Travaglio: esame del sangue dirà inizio

Tutte potranno sapere quando si avrà il travaglio: un esame del sangue dirà il suo inizio. E’ quanto emerge da una ricerca dell’Università di Stanford.
Tra un paio di anni sarà realtà: un esame del sangue dirà l’inizio del travaglio di una partoriente. Gli studiosi della Stanford University School of Medicine hanno analizzato, attraverso i segnali immunitari e biologici ricercati nei marcatori del sangue, il tempo in cui la donna incinta sarà prossima a dare alla luce il suo bebè. (altro…)
Parto: una mamma su 5 maltrattata?

Il parto è un momento in cui bisognerebbe sentirsi protette e al sicuro, se una mamma su 5 si è sentita maltrattata non va assolutamente bene.
Eppure una mamma su 5 si è sentita maltrattata nel bel mezzo del parto. Sono circa 1 milione le madri in Italia, “il 21% del totale, che affermano di essere state vittime di una qualche forma di violenza ostetrica, fisica o psicologica, alla loro prima esperienza di maternità”. (altro…)
Induzione al parto

L’induzione al parto quando è necessaria? Vi si ricorre se si sono superate, generalmente, le 40 settimane e non c’è stato alcun sintomo dell’inizio del travaglio, dolori, contrazioni. Non è sempre così, comunque, ci sono anche alcuni casi in cui i medici decidono di procedere con l’induzione al parto anche prima di questa data.
Di solito, però si sceglie per l’induzione al parto se si sono superate le due settimane dalla data presunta del parto. Accade perché la placenta comincia a invecchiare e potrebbe non nutrire più in maniera giusta il bambino. Il peso del bambino, poi, potrebbe cominciare a diventare eccessivo in questo modo aumenterebbe il rischio di complicanze durante il parto e di ricorso a un cesareo. (altro…)
Sintomi parto in arrivo

Quali sono i sintomi del parto in arrivo? Ricordiamoci sempre che la data della cicogna il ginecologo la calcola a partire dal primo giorno dell’ultima mestruazione. Non sempre però il bebè viene al mondo il giorno esatto. In genere la sua venuta al mondo avviene tra la 37° e la 41° settimana di gestazione, quindi può nascere 15 giorni prima o una settimana dopo la data prevista dal ginecologo. In tutto questo tempo ci può essere la rottura improvvisa delle acque o l’inizio delle contrazioni senza alcuna avvisaglia. In altri casi, invece, i sintomi del parto in arrivo mettono sul chi va là le mamme.
I sintomi del parto in arrivo potrebbero precedere di alcuni giorni o addirittura di settimane l’inizio effettivo del travaglio. (altro…)
30 canzoni da ascoltare durante il parto

Quali sono le canzoni da ascoltare durante il parto. Spotify pensa siano 30 e ha fatto una playlist per chi è in dolce attesa e sta per dare alla luce il proprio bebè.
La Birthing Playlist contiene le 30 canzoni da ascoltare durante il parto. “La nuova playlist ufficiale di Spotify comprende brani come ” Under Pressure “, “Dont’ Panic ” dei Coldplay e “Fruits of My Labor” di Lucinda Williams. La playlist rispecchia l’esperienza del parto, partendo da canzoni che sono lente e morbide, passando a quelle dal ritmo forte per quando è il momento di spingere, e concludendo con “Unaccompanied Cello Suite #1” di Bach eseguita dal leggendario Yo-Yo. Ma per i primi attimi in cui le donne incontrano i loro piccoli “, hanno spiegato. (altro…)
Fase dilatante del parto: quanto dura

Quando si partorisce si arriva alla fase dilatante del parto, il travaglio vero e proprio: quanto dura? Varia da donna a donna, anche se tutte vorrebbero sapere con precisione sin dall’inizio quanto dura, così da fare un elettrizzante e sereno conto alla rovescia, purtroppo o per fortuna non è così. Di solito, ma è solo indicativo, la fase dilatante del parto ha una durata media è 6-8 ore per una donna al primo parto e 3-5 ore per una donna che ha già avuto almeno un parto.
Quanto dura la fase dilatante del parto è sicuramente importante, ma sarebbe bene sapere pure cosa accade in questo momento: questa fase serve a dilatare completamente il collo dell’utero grazie alle contrazioni e alla pressione esercitata dalla testa del bambino. Inizia quando il collo dell’utero è completamente piatto: le contrazioni sono regolari per intensità, frequenza e durata, e la dilatazione del collo dell’utero è di almeno 4 centimetri. Sotto lo stimolo delle contrazioni, il collo dell’utero si dilata progressivamente fino a raggiungere quella che viene considerata una dilatazione completa, pari a 10 centimetri. (altro…)