prematuri

Parlare di assistenza individualizzata per i prematuri è fondamentale. La Società Italiana di Neonatologia (SIN) ribadisce l’importanza di un’adeguata assistenza “individualizzata” per i nati prematuri.
Sono circa 32mila all’anno, secondo una stima della SIN per il 2016, i neonati pretermine in Italia, il 6,7% dei 474.000 nati (Cedap/Istat). Si tratta di quei bambini nati prima della 37a settimana di età gestazionale, che si affacciano al mondo con più difficoltà rispetto ai nati a termine, non avendo ancora maturato del tutto organi e apparati e non essendo ancora pronti ad adattarsi alla vita fuori dal grembo materno. In particolare quelli più piccoli, chiamati “molto pretermine” o “estremamente pretermine”, rispettivamente sotto le 32 o le 28 settimane di gestazione, circa lo 0,9% sempre secondo le stime, risultano i più problematici. (altro…)
Latte materno, un farmaco essenziale

Il latte materno è come un farmaco essenziale. In occasione della settimana dedicata all’allattamento, la Società Italiana di Neonatologia (SIN) ribadisce l’importanza del latte materno, soprattutto per i nati prematuri. E’, appunto, come un farmaco essenziale per il bambino.
“Il latte materno rappresenta la migliore alimentazione possibile per il neonato”. Con queste parole del suo Presidente Mauro Stronati la Società Italiana di Neonatologia (SIN) sostiene ancora una volta la campagna per la promozione dell’allattamento al seno, in occasione della Settimana Mondiale per l’Allattamento Materno. (altro…)