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Linee per la fotoprotezione in età pediatrica

Mar 06
Scritto da Annamaria avatar

La World Health Academy of Dermatology and Pediatrics (WHAD&P), associazione senza fine di lucro, ha riunito a Roma, presso l’Università degli Studi Guglielmo Marconi, un panel di esperti dermatologi e pediatri internazionali. Tutto per fare chiarezza sulla fotoprotezione pediatrica. Ha realizzato un documento condiviso:Linee di indirizzo per la fotoprotezione in età pediatrica. Questo, sulla base delle più recenti evidenze scientifiche, presenta un approccio globale, con gli stili di vita da seguire e i filtri da usare, per garantire efficacia e sicurezza.

linee per fotoprotezione in eta pediatrica
linee per fotoprotezione in eta pediatrica

Quali sono le linee di indirizzo per la fotoprotezione in età pediatrica? Noi genitori dovremmo conoscerle a fondo, per salvaguardare i nostri figli durante l’esposizione al sole.

Ecco qui di seguito le linee di indirizzo per la fotoprotezione in età pediatrica:

• L’esposizione al sole va considerata necessaria per la produzione di vitamina D. Una carenza di Vitamina D si riscontra in Italia e in Europa nel 40-50% della popolazione in età compresa fra 0 e 18 anni. La vitamina D necessaria viene prodotta per l’80% dalla pelle dopo esposizione al sole. L’introduzione con gli alimenti incide solo per il 20% e di questo solo il 40% risulta biodisponibile. Per una produzione ottimale di vitamina D è stato calcolato che sono sufficienti 15 minuti di esposizione al sole del viso e degli arti. Questo sia in estate, che in inverno, 2 o 3 volte alla settimana, non nelle ore centrali del giorno.

• L’incongrua esposizione al sole, specie in età pediatrica, è certamente responsabile non solo dell’invecchiamento cutaneo precoce, ma soprattutto di gravi danni alla salute quali l’insorgenza di carcinomi cutanei (causata dal danno solare cumulativo) e di melanoma cutaneo (causato da ustioni solari ripetute) in soggetti geneticamente predisposti.

  • Per prevenire i tumori cutanei (carcinomi e melanoma) occorre:

a) identificare i soggetti a maggiore rischio 

b)adottare adeguate misure di fotoprotezione finalizzate a prevenire le ustioni solari e limitare la quantità di raggi ultravioletti che raggiungono la pelle nel corso dell’intera vita

c) seguire una dieta ricca di alimenti contenenti antiossidanti (Vitamine C, E, A / Zinco, Selenio, Rame / Polifenoli e Flavonoidi / Carotenoidi / Probiotici).

• La fotoprotezione, specie in età pediatrica, è indispensabile e non può limitarsi alla semplice applicazione di creme solari. E’ una pratica articolata che richiede soprattutto misure protettive non farmacologiche e adeguati stili di vita. Per questo si accolgono le indicazioni contenute nel documento del Gruppo Fotoprotezione della FIMP, denominato COCCO.

• In merito alla potenziale tossicità dei filtri solari, si condividono le preoccupazioni espresse da numerosi e autorevoli autori e da associazioni pediatriche. Molti filtri organici (filtri chimici) contengono sostanze che possono essere assorbite dall’organismo. Producono danni alla salute umana (interferenza endocrina, stimolo della formazione di carcinomi, reazioni allergiche) e possono risultare nocive per l’ambiente marino.

Cautelativamente si consiglia di preferire sempre prodotti solari contenenti molecole inorganiche, soprattutto Ossido di Zinco, stabile e ad ampio spettro, ma non formulato in nanoparticelle o nebulizzato. Possibilmente associato a sostanze naturali con proprietà antiossidanti e immunostimolanti. Si auspica che le autorità sanitarie, italiane ed europee, possano bandire l’impiego delle molecole incriminate e più in generale possano considerare i filtri solari, similmente a quanto avviene negli USA, farmaci e non cosmetici.

• Prima dei 6 mesi di vita i bambini non dovrebbero essere esposti intenzionalmente al sole. Nel caso in cui l’esposizione, anche indiretta, sia inevitabile, si raccomanda di utilizzare indumenti protettivi ed eventualmente applicare creme solari con filtri inorganici.

• In generale, tutti i bambini, quando possibile, dovrebbero soggiornare al riparo dal sole.

• In caso di attività ricreative all’aperto, si dovrebbero utilizzate indumenti protettivi, preferibilmente di colore scuro (i colori scuri riparano più di quelli chiari, i tessuti asciutti più di quelli bagnati). E a trama fitta (denim, poliestere, cotone + poliestere). Meglio ancora indumenti tecnici (Ultraviolet Protection Factor – UPF). È necessario indossare sempre un cappello, meglio se a falde larghe per proteggere anche la parte posteriore del collo e delle orecchie, che resterebbero scoperte con i berretti con visiera. E, quando possibile e se il bambino è consenziente, usate occhiali da sole, perché anche gli occhi possono risentire negativamente dell’esposizione solare prolungata (CE UV 100% o 100 UV 400 nm).

• Quando non si è vestiti è necessario esporsi sempre con gradualità per lasciare alla pelle il tempo di produrre la melanina, che rappresenta una difesa naturale dai raggi solari.

• Evitare di esporsi nelle ore centrali del giorno (dalle 11 alle 16) e nelle altre ore della giornata, alternare esposizioni brevi a periodi di non esposizione.

• In alcune circostanze (attività ricreative all’aperto, soggiorno in spiaggia durante la stagione estiva ecc.), i filtri e gli schermi solari risultano necessari, specie per i bambini con carnagione molto chiara, per evitare le scottature e limitare la quantità di UV che penetrano nella pelle. In tal caso si raccomanda di preferire creme solari contenenti Ossido di Zinco. La quantità giusta è di 2 mg per cm² di superficie corporea (circa 10-15 ml per un bambino di 5 anni), da applicare 30 minuti prima dell’esposizione e da ripetere ogni due ore e dopo il bagno.

• Si raccomanda di evitare prodotti contenenti profumi, preferendo formulazioni resistenti all’acqua (water resistent).

• Se possibile, verificare che il prodotto sia biodegradabile e che il packaging sia eco- sostenibile.

• L’uso della crema solare non deve generare un falso senso di sicurezza. E così indurre ad aumentare i tempi di esposizione. L’arrossamento cutaneo e la sensazione di bruciore che lo accompagna sono i campanelli di allarme estremi. Annunciano che si è superato il limite di sopportazione della propria pelle in quelle condizioni ambientali.

• Alcune malattie dermatologiche (vitiligine, psoriasi, dermatite atopica ecc.) possono beneficiare della esposizione alla luce del sole o di emittenti artificiali. Per la elioterapia si rimanda a quanto indicato sopra. In merito alla fototerapia, consigliata solo dopo i 16 anni di età, si indicano come prioritarie la fototerapia selettiva con UVB-NB (UVB 311 nm. Il laser a eccimeri e UVA-1 355 nm per la vitiligine. UVB-NB e UVA-1 per tutte le altre patologie. La fotochemioterapia (PUVA) è considerata una procedura di secondo livello, da adottare solo in caso di mancato beneficio con le precedenti.

Estate: no ai neonati in spiaggia

Giu 10
Scritto da Annamaria avatar

No ai neonati in spiaggia. In estate niente mare per loro, a cui viene sconsigliato anche l’uso dei filtri solari. Queste le regole suggerite dall’IMI, Intergruppo Melanoma Italiano, per esporre i propri figli al sole in sicurezza.

Non possono stare in spiaggia neppure al riparo sotto l’ombrellone ora che è quasi estate: è un no secco quello rivolto ai neonati. Dai 6 mesi a un anno le mamme e i papà devono usare molta cautela con i loro figlio, portandolo al mare solo nelle prime ore della mattina o in quelle del tardo pomeriggio. (altro…)

Primo sole: proteggere bambini

Mag 29
Scritto da Annamaria avatar

Col bel tempo tutti vogliono prendere il primo sole: ricordatevi però che è opportuno proteggere non solo noi stessi, ma soprattutto i bambini. Bisogna azzerare il rischio scottature ed eritemi.

Il primo sole ci riporta il buonumore dopo un inverno trascorso in casa, ancora di più per colpa della pandemia. I raggi possono fare davvero male all’epidermide dei più piccoli, proteggere i bambini è un imperativo. (altro…)

Scottature da sole bambini: rimedi

Lug 06
Scritto da Annamaria avatar

Le scottature da sole, anche se non dovrebbero mai verificarsi, capitano purtroppo. Quando accade ai bambini è un bel problema: quali sono i rimedi naturali?

I bambini con le scottature da sole stanno parecchio male. Tra i rimedi per i più piccoli c’è l’acua fresca, corrente. Basta bagnare un fazzolettino, di carta o di stoffa e premerlo lievemente sulla scottatura, lasciandolo per un po’ di tempo. Se l’acqua si dovesse asciugare, l’operazione di va ripetuta ancora. L’acqua fresca va usata solo immediatamente dopo la scottatura, non più di due o tre ore dopo. (altro…)

Ondata di calore: come proteggere i bambini

Giu 26
Scritto da Annamaria avatar

La temperatura è altissima in questo giugno. L’ondata di calore può far male: come proteggere i bambini nel migliore dei modi?

Per noi genitori è basilare conoscere come proteggere i bambini da questa super ondata di calore che c’è in Italia, con il termometro che segna 40 gradi. Ma alcuni accorgimenti ci sono, bastano semplici accorgimenti.

Come proteggere i bambini dall’ondata di calore:

Evitate di far uscire vostro figlio a fare sport nelle ore più calde della giornata. (altro…)

Proteggere il bambino dal sole

Giu 20
Scritto da Annamaria avatar

In questi giorni che il caldo è arrivato davvero bisogna aver sempre chiaro come proteggere il proprio bambino dal sole.

Tra le più comuni patologie infantili causate da una cattiva esposizione solare ci sono, come riporta l’Ospedale Bambino Gesù: ustione, che  può essere di I, II e III grado (la più grave); insolazione o ‘colpo di sole’, che si manifesta con un’elevata temperatura corporea, la pelle disidratata, una sudorazione assente, il battito cardiaco accelerato, arrossamento delle zone colpite, mal di testa, nausea, sete; l’eritema solare o ‘scottatura, che è un’infiammazione della pelle dopo una prolungata e non corretta esposizione al sole; la dermatite solare o fotodermatosi, una ipersensibilità della pelle ai raggi solari; discromie (macchie chiare o scure) che compaiono a distanza di tempo; elastosi cutanea (inspessimento o indurimento della pelle), che si nota dopo vario tempo; invecchiamento prematuro della pelle. (altro…)

Abbronzate e sicure in montagna

Nov 27
Scritto da Annamaria avatar

Comincia a fare freddo, sono già molte le famiglie che trascorreranno le vacanze natalizie in montagna. Per noi mamme sempre attente a rimanere in forma, l’abbronzatura rimane un sogno, soprattutto d’inverno, è opportuno, però, proteggersi sempre, in alta quota, sono certa che lo sappiate, ancora con maggiore attenzione. Abbronzate e sicure in montagna, senza paura di arrossamenti, bruciature, odiosissimi eritemi: si può? Certo, basta portare in valigia abbronzanti certificati, senza dimenticarli mai. Ottimi, per giunta, anche per i vostri bambini, perché per loro l’attenzione deve sempre essere massima, chiaramente. (altro…)

Abbronzatura perfetta: regole

Mag 26
Scritto da Annamaria avatar

Eccoci con il sogno ‘abbronzatura perfetta’. Il caldo arriva e tutti vogliamo essere più belli con la tintarella. Ma per esporsi al sole ci sono regole da rispettare, come sottolineano spesso gli esperti.

Le regole per l’abbronzatura perfetta ci mettono al riparo da rischi inutili per la nostra pelle, che va protetta e curata, come spiega accuratamente Elena Mazzola, specialista in Dermatologia e Venereologia, a  PalermoToday. (altro…)