Valore educativo centri estivi
Chiuse le scuole, molti dei ragazzini sono già lì, nei centri estivi. Chi sceglie di non mandarli, sbaglia perché hanno un grande valore educativo, come sottolinea il Corriere della Sera. Non lasciate i piccoli a casa davanti alla tv o magari con la babysitter. Molto meglio decidere per i centro estivi, tenendo ben presente il valore educativo che posseggono.
Ma qual è il valore educativo dei centri estivi? “Non c’è dubbio, che favoriscano la socializzazione tra bambini, che siano in gruppi per età o gruppi misti. Le relazioni sociali vengono favorite dall’ambiente relazionale intrinseco allo spirito dei centri estivi. Anche se è senza dubbio il fatto che possano crearsi, anche all’interno del gruppo, relazioni più strette che sono poi importanti in ogni fase della crescita”, scrive il quotidiano. “Non bisogna poi dimenticare come l’essere al di fuori della sua zona di comfort significhi per il bambino (dai tre anni in su) sviluppare competenze per cavarsela da solo. Sviluppando quindi una maggiore autonomia e spirito di iniziativa, anche sotto la vigilanza di un responsabile di gruppo”, aggiunge.
E ancora: “Un altro aspetto da non sottovalutare nei centri estivi è quello che i bambini e i ragazzi vengono coinvolti nelle più diverse attività: da quelle creative alle motorie, a volte “nascoste” sotto l’aspetto più ludico. E infine molti camp danno e hanno la possibilità di far vivere il bambino all’aria aperta. Con la natura che è una palestra incredibile per le attività outdoor dei bambini (con il relativo potenziamento dei sensi) e per lo sviluppo di osservazione e creatività”.