Vaccino antipertosse utile in gravidanza
In questa strana epoca in cui viene messa in dubbio la scienza, è opportuno ricordare che è necessario vaccinarsi. E a tal proposito l’Ospedale Pedriatico Bambino Gesù ricorda che il vaccino antipertosse è utile in gravidanza.
Il vaccino antipertosse è raccomandato. Utile in gravidanza, è offerto gratuitamente a tutte le donne. La dose necessaria deve essere effettuata intorno alla 28° settimana e va ripetuta a ogni gestazione.
Il Bambino Gesù, nel sottolineare che il vaccino antipertosse è utile in gravidanza, scrive:
“La pertosse è una malattia altamente infettiva e grave che può portare a polmonite e danni cerebrali, soprattutto nei neonati e nei bambini più piccoli, sotto un anno di vita. La maggior parte dei lattanti affetti da pertosse necessitano di cure ospedaliere e, quando la pertosse è molto grave, possono morire. La frequenza della pertosse è aumentata notevolmente negli ultimi anni e i bambini molto piccoli che ancora non hanno ricevuto il primo ciclo vaccinale possono avere un decorso grave con necessità di ricovero in terapia intensiva e un non trascurabile rischio di sviluppare complicanze fino alla morte. Le donne in gravidanza possono proteggere i loro bambini vaccinandosi, idealmente dalla 16a alla 32a settimana di gravidanza, per produrre degli anticorpi specifici da passare al figlio attraverso la placenta e proteggerlo da subito nel periodo postnatale”.
“La vaccinazione in gravidanza è molto efficace per proteggere il bambino dalla pertosse nelle prime settimane di vita. L’immunità ottenuta con il vaccino passerà al bambino attraverso la placenta e gli fornirà una protezione passiva fino a quando non sarà abbastanza grande per essere vaccinato contro la pertosse, cioè dalle 8 settimane di vita”.
“Poiché non esiste un vaccino solo per la pertosse, il vaccino è combinato con l’antitetanico e l’antidifterico (dTpa). Ma essendo un vaccino acellulare, ha molto pochi effetti collaterali. La maggior parte di questi, nella vaccinazione dTpa fatta in gravidanza sono lievi e si risolvono da soli. Gli effetti collaterali più comuni comprendono:
- Eritema, gonfiore, dolore nel sito di iniezione;
- Dolore muscolare aspecifico;
- Stanchezza;
- Febbre.
Il vaccino dTpa è quindi molto sicuro anche durante la gravidanza”.
“La vaccinazione trivalente anti difterite-tetano e pertosse in Italia è raccomandata e offerta gratuitamente a tutte le donne, idealmente alla 28° settimana. Va ripetuta a ogni gravidanza. Se per qualche motivo non si riesce a ricevere la vaccinazione entro la 32sima settimana di gravidanza, si può comunque fare il vaccino fino al momento del parto. Se si è in gravidanza all’inizio della stagione influenzale (ottobre-novembre) i due vaccini antinfluenzale e dTpa possono essere somministrati nello stesso momento in due punti diversi. Ad esempio uno sul braccio destro e l’altro sul sinistro”.
Morbillo: “Può essere letale”
Il morbillo può essere una malattia letale. Nei primi 3 mesi del 2024 i casi sono quintuplicati rispetto all’anno precedente. Si raccomanda ai genitori di vaccinare i bambini. E che a usufruire del vaccino siano pure gli adulti che non l’hanno mai fatto.
“Nessun bambino dovrebbe morire per il morbillo che è una malattia grave, ma prevedibile”, sottolinea Antonietta Filia. Il medico di Medicina preventiva e Sanità pubblica e prima ricercatrice del Dipartimento Malattie Infettive dell’Istituto Superiore di Sanità chiarisce che può essere letale. E il boom di casi preoccupa. “Abbiamo registrato un aumento dei casi dalla fine del 2023 ed è probabile che il numero dei casi continui a crescere, come già segnalato nella recente valutazione del rischio fatta dall’European Centre for Disease Prevention and Control (Ecdc)”, dice al Fatto Quotidiano.
“Il morbillo non è una malattia lieve, oltre all’esantema, causa malessere, febbre alta, diarrea, e altre complicanze. Fino al 20-30% sviluppa complicanze ed è possibile anche il decesso: uno o due casi per 1000. I nostri dati indicano che il 26% dei casi notificati ha registrato una complicanza. Per quanto riguarda i casi per cui è stato necessario il ricovero, la percentuale osservata è più elevata dell’atteso. E potrebbe indicare una sotto notifica dei casi meno gravi: persone che non si rivolgono al medico o casi che non vengono segnati dai medici delle cure primarie”, spiega l’esperta.
“E’ opportuno ricordare qui l’importanza della sorveglianza nel processo di eliminazione del morbillo e la necessità di sensibilizzare tutti i medici e operatori sanitari a riguardo. E’ importante segnalare tempestivamente ogni caso di morbillo al sistema di sorveglianza. Per attivare rapidamente una risposta di sanità pubblica, interrompere la trasmissione, capire i motivi della trasmissione. E identificare i gruppi di popolazione a rischio”, chiarisce ancora Filia.
Può essere letale, ricordiamolo. Ecco perché è importante vaccinarsi: “La vaccinazione è importante perché il morbillo è una malattia potenzialmente molto grave. Con la vaccinazione è possibile prevenirla. I bambini sotto i 5 anni di età, gli adulti di età superiore a 20 anni, le donne in gravidanza e le persone con deficit immunitario hanno il rischio più elevato di complicanze. Il vaccino è in uso da circa sessant’anni e ha un alto livello di sicurezza ed efficacia. I bambini sotto l’anno (la prima dose viene consigliata ai 12 mesi, ndr) e le persone con deficit immunitari che non possono ricevere il vaccino (essendo il vaccino vivo attenuato) dipendono dall’immunità della popolazione, della famiglia e delle persone che sono a contatto con loro”.
“C’è anche il rischio di panencefalite sclerosante subacuta. E’ un raro disturbo degenerativo progressivo del sistema nervoso centrale causato proprio dall’infezione persistente del virus del morbillo. Si presenta a distanza di anni dall’infezione. Una malattia letale. Le persone a maggior rischio sono i bambini che hanno acquisito l’infezione prima dei 5 anni di età”, aggiunge la dottoressa..
Vaccino anti-HPV non in gravidanza
Il vaccino anti-Hpv, anti-papillomavirus, è raccomandato dal Ministero della Salute e offerto gratuitamente a partire dal compimento di 11 anni (fino ai 14 anni le dosi sono due, poi diventano tre), sia per femmine che per maschi. Molte donne decidono di fare le tre dosi dopo, ma è necessario sapere che non è possibile farlo in gravidanza. (altro…)
Gravidanza: aggiornamento ISS vaccino anti Covid
L’Italian Obstetric Surveillance System (ItOSS) – Istituto Superiore di Sanità (ISS) ha dato l’aggiornamento sul vaccino anti Covid in gravidanza e allattamento, alla luce dei nuovi vaccini disponibili e dell’introduzione della seconda dose booster (quarta dose) .
Il vaccino anti Covid viene sempre raccomandato dagli esperti. L’aggiornamento dell’ISS sulle donne in gravidanza risulta utilissimo per fare chiarezza.
Ecco le principali indicazioni, dalla circolare del Ministero della Salute del 7 settembre 2022 sull’aggiornamento dell’ISS sul vaccino anti Covid per chi è in gravidanza o in allattamento. (altro…)
Bambini: vaccini anti Covid ancora raccomandati
I vaccini anti Covid sono ancora raccomandati nei bambini “anche alla luce degli ultimi dati dell’Istituto superiore di sanità (Iss) che mostrano un aumento dei casi in età pediatrica”, sottolinea Annamaria Staiano, presidente della Sip, rispondendo ai dubbi dei genitori che ancora non hanno fatto vaccinare i propri figli contro il virus Sars-CoV-2. (altro…)
Importanza vaccini
I genitori devono conoscere l’importanza dei vaccini per proteggere i loro figli.
“Long Life for All” è il tema della World Immunization Week 2022, promossa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), che si celebra dal 24 al 30 aprile, per sensibilizzare ed aumentare la consapevolezza sull’importanza dei vaccini, strumenti fondamentali di protezione in tutte le epoche della vita. (altro…)
Bambini: crollo vaccini
L’allentamento delle restrizioni ha fatto aumentare di nuovo vertiginosamente i casi di Covid, è allarme per il crollo della somministrazione dei vaccini nei bambini dai 5 agli 11 anni.
Il crollo dei vaccini nei bambini crea non poche preoccupazioni. E’ “allarmante” secondo Italo Farnetani, professore ordinario di Pediatria alla Libera università Ludes di Malta, che fa un appello ai genitori: “Dovrebbero far vaccinare i figli perché è l’unica strategia per garantire loro la salute”. Per l’esperto la maggiore circolazione del virus è alimentata proprio dai più piccoli. “Propongo di far usare le mascherine Ffp2 a tutti i bambini che hanno compiuto 3 anni”, dichiara il medico all’Adnkronos Salute. (altro…)
Terza dose vaccino in gravidanza
La terza dose del vaccino in gravidanza va fatta? L’Istituto Superiore di Sanità raccomanda di sì. L’ISS consiglia alle donne incinte che si trovino nel secondo e terzo trimestre di vaccinarsi.
Molte rimangono nel dubbio, ma l’ISS parla chiaro. Il vaccino da somministrare come richiamo (booster), la cosiddetta terza dose, in gravidanza sarà quello a mRNA, indipendentemente dal quello che è stato utilizzato per il ciclo primario, purché siano trascorsi almeno cinque mesi dal completamento dello stesso. (altro…)