Sindrome da rientro: consigli
La sindrome da rientro non colpisce solo i bambini, ma pure noi adulti. Non neghiamolo! La fine delle vacanze porta sempre un grande scombussolamento in tutti. La Società Italiana di Pediatria regala, come ogni anno, i suoi consigli per far sì che si riesca ad aiutare i piccoli di casa (e, perché no, pure le mamme e i papà).
I sintomi della sindrome da rientro sono chiari: insofferenza, insonnia, iperattività, inappetenza, scontentezza e pianto, il più delle volte senza una ragione ben precisa. I consigli ci danno una mano. Il primo? “La gradualità”, dice Rino Agostiniani, Vicepresidente Società Italiana di Pediatria al Corriere della Sera. “I bambini devono passare dalla vacanza alla vita di tutti i giorni in maniera graduale. In modo da avere il giusto tempo per riabituarsi al ritmo e apprezzare i lati positivi della ripresa delle attività abituali. Il tempo libero va progressivamente ridotto, introducendo in parte attività impegnate, ma conservando alcune buone abitudini delle vacanze. Poca tv, computer e smartphone, ore libere dedicate ad attività da fare insieme all’aria aperta”, spiega.
“Una passeggiata, un po’ di attività fisica, dei giochi con gli amici, aiutano ad accettare la fine delle vacanze, oltre che a mantenere uno stile di vita sano, utile tutto l’anno. Se poi mamma e papà una volta rientrati a casa hanno già ripreso il lavoro, è importante che continuino a fare qualcosa con i propri figli. Una passeggiata, un gioco da tavolo, la lettura di un libro insieme…. Non sarà lo stesso tempo che hanno potuto riservare loro quando erano in vacanza, ma merita ricordare che è più importante il come del quanto”, prosegue l’esperto.
Tra i consigli per sconfiggere la sindrome da rientro ce nè un altro importante: la ripresa immediata dei rapporti con gli amici abituali. E questo, lo dico, è quanto faccio anche io, ormai grandicella. “Incontrarsi con gli amici, condividere le esperienze delle vacanze, riprendere a giocare insieme, renderà più facile il passaggio dalla spensieratezza e libertà della vacanza alla routine della quotidianità”, spiega Agostiniani.
“Attenzione, infine, all’ alimentazione e ai ritmi del sonno. – avverte il pediatra – Al rientro è importante riorganizzare il regime alimentare secondo un ritmo che tenga conto degli imminenti nuovi orari e impegni scolastici. Sarebbe bene riuscire a mantenere le buone abitudini per la prima colazione tipiche della vacanza. Genitori e figli insieme, a tavola, con calma. Purtroppo, invece, durante il resto dell’anno, per fretta e mancanza di tempo, la colazione viene spesso saltata o ridotta al minimo”.
“Anche tornare a ritmi del sonno adeguati alla ripresa della scuola può risultare difficile. In questo caso il consiglio torna ad essere la gradualità: se in vacanza i bambini hanno preso l’abitudine, come solitamente accade, di andare a letto tardi, occorre anticipare un po’ ogni sera l’ora dell’addormentamento”, conclude il medico.