Voglie bambini: falsi miti
I falsi miti sulle cosiddette ‘voglie’ sulla pelle dei bambini vanno sfatati. Le credenze popolari hanno definito queste macchie così perché causate da ‘desideri culinari’, almeno qui in Italia. Da allora i falsi miti ci sono stati tramandati da nonne, mamme e papà. Una donna incinta desidera fortemente una particolare cosa da mangiare o bere: si corre a comprarla, si fa di tutto per averla, altrimenti i bambini nasceranno con le ‘voglie’.
Ogni cultura, in realtà, dà la sua spiegazione. In Olanda le macchie le chiamano le “chiazze della madri” : sarebbero causare dallo spavento che una donna in attesa proverebbe vedendo qualcosa di pauroso o di strano. In Iran, invece, una futura mamma che si tocca in qualche parte del corpo durante l’eclissi solare, lascerebbe il segno sulla pelle del bambino. In Etiopia la voglia è collegata a un bacio della Vergine Maria.
Le voglie non dipendono da questo. Abbattiamo i falsi miti. Quelle di colore roseo e rosso sino al violaceo e bluastro sono generalmente malformazioni capillari o macchie mongoliche, la maggior parte ha una natura benigna. Tendono ad affievolirsi con la crescita e lo fanno gradualmente da sole. E’ bene, certo, rivolgersi sempre al medico che saprà sempre cosa consigliare ai genitori dei bambini che le hanno.
I falsi miti però non sono ancora finiti qui. Si è sempre detto che se la ‘voglia’ è sulla fronte significherebbe che il bebè sarà molto intelligente. Se è sul lato sinistro, che sarà una persona creativa ed impulsiva. La macchia sul collo significherebbe che il bambino avrà un destino appagante e felice, sulle gambe o sulle braccia, invece, che vivrà un amore stabile ed una famiglia felice. Le ‘voglie’ che sono sulla schiena direbbero che il piccolo avrà un carattere sincero. Sul popò dei maschietti sarebbero indice di personalità, delle femminucce dell’essere forti e tenaci.