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Giornate Fai di Primavera 2025

Mar 22
Scritto da Annamaria avatar

Oggi, 22 marzo, e domani, 23 marzo partono le Giornate Fai di Primavera 2025. Sono il più importante evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico d’Italia e alle storie inedite e inaspettate che custodisce con visite a contributo in 750 luoghi speciali in 400 città, dai grandi capoluoghi ai piccoli comuni, dai centri storici alle province, da Nord a Sud della Penisola. Un’occasione speciale per fare una gita in famiglia e poter visitare parchi e giardini storici, riserve naturali e oasi, monumenti storici.

giornate fai di primavera 2025

Queste Giornate Fai di Primavera 2025 sono speciali: si celebrano i 50 anni del Fondo per l’Ambiente Italiano. Nei vari siti le visite saranno a contributo libero, e sono rese possibili da migliaia di volontari FAI e di giovani che svolgono iil ruolo di ‘ciceroni’. La mappa dei luoghi è infinita: include ville e magnifici storici da mille e una notte. Qualche esempio? A Roma si potrà visitare il palazzo costruito per Alessandro Farnese, oggi sede dell’Ambasciata di Francia. E ancora apertura eccezionale anche a Palazzo del Collegio Romano, che dal 1975 ospita il Ministero della Cultura.

Per le Giornate Fai di Primavera 2025 a Milano si potrà accedere alla Torre Libeskind, il grattacielo progettato da Daniel Libeskind a CityLife, e anche a Palazzo Clerici, dimora affrescata dal Tiepolo. A Napoli, si potrà vedere Villa Rosebery, una delle tre residenze ufficiali del Presidente della Repubblica italiana, sulla collina di Posillipo. E così via. Non sprecate un’occasione così importante: andate con i vostri figli a vedere le meraviglie del bel Paese

Spiagge più belle del mondo

Feb 21
Scritto da Annamaria avatar

Arriva un’altra classifica delle spiagge più belle del mondo, quella di TripAdvisor, compilata grazie alle recensioni dei viaggiatori. E’ una top ten molto utile per scegliere la prossima meta delle vacanze in famiglia. 

L’estate è ancora lontana, ma è bene sapere quali sono le spiagge più belle del mondo grazie a chi c’è già stato e ha dato il suo apprezzamento, c’è rammarco però, che tra le prime 10 non figuri alcuna italiana.

Ecco l’elenco delle 10 spiagge più belle del mondo:

1 ELAFONISSINI, Creta, Grecia – Sabbia rosa e acque turchesi: difficile non innamorarsi di questo luogo. La spiaggia di Elafonissi è uno dei posti che non si può non conoscere.  Le lagune dalle acque poco profonde sono perfette per i bambini, mentre i luoghi in cui la profondità è maggiore sono ideali per il relax e il divertimento degli adulti, come nuoto, snorkeling e altre attività. Il tramonto, poi, offre suggestioni incantevoli.  

2 BANANA BEACH, Phuket, Thailandia – Banana Beach è il luogo perfetto per rilassarsi e divertirsi in spiaggia. Le splendide barriere coralline offrono la meta per interessanti immersioni o per lo snorkelling, mentre le onde sono perfette per il surf. Chi è meno avventuroso può farsi coccolare da un massaggio sulla spiaggia, crogiolarsi al sole o approfittare di tante golosità da bere e da mangiare.  

3 EAGLE BEACH, Aruba – Aruba è l’isola caraibica in cui si trovano, secondo gli abitanti, ben 365 spiagge, una per ogni giorno dell’anno. Eagle Beach è una delle meno affollate dell’isola e per questo è ancora più bella. Chi la visita trova soffice sabbia bianca, acque calde e uno degli spettacolari panorami al tramonto per i quali l’isola è famosa. Qui si possono praticare tutte le attività da spiaggia, come nuoto, snorkeling e acquascooter, e ci sono anche bagni e parcheggio gratuito, per una comodità in più.   

4 SIESTA KEY BEACH, Florida – Siesta Key è un’isola corallina situata lungo le coste sud-occidentali della Florida. La sua incantevole spiaggia offre sabbia bianca e sottile, mare cristallino e, come vuole il suo nome, una pace perfetta. È facilmente raggiungibile anche con i mezzi pubblici, è accessibile anche in sedia a rotelle e nei dintorni, quando avremo terminato il nostro riposo, ci sono numerosi negozi e ristoranti.  

5 PRAIA DA FALESIA, Olhos de Agua, Portogallo – Praia da Falésia è celebre per le sue scogliere spettacolari e la sabbia dorata, accarezzata  scintillanti acque blu. Su questa grande spiaggia ci si può rilassare prendendo il sole, facendo lunghe passeggiate, nuotando o facendo surf. In alternativa, si può percorrere il sentiero panoramico in cima alle scogliere, per ammirarla dall’alto.    

6 PLAYA VARADERO, Varadero, Cuba – Ecco un’altra spiaggia da cartolina: sabbia candida, acque turchesi e splendidi panorami all’ora del tramonto.  La spiaggia è costituita da un complesso di cinque lidi che, nell’insieme, offrono quasi 20 chilometri di splendido arenile. Le temperature calde si mantengono tutto l’anno, ragion per cui è una meta ideale in qualsiasi momento dell’anno.  

7 BAVARO BEACH, Bavaro, Repubblica Dominicana – Situata nella parte orientale della Repubblica Dominicana e affacciata sull’Oceano Atlantico, la spiaggia di Bavaro è un paradiso da cartolina, con morbida sabbia bianca, acque calde e limpide e palme che regalano spazi di piacevole ombra. La spiaggia è riparata dalla barriera corallina, che la trasforma in luogo perfetto in cui nuotare e fare snorkelling. Oppure, naturalmente, per poltrire al sole.   

8 PLAYA DE MURO BEACH, Maiorca, Spagna – Questa splendida spiaggia circondata da pini è un luogo adatto alle famiglie, con lunghe distese di sabbia sottile e acque turchesi blu. Su questa spiaggia, il tempo vola via veloce: si può passeggiare, prendere il sole, fare snorkeling, cimentarsi nel SUP. La temperatura dell’acqua di solito è piacevolmente calda e la spiaggia è attrezzata con bagni, docce e servizio di bagnini. Si raggiunge anche con i mezzi pubblici e il parcheggio è gratuito.     

9 KELINGKING BEACH, Nusa Penida, Indonesia – La spiaggia di Kelingking è immersa in un contesto naturale stupefacente: circondata da scogliere dalle formazioni impressionanti, ha sabbie dorate e un mare dal colore blu-verde. L’acqua limpida è perfetta per lo snorkeling e per esplorare la vita sottomarina. Si raggiunge facilmente e dispone di ampio parcheggio, ma mantiene comunque un’atmosfera appartata e rilassata. I tramonti sono un plus da ammirare.

10 MYRTOS BEACH, Cefalonia, Grecia – Situata nel nord-ovest dell’isola di Cefalonia, nel Mar Ionio, è una delle spiagge più scenografiche della regione. Circondata da alte scogliere montuose, con sabbia e ciottoli bianchi, e mare di un intenso turchese, Myrtos è il luogo ideale per bagni memorabili.  La spiaggia è lunga un chilometro e mezzo per cui l’affollamento non è mai eccessivo: una parte è organizzata con lettini e ombrelloni a noleggio, bagni e docce gratuite, ma ci sono anche ampi spazi di spiaggia libera.    

Vademecum settimana bianca in famiglia

Feb 12
Scritto da Annamaria avatar

State per andare in montagna? Il vademecum per la settimana bianca in famiglia vi farà partire senza stress. Meglio sapere prima cosa portare. La check-list è utilissima in questo caso.

vademecum settimana bianca in famiglia

Se pensate che avete tutto pronto, date un’occhiata al vademecum per trascorrere con ben pochi pensieri la settimana bianca in famiglia e godervi il relax appieno. E’ necessario aver messo tutto in valigia.

Vademecum per la settimana bianca in famiglia:

Dovete innanzitutto portare: 

Memo con descrizione dell’itinerario e indirizzo dell’alloggio

Documenti relativi alla prenotazione dell’appartamento o della stanza in hotel

Se non viaggiate in auto, biglietti del treno o aereo o pullman

Tessere dell’assicurazione sanitaria di tutti i membri della famiglia

Se non avete deciso di affittarla in loco, attrezzatura necessaria: 

Sci e bastoni da sci o Snowboard

Protezioni (paraschiena, polsiere, ecc.)

Slitta

Scarponi da sci e da snowboard

Tute da sci

Cera per sci

Caschi

Occhiali da sci

Passamontagna

Abbigliamento:

Biancheria intima termica

Calzamaglie

T-shirt

Pullover

Jeans 

Scarpe invernali

Giacche in pile

Se non possedete delle tute da sci, giacche e pantaloni da sci

Calze da sci

Guanti

Sciarpe e foulard

Berretti

Biancheria di ricambio a sufficienza per i bimbi

Pantofole

Pigiami

Igiene e farmaci:

Spazzolino e dentifricio

Spazzola o pettine

Gel doccia e shampoo

Lamette

Salviette umidificate

Crema nutriente

Balsamo per labbra

Crema solare

Fazzoletti di carta

Elastici e mollette per i capelli

Pinzetta

Forbicine per unghie

Detersivo in confezione da viaggio

Cerotti

Pomata per contusioni

Kit di pronto soccorso

Pastiglie antidolorifiche

Svago e varie:

Giochi di società

Libri

Idee gioco per il viaggio

Matite e carta

Peluche

CD e DVD (se non avete tablet)

Cuffie

Fotocamera

Batterie e caricabatterie per gli apparecchi elettronici

Torcia tascabile

Coltellino

Spille di sicurezza

Zaino da usare in pista

Vettovaglie

Viaggiare: le 10 spiagge più belle del mondo

Gen 13
Scritto da Annamaria avatar

Viaggiare e sognare il caldo, il tutto in famiglia, coi propri figli, aspettando l’estate o, perché no, la primavera. Ecco le 10 spiagge più belle del mondo 2025 selezionate dalla guida Lonely Planet per il suo Best in Travel.

Ci piace viaggiare, sempre, e desiderare di farlo presto. Quindi ecco arrivare le 10 spiagge più belle del mondo: tre sono in Europa, le altre più lontane…

viaggiare le 10 apiagge piu belle del mondo

Quali sono quindi le 10 spiagge più belle del mondo per viaggiare consapevoli? Qui di seguito l’elenco pubblicato da Dove.

1 – Whitehaven Beach nel Queensland, Australia: situata sull’isola di Whitsunday è anche una meta imperdibile per chi vuole visitare la Grande Barriera Corallina.

2- Squeaky Beach a Victoria, Australia: nel Wilson’s Promontory National Park, è conosciuta per la sabbia che scricchiola sotto i piedi, grazie alla presenza di grani di quarzo perfettamente arrotondati.

3 – Anse Source d’Argent a La Digue, Seychelles: Famosissima per le sue bellissime formazioni di granito grigio e l’azzurro del mare

4 – Spiaggia del Tramonto a Trang, Thailandia: acque verde smeraldo, giungla e tramonti spettacolari. E’ nota anche come Pak Meng Beach

5 – Spiaggia di Sarakiniko a Milos, in Grecia: nelle Cicladi è una delle più iconiche e surreali del Mar Egeo, grazie alle rocce biamnche dona un paesaggio lunare

6 – Spiaggia di Haukland sulle Isole Lofoten, Norvegia: da vedere, nonostante le acque freddissime

7 – Playa Balandra a Baja California Sur, Messico: è situata nella regione di Baja California Sur, a 30 minuti dalla città di La Paz, in Messico.El Hongo, una formazione rocciosa a forma di fungo, è un’icona della spiaggia e uno dei luoghi più fotografati.

8 – Pfeiffer Beach in California, USA: questa spiaggia nella regione di Big Sur, lungo la costa centrale della California, è nota per il Keyhole Arch, una grande formazione rocciosa con un foro al centro – uno dei simboli della spiaggia – che si illumina d’oro al tramonto.

9 – Hanalei Bay nelle Hawaii, USA: banco di sabbia dorata lungo 3,2 chilometri sulla costa nord dell’isola di Kaua’i 

10 – Playa de ses Illetes a Formentera, Spagna: si trova nella parte settentrionale di Formentera, all’interno del Parco Naturale delle Saline di Ibiza e Formentera. E’ parte di una lingua di terra che si estende verso l’isolotto di Espalmador. Accessibile a piedi durante la bassa marea o via barca.

Halloween 2024: eventi

Ott 27
Scritto da Annamaria avatar

Cosa fare ad Halloween 2024? Magari organizzare un bel viaggio in famiglia per far divertire i proprio figlio. Di eventi è pieno in tutta Italia.

Halloween 2024 nei parchi giochi sarà come al solito sensazionale. In Emilia-Romagna verranno organizzati eventi a Mirabilandia, a Oltremare Riccione, ma anche a Italia in Miniatura. Sempre al Nord Italia, ce ne sono a Gardaland, Movieland (entrambi sul Lago di Garda), a Leolandia (vicino Bergamo) e a Lunafarm, vicino Bologna. Se sei vicino Roma, invece, non perdere gli eventi di MagicLand a Valmontone o a Zoomarine a Torvaianica.

Eventi di Halloween 2024 pure nei castelli. Al Castello dei Conti Roero, a Monticello d’Alba in Piemonte, dove si terrà una “Notte al Castello”, un tour adatto anche ai più piccoli. Al Castello Estense di Ferrara, invece, si terranno due giorni di giochi, duelli e lezioni di magia, con la possibilità di fare un pranzo o una cena nella Sala Grande. Nei pressi di Milano, invece, la Rocca Brivio Sforza sarà il luogo ideale dove portare i propri bambini con i travestimenti di Halloween: sarà previsto un grande ballo finale. In centro Italia si può visitare il Castello di Lunghezza, dove sono previste danze e animazione per i più piccoli.

Appuntamenti anche in città. A Milano al Castello Sforzesco si terrà una visita-laboratorio a tema. A Mantova ci sarà la Festa delle Lumere, dedicata alle famiglie e incentrata sulla famosa zucca. A Gradara, nelle Marche è previsto un intero weekend con visite e animazione. Il 31 sera al borgo di Grazzano Visconti, in provincia di Piacenza, una festa dedicata coinvolgerà l’intero paese.

Imprevisti viaggiando: cinetosi

Ago 23
Scritto da Annamaria avatar

E’ uno degli imprevisti che più spesso capitano viaggiando con bambini, la cinetosi, o il male di movimento. Io ne soffrivo e i miei viaggi in auto da piccola erano un inferno. Come contrastarla?

imprevisti viaggiando cinetosi

La cinetosi è sicuramente tra gli imprevisti che accadono viaggiando uno di quelli più fastidiosi: può essere scatenata da qualsiasi tipo di trasporto. Automobile, treno, aereo, nave. La sensazione di malessere è terribile: sudorazione fredda, nausea e vomito. Il tutto aumenta se si scanena pure l’ansia e l’agitazione.

Viaggiando gli imprevisti possono essere sempre dietro l’angolo, ovviamente, la cinetosi però è spesso in agguato. Nei bimbi il periodo peggiore è tra i 3 e i 12 anni. Per quanto mi riguarda, lo dico, io ancora oggi in auto non posso leggere. Ma però meglio in treno e aereo. La nave, invece, la soffro tuttora.

Come poter prevenire questo disturbo? Il dottor Marco Deganello Saccomani, pediatra e gastroenterologo pediatrico all’Ospedale della Donna e del Bambino di Verona, a Uppa dà alcuni consigli.

  • Mettersi in viaggio quando il bambino dorme o è ancora assonnato, per ridurre le stimolazioni esterne che possono causare la cinetosi.
  • Fare in modo che il bambino guardi davanti a sé, nella direzione di moto del mezzo. Se il piccolo è abbastanza grande per applicare i consigli dei genitori, si può suggerirgli di non guardare dal finestrino laterale, o di non seguire corpi in movimento come le onde, ma di concentrarsi su un punto fisso.
  • Evitare di farlo leggere o giocare con tablet e smartphone: tutte attività che possono peggiorare i sintomi. Via libera, invece, all’ascolto di musica o al canto.
  • In auto, si può far sedere il bambino, se abbastanza grande, sul sedile anteriore, o comunque sul seggiolino (sempre seguendo le norme di sicurezza obbligatorie). Nel caso si viaggi in nave o in aereo, è da preferire la zona più stabile del mezzo, quindi quella centrale o in corrispondenza delle ali.
  • In macchina, adottare il più possibile uno stile di guida fluido, senza brusche frenate o accelerazioni, soprattutto in curva.
  • Favorire il ricambio d’aria: abbassare il finestrino in auto o in treno, uscire sul ponte in nave o aprire le bocchette di aerazione in aereo.
  • Evitare odori forti, compresi i profumatori per auto, e gli ambienti affollati.

E ancora:

  1. Attenzione all’alimentazione. Sia il digiuno prolungato sia lo stomaco troppo pieno acuiscono i sintomi della cinetosi. Dopo un pasto leggero consumato prima della partenza, sarà bene proporre durante il viaggio ulteriori piccoli spuntini a intervalli regolari (preferibilmente alimenti che siano facilmente digeribili, come cracker o pane) accompagnati da sorsi d’acqua. Evitare bevande gasate e cibi ricchi di grassi.
  2. Tra le soluzioni per la cinetosi, alla comparsa delle prime avvisaglie durante un viaggio in macchina, si può ricorrere a una sosta (ovviamente in condizioni di sicurezza) per far scendere il bambino dal veicolo e dargli la possibilità di respirare e fare qualche passo. Generalmente questo è sufficiente a garantire una rapida risoluzione dei sintomi.
  3. Se invece si è in aereo, in treno o in nave, e dunque non è possibile fermarsi, una soluzione alla cinetosi è quella di far distendere il bambino, rassicurarlo e lasciarlo riposare fino a che non si riprende.

“In caso di bimbi molto sensibili, che debbano affrontare viaggi di lunga durata, su indicazione del proprio pediatra, si possono utilizzare farmaci a base di dimenidrinato, in forma di compresse o gomme da masticare, da somministrare prima della partenza o alla comparsa dei primi sintomi – chiarisce Deganello Saccomani – Possono dare beneficio anche gli integratori a base di zenzero, utile nel contrastare la nausea”.

Linee guida per viaggiare sicuri con bambini

Lug 07
Scritto da Annamaria avatar

Dato che tra pochissimo in molti partiranno con la propria famiglia, è bene ricordare le linee guida per viaggiare sicuri con i bambini al seguito, quelle della SIP, Società Italiana di pediatria, e della SITIP, Società Italiana di Infettologia Pediatrica.

Le linee guida per viaggiare sicuri con i bambini sono assai utili sia se si rimane in Italia che se si dovesse scegliere una meta fuori dal Bel Paese. Così da non far andare in ansia le mamme e i papà.

linee guida per viaggiare sicuri con bambini

Linee Guida per viaggiare sicuri con bambini.

1. Cosa fare prima di un viaggio.

Un viaggio deve essere organizzato con largo anticipo. Raccomandiamo un incontro con il proprio pediatra di famiglia almeno 4-6 settimane prima della partenza, per valutare la storia clinica del bambino, il suo stato di immunizzazione, la necessità di somministrare vaccini o intraprendere profilassi antibiotica specifica. Per raccogliere informazioni dettagliate sul viaggio e identificare eventuali controindicazioni.
Raccomandiamo di rivolgersi ai Centri specializzati in Medicina dei Viaggi della propria regione in caso di viaggi molto avventurosi o di lunga durata, di viaggiatori con patologie croniche, immunocompromessi, neonati e donne in stato di gravidanza.

Le vaccinazioni prima di partire

E’ fondamentale che i genitori siano informati sui rischi e patologie più comuni che possono essere contratte in quel determinato Paese. Il bambino che viaggia dovrebbe aver eseguito le vaccinazioni di routine secondo il piano vaccinale del proprio Paese. Talvolta può essere necessario introdurre variazioni al calendario vaccinale, in modo da anticipare la protezione prima della partenza. In generale, le vaccinazioni di routine per i viaggiatori internazionali (a seconda del paese da visitare) sono per febbre gialla, tifo, colera, epatite A, polio, meningococco A, C, W135, Y, encefalite giapponese, meningoencefalite da zecca, rabbia, Tubercolosi in base alla seguente tabella:

2. Cosa mettere in valigia: 12 cose da non dimenticare.


E’ indispensabile mettere in valigia farmaci e presidi di uso comune che potrebbero non essere disponibili nel Paese di destinazione:

– soluzioni disinfettanti
– gel disinfettante per le mani
– analgesici e antipiretici
– pomate cortisoniche contro punture di insetti
– anticinetosici contro mal d’auto, d’aereo, di mare
– 1 antibiotico ad ampio spettro
– soluzioni reidratanti orali
– prodotti antizanzare
– antimalarici (se indicata la profilassi)
– creme solari ad alta protezione
– farmaci utilizzati abitualmente, in quantità sufficiente per tutta la durata del viaggio ed eventualmente un 10% di prodotti in più per far fronte ad eventuali imprevisti
– certificato di assicurazione sanitaria

3. Viaggio in aereo.

I bambini possono viaggiare tranquillamente in aereo, sconsigliato solo in caso di malattie infettive acute (sinusiti o infezioni dell’orecchio), interventi chirurgici recenti, malattie respiratorie croniche severe, neonati di età < 48 ore e donne in gravidanza dopo la 36a settimana di gestazione (dopo la 32a settimana, in caso di gravidanze multiple).

Durante un viaggio in aereo, soprattutto se a lunga percorrenza, occorre fare attenzione ad una serie di fattori che possono influenzare lo stato di salute e benessere del viaggiatore.  La variazione del fuso orario, per esempio, può provocare un complesso di sintomi da jet lag, come alterazioni del ritmo sonno-veglia, disturbi dell’attenzione, malessere generale.
Generalmente i bambini sopportano meglio degli adulti i cambiamenti di fuso, presentando sintomi più sfumati, ma è importante regolare le ore del sonno e dei pasti subito dopo l’arrivo e, se possibile, già nei due giorni che precedono la partenza.

In caso di viaggi a Est: nei giorni precedenti anticipare di 1-2 ore l’addormentamento e favorire l’esposizione alla luce la mattina;

In caso di viaggi a Ovest: nei giorni precedenti posticipare di 1-2 ore l’addormentamento e favorire l’esposizione alla luce la sera.

Prestare attenzione nel caso di assunzione di farmaci a orari prestabiliti, per esempio l’insulina nel bambino diabetico.
Le variazioni di pressione all’interno della cabina degli aerei, poi, possono comportare barotraumi, con comparsa di otalgia e acufeni, che possono essere ridotti con la deglutizione; per i lattanti e i bambini più piccoli è possibile minimizzare questi effetti dando loro del cibo o un succhiotto.

Il viaggio in aereo è raramente associato a sintomi di cinetosi (nausea, vomito), che comunque possono essere alleviati scegliendo posti a metà cabina, dove i movimenti sono meno pronunciati, e somministrando antiemetici prima della partenza.
Durante lunghi viaggi in ambienti ristretti è bene distrarre i bambini portando i loro libri e giocattoli preferiti, insieme al materiale da toilette – per farli stare sempre puliti – e a scorte di cibo e bevande.

4. Viaggio in macchina: sempre sul seggiolino.


Il bambino deve essere sempre assicurato nell’apposito seggiolino o adattatore; se l’auto viene noleggiata è necessario controllare l’efficienza di tali dispositivi.

Per prevenire i casi di nausea e vomito è fondamentale somministrare ai bambini una dieta leggera prima del viaggio e mantenere una buona areazione del veicolo. Tenere presente che in molti Paesi in Via di Sviluppo l’uso delle cinture di sicurezza e dei seggiolini per bambini è sconosciuto.

5. In montagna.


Le temperature della montagna, che in estate sono generalmente più miti che in città, sono adatte alle vacanze con i bambini. Con qualche precauzione da osservare.  Il mal di montagna acuto è la patologia più frequente in età pediatrica, caratterizzata da sintomi aspecifici (condizioni generali abbattute, irritabilità, anoressia, nausea, vomito, disturbi del sonno) e associata al raggiungimento in breve tempo di quote superiori ai 2.500 metri. Si può prevenire raggiungendo gradualmente quote particolarmente elevate, non è invece consigliata una profilassi farmacologica. Se compaiono sintomi lievi, si consiglia l’uso dei comuni analgesici. Se la sintomatologia peggiora è necessario scendere gradualmente verso quote inferiori ed eventualmente associare una terapia farmacologica dopo consulto medico.

Il soggiorno in alta quota può essere associato a problematiche clinicamente rilevanti per il bambino con patologie predisponenti, pertanto in caso di patologie cardiache o polmonari croniche deve essere previamente consultato il medico curante.
In generale, raccomandiamo durante i viaggi in montagna di considerare il fattore freddo perché i bambini sono più soggetti a rischio di ipotermia e il fattore sole proteggendo il bambino con occhiali, cappellini e creme solari ad alta barriera.

6. Cosa mangio? Attenzione alla “diarrea del viaggiatore”.


E’ tra le patologie infettive più diffuse durante un viaggio internazionale soprattutto in Paesi come Asia, Medio Oriente, Africa, Messico e America Centro-Meridionale. Si manifesta nel 90% dei casi entro le prime due settimane del viaggio.
I sintomi tipici sono: diarrea acquosa, in circa il 25% dei casi associata a febbre e vomito, dolori addominali crampiformi, tenesmo, emissione di feci mucose e/o ematiche, con risoluzione spontanea, nella maggioranza dei casi, in pochi giorni.
Il decorso clinico nei bambini è spesso più severo e prolungato, con il rischio di complicanze, tra cui la più temibile è la disidratazione.
La prevenzione della diarrea del viaggiatore e di altre malattie a carico dell’apparato gastrointestinale è fondamentale rispettando alcune semplici regole:

– bere solo acqua e bevande contenute in bottiglie sigillate; in alternativa l’acqua deve essere sterilizzata con l’ebollizione o con trattamenti chimici
– evitare l’uso di ghiaccio nelle bevande
– consumare solo latte bollito o pastorizzato
– evitare di assumere verdura cruda, frutta non sbucciata
– evitare panini preparati con carne fredda/verdura cruda
– evitare piatti con uova non cotte, gelati, dolci cremosi, budini e i succhi di frutta preparati artigianalmente
– evitare di lavare i denti con acqua potenzialmente infetta
– prima di preparare gli alimenti, lavarsi bene le mani con acqua e sapone o, se non disponibili, con salviettine sterilizzanti

Profilassi e terapia

In età pediatrica è sconsigliato l’uso routinario di farmaci nella profilassi della diarrea del viaggiatore. Talora può essere utile la somministrazione profilattica di probiotici, che potenzialmente interferiscono con la colonizzazione intestinale da parte di agenti patogeni. Soluzioni reidratanti orali sono indicate per prevenire la disidratazione. Non sono disponibili in tutti i Paesi, quindi è importante portarne con sé alla partenza (da sciogliere in acqua sicura). Una terapia antibiotica è indicata solo nei casi di diarrea più grave.

7. Chiare, fresche e dolci acque.


L’annegamento è la seconda causa di morte più diffusa nei bambini che viaggiano. È quindi fondamentale che indossino sempre dispositivi di sicurezza e soprattutto che siano strettamente supervisionati dai genitori.

In generale, i bagni di mare non comportano rischi di malattie infettive. Si raccomanda tuttavia di:

– effettuare bagni solamente in zone turistiche attrezzate
– indossare scarpette da bagno per proteggersi dalle punture di pesci, ricci di mare, crostacei e coralli
– evitare di allontanarsi con il bambino: in mare aperto c’è il pericolo delle correnti e delle maree
– non fare il bagno di prima mattina e dopo il tramonto, perché con il sopraggiungere del buio i grossi predatori si avvicinano alle spiagge

Animali acquatici

Soprattutto in Paesi tropicali fare attenzione a: gronghi, murene, piranha, squali, meduse, coralli, ricci di mare, pesci ragno, scorfani.

In caso di contatto con medusa:

– sciacquare la zona lesa con acqua salata
– applicare gel astringente al cloruro di alluminio o eventualmente pomate corticosteroidee (azione più ritardata 20-30 min)

In caso di contatto con animali con spine velenose:

– lavare la zona
– impacchi con acqua e aceto
– estrarre eventuali spine
– disinfettare l’area e iniziare eventualmente terapia antibiotica

Le acque dolci, invece, possono veicolare numerose infezioni e infestazioni parassitarie (leptospirosi, legionellosi, shigellosi, criptosporidiosi, ciclosporiasi, amebiasi) e andrebbero quindi evitate, soprattutto in aree a basso tenore igienico-sanitario e in zone endemiche per patologie veicolate dalle acque (es. schistosomiasi).

Sintomi quali diarrea, dolori addominali, disturbi urinari, possono presentarsi anche diversi mesi dopo il viaggio.

8. Punture di insetti.


Gli insetti possono avere un ruolo essenziale nella trasmissione di alcune malattie. Sebbene la maggior parte di queste patologie sia prevenibile con vaccinazioni o chemioprofilassi, è importante adottare norme comportamentali per evitare il contatto con questi vettori, soprattutto con le zanzare, più diffuse negli ambienti rurali, nelle ore notturne e durante la stagione delle piogge.

Si consiglia di:

– evitare l’esposizione alle zanzare, soprattutto nelle ore notturne, rimanendo in ambienti chiusi, preferibilmente con aria condizionata
– posizionare zanzariere alle finestre e intorno al letto, preferibilmente trattate con insetticidi (permetrina)
– indossare abiti di colore chiaro, che coprano braccia e gambe, preferire scarpe chiuse ai sandali
– utilizzare spray insetticidi, fornelletti elettrici con pastiglie a base di insetticidi e spirali antizanzare, solo in ambienti all’aperto o molto ventilati, per evitarne l’inalazione
– applicare repellenti sulla cute esposta e sui vestiti indossati. I repellenti andrebbero applicati ogni 3-4 ore, soprattutto in aree climatiche caldo-umide. Nei bambini va evitata l’applicazione dei repellenti sulle mani, per evitare l’ingestione involontaria del prodotto. La maggior parte dei repellenti può essere utilizzata per bambini di età superiore ai 2 mesi, ad eccezione dei prodotti a base di olio di limone e eucalipto. In ogni caso, nei bambini con età inferiore a 2 anni devono essere utilizzati i repellenti a concentrazione più bassa (a seconda del principio attivo).

9. Morsi di animali.


Morsi o ferite da animali possono essere molto dannosi e determinare la trasmissione di alcune malattie, principalmente la rabbia. Per evitare questi pericoli possono essere presi alcuni accorgimenti:

– prima della partenza è necessario accertarsi di essere in regola con la vaccinazione antitetanica e, ove sia presente il rischio di rabbia, eseguire la vaccinazione
– durante il viaggio evitare di avvicinare o nutrire animali non familiari, domestici e non
– in caso di morso di animale, la ferita va pulita e disinfettata
– ove presente il rischio di esposizione a rabbia, è necessario consultare una struttura sanitaria localmente per prendere in considerazione una profilassi post-esposizione antirabbia (vaccino/immunoglobuline) e dosi booster di antitetanica.

10. Cosa fare al rientro.


Al rientro da un viaggio, in particolare da Paesi ad alta endemia è consigliata una visita medica di controllo: diverse malattie possono manifestarsi anche a distanza di tempo come malaria e parassitosi intestinali.

Questa regola vale soprattutto per bambini affetti da patologie croniche (malattie cardiorespiratorie, diabete mellito, immunodeficienza), per coloro che sono stati esposti ad una malattia infettiva durante il viaggio o che hanno trascorso più di 3 mesi in un Paese in via di sviluppo.
È essenziale consultare il pediatra curante in presenza di febbre, diarrea persistente, vomito, ittero, sintomi urinari, manifestazioni cutanee.
In particolare, è bene sapere che la febbre al ritorno da un’area ad endemia malarica rappresenta una possibile emergenza medica ed è necessario consultare immediatamente il proprio medico curante.

E se il bimbo è molto piccolo …in viaggio con il neonato

Il neonato può affrontare vari tipo di viaggio, purché si presentino le condizioni necessarie al suo comfort.

In aereo

I bambini sani e nati a termine possono viaggiare in aereo a partire da 48 ore dopo la nascita, ma è preferibile aspettare almeno fino al settimo giorno di vita. Per quanto riguarda i neonati prematuri e i bambini con patologie polmonari e cardiache, andrebbe richiesto un parere medico prima di intraprendere il volo.

In automobile

I neonati possono viaggiare in auto, se le condizioni climatiche favorevoli sono garantite all’interno dell’abitacolo. Il neonato deve essere alloggiato nel suo “ovetto”, conforme alla normativa europea. Fino ai 9 chili di peso del bambino, il seggiolino deve essere installato obbligatoriamente in senso contrario a quello di marcia.

E’ preferibile porre il seggiolino sul sedile posteriore: il posto più sicuro per il bambino è il sedile centrale posteriore, più riparato in caso di urto sia frontale che laterale.

La posizione del seggiolino sul sedile posteriore è obbligatoria qualora la macchina possegga l’air bag in corrispondenza del sedile anteriore del passeggero. Non è raccomandabile tenere i bambini in braccio.

Non abusare con l’aria condizionata, ma posizionarla sempre a temperature non inferiori a 22-23 gradi.

Prevedere una sosta ogni due ore circa e ogni volta che il neonato debba essere alimentato.

In treno

Il treno è una soluzione comoda perché offre più spazio per muoversi, per passeggiare e per collocare il passeggino o l’ovetto in caso di necessità.

In montagna

Temperature adatte anche ai neonati in montagna. Tuttavia, è preferibile che non si tratti di periodi troppo brevi per consentire quei fisiologici adattamenti richiesti dal cambio di altitudine e di pressione atmosferica.  Altezze elevate (superiori a 2000/2500 mt) sono generalmente da evitare.

E’ sconsigliabile anche effettuare gite troppo lunghe o passeggiate impegnative con bambini di poche settimane. Ricordiamo, infatti, che il neonato non ha una struttura ossea e muscolare adatta ad essere trasportato “a spalla” da riservare invece per i bambini più grandicelli.

Cosa mangiare

In caso di allattamento materno: nessun problema. Nei casi di allattamento con formula considerare che, soprattutto nei Paesi tropicali l’acqua è una delle più frequenti fonti di malattie gastroenteriche, e molto spesso quella proveniente dagli acquedotti non è potabile. Va, quindi, utilizzata per la preparazione del latte acqua minerale contenuta in bottiglie sigillate.

Se l’acqua disponibile non è potabile, il metodo più sicuro per la potabilizzazione è quello dell’ebollizione che deve essere protratta per almeno 10 minuti; è necessario inoltre conservare l’acqua nello stesso recipiente fino al momento del consumo.

Raggi ultravioletti

Benché siano noti gli effetti benefici della luce solare in età pediatrica, i raggi ultravioletti possono essere anche pericolosi. Alcuni consigli:

i bambini di età < 6 mesi devono essere tenuti all’ombra e devono indossare vestiti che proteggano la maggior parte della superficie corporea; applicare una protezione solare totale nelle zone foto esposte come viso e mani i bambini di età > 6 mesi devono comunque applicare creme solari protettive verso UVA e UVB, da riapplicare sistematicamente dopo il bagno in mare o in piscina; tener presente che l’applicazione di repellenti per insetti riduce l’effetto protettivo delle creme solari. Far indossare sempre ai bambini occhiali da sole e cappelli.

Vacanze: valigia perfetta

Giu 26
Scritto da Annamaria avatar

A scuola finita, le vacanze con i bambini per molti sono già cominciate. Per chi non è ancora partito come organizzare una valigia perfetta? Lo spiega all’Adnkronos Salute il pediatra Italo Farnetani.

vacanze valigia perfetta

Il professore ordinario di Pediatria dell’Università Ludes-United Campus of Malta dà alcune dritte sulla valigia perfetta per vacanze senza pensieri ai genitori che vanno via coi figlioletti al seguito. “Il costume da bagno è essenziale indipendentemente dalla meta, perché ovunque si trovi un bambino cerca (e trova) la piscina. Irrinunciabile la palla, il peluche con cui dormire: indispensabile, anzi obbligatorio, se il piccolo ne ha uno da cui non si separa mai”, sottolinea il medico.

La valigia perfetta per le vacanze va suddivisa in 4 scompartimenti ideali: “Salute, benessere, divertimento e abbigliamento”.

Capitolo salute: su questo fronte “non serve molto – spiega il medico – perché d’estate circolano poche malattie, quindi la cosa importante è avere con sé del paracetamolo da usare in caso di rialzo termico. Questo farmaco, oltre che antifebbrile, è anche un potente antidolorifico. Utili inoltre un disinfettante e delle garze sterili, fondamentali in particolare per i bimbi tra i 4 e gli 8 anni, specie se maschi, perché è la fascia d’età in cui i bambini esplorano e sono più a rischio di piccoli infortuni”. 

“Bisogna poi ricordarsi – continua Farnetani – che in estate è indispensabile avere sempre a disposizione acqua da bere. Pertanto, soprattutto per il viaggio e le prime ore in cui si arriva nella località di vacanza, è bene essere autosufficienti, assicurandosi una quantità congrua di bottigliette d’acqua. Quelle di plastica da mezzo litro che piacciono tantissimo ai piccoli perché possono anche bere direttamente dalla bottiglia senza il pericolo di traumi ai denti o alla bocca. Per il viaggio è importante inoltre tenere a portata di mano dei cibi solidi. Questi prodotti secchi riducono la presenza di liquidi nello stomaco che sono quelli responsabili del mal d’auto”.

Nel settore benessere, prosegue il pediatra, “non devono mancare 2 prodotti: una crema protettiva per quando ci si espone al sole, e consiglio di acquistarla in farmacia o parafarmacia, e un prodotto repellente contro gli insetti in formulazioni che possono usare anche i bimbi più piccoli. Meglio portare con sé anche un doposole o comunque una crema emolliente idratante, perché con l’esposizione al sole, con il vento e il sudore, la pelle tende a seccarsi”. Cappellino e occhiali da sole? “In genere i bambini non li vogliono portare – osserva l’esperto – e se non ci sono abituati, è difficile che cambino routine in vacanza”.

Scomparto divertimento: “Teniamo presente che il gioco preferito da tutti i bambini e le bambine quando sono all’aria aperta è, da sempre, la palla (o il pallone). Che si vada al mare, in montagna o in campagna, che si visiti una città d’arte o si scelga una meta all’estero, chi può se la porti sempre dietro – dice Farnetani – altrimenti la acquisti immediatamente all’arrivo. Ugualmente, in qualunque posto si vada è necessario avere l’attrezzatura da mare o piscina. Perché i bambini, in qualsiasi luogo del mondo si rechino, come prima cosa cercheranno sempre la piscina e non appena la troveranno vorranno tuffarsi. Dunque non dimenticare mai il costume, le ciabatte e, chi può, anche la maschera o gli occhiali, grande divertimento dei più piccoli. Chi frequenta spiagge con sassi o scogli non scordi le scarpette da acqua. E naturalmente, finché il bimbo non sa nuotare, serviranno sempre i braccioli”.

L’abbigliamento. “I bambini sudano poco, in modo insufficiente rispetto agli adulti, perciò disperdono meno calore. Serviranno allora abiti leggeri”, avverte Farnetani. Invita a pensare soprattutto alla voglia di libertà, di gioco e di movimento dei piccoli. Se per chi va al mare gli indumenti non possono che essere da spiaggia (costumi, calzoncini, magliette e teli vari), “alle famiglie che optano per montagna, agriturismi o città d’arte suggerisco numerosi ricambi di abiti e scarpe, per assicurare ai bimbi il massimo agio in tutte le loro attività. Chi va sui monti, in particolare, predisponga un abbigliamento ‘a cipolla’ proprio perché i bambini sopportano il caldo meno degli adulti ed è importante che si possano vestire e svestire in base alle necessità”.

“Un consiglio in più a chi parte con piccoli minori di 6 mesi. E’ indispensabile avere tutto doppio, dal succhiotto al biberon – ammonisce – ovviamente un’ampia riserva di pannolini e, se il bambino segue un’alimentazione artificiale, è consigliabile portarsi dietro una piccola scorta dei prodotti consumati abitualmente. Perché talvolta, a parità di aspetto nutrizionale, da un alimento all’altro può cambiare la sapidità e i piccoli potrebbero non accettare il nuovo sapore, essendo estremamente metodici e ‘conservatori’. Se il bimbo o la bimba ha un suo gioco preferito, se possibile va portato in vacanza in modo da garantire una continuità tra casa e località di villeggiatura. Se poi, come spesso accade ai più piccoli, il bambino vuole dormire con un oggetto, per esempio un peluche, in questo caso è indispensabile portarselo dietro. Direi obbligatorio”.