Mamma licenziata
Ho letto qualche tempo fa con interesse il caso della manager che, tornata dopo la maternità, è stata “tradita dall’Azienda“, come dichiarava al Corriere.
Devo dire che la cosa mi intristisce molto, soprattutto perchè sono mamma anche io e so quanti sacrifici devono fare ogni giorno le donne che lavorano ed hanno bimbi. Ovviamente, rientra nel lavoro che considero duro anche quello di casalinga, ma obiettivamente quest’ultimo ha il vantaggio di non portare la mamma fisicamente lontana dai bimbi.
Come sottolineato anche in altri post, io ho “risolto” il problema con il telelavoro, che mi consente comunque di trascorrere molte ore con Passerotto, però obiettivamente il problema di districarsi tra le incombenze lavorative e quelle materne non è di semplice risoluzione. C’è anche da dire che, probabilmente, un colosso come Red Bull, rispetto all’amministratore della piccola azienda artigianale che con la crisi fa fatica a tirar avanti, ha decisamente più possibilità di applicare le regole sociali con più attenzione. (altro…)
Soluzione Mega-box: lui gioca, tu fai altro…
Così, sono corsa ai ripari, con una soluzione che – vi confesso – mi ha cambiato la vita.
Cosè?
Anche se nell’immagine sembra più piccolo, si tratta di un box gigante, composto nella versione base da sei moduli di legno lunghi 1 metro, che mi ha permesso di circoscrivere il suo perimetro e quindi lavorare vicino a lui, senza rischi. (altro…)
Priscilla: ecco chi sono…
Ecco, lo sapevo.
Annamaria, che e’ sempre precisissima, ha creato un precedente, scrivendo un bellissimo post di presentazione .
Ovviamente, io non sono organizzata come lei, puntuale come lei e sempre perfetta come lei. E il mio post lascerà sicuramente a desiderare 🙂
Così, eccovi solo due parole.
Il mio nickname è Priscilla, e sono una mamma in carriera, sì, ma di quelle che lavora da casa per stare accanto al suo Passerotto.
Chiacchierona, pasticciona, espansiva, autoironica e sempre sorridente. Direi che sono così.
Mi occupo di internet da molti anni, volendo dirla tutta Marie Claire nel lontano 1999 mi annoverava tra le 20 donne più rappresentative del web italiano, poi magari pentendosi 🙂 . (altro…)