Vero volto depressione post partum
In una foto è racchiuso il vero volto della depressione post partum. “Dimostriamo agli altri che non si deve per forza soffrire in silenzio”. Con questo messaggio di Kathy DiVincenzo, madre di due bambini, dice quel che pensa in un post subito diventato virale.
Condivide due foto a confronto: da una parte c’è lei mamma felice che gioca con i suoi bambini, dall’altra no. Parlare del vero volto della depressione post partum è necessario per non sentirsi soli.
“E’ possibile che vi sentiate piuttosto in disagio ora (fidatevi, anch’io mi sento così). Sto per sfidarvi ad andare oltre quell’imbarazzo che la società ha posto intorno alla depressione post-partum e ad ascoltarmi”, fa sapere la donna.
Poi, volendo far capire quale sia il vero volto della depressione post partum, continua: “La verità è che entrambe le foto rappresentano la mia vita, a seconda del giorno. Ma mi sarei sentita molto più a mio agio a condividere solo una di queste realtà, ed è questo il punto. L’unica cosa più stancante dell’avere questi problemi è far finta, nella quotidianità, di non averli. Lavoro il doppio e più duramente per nascondere questa realtà da voi perché ho paura che mi facciate sentire in disagio. Ho paura che pensiate che io sia debole, pazza, una madre terribile e altre milioni di cose che mi suggerisce la mia mente e so di non essere l’unica ad avere questi pensieri”.
“Abbiamo bisogno di smetterla di pensare che quello successivo al parto sia un periodo euforico – continua – perché per una persona su sette non lo è. Abbiamo bisogno di chiedere ai nuovi genitori come se la passano, ma in una maniera più profonda del normale. ‘Come te la passi?’, di solito la risposta è: ‘Tutto alla grande!’. Abbiamo bisogno di imparare i segnali, i sintomi, i fattori di rischi e di supportare dei piani d’aiuto psicologico per la depressione post-partum“.
“Dobbiamo dimostrare agli altri che non si deve soffrire in silenzio”, scrive Kathy. E aggiunge: “Nel caso in cui nessuno te l’abbia detto, stai facendo un’ottimo lavoro. Sei amato e sei meritevole. Non sei solo. So quanto sia difficile chiedere aiuto, ma ti giuro che ne vale la pena. Tu vali la pena”.